La Consulta salva le Province, anche la Bat
«No ai tagli delle Province attraverso decreto». Ventola esulta: «Sono stato tra i primi a dirlo. Ora recuperiamo il tempo perso»
venerdì 5 luglio 2013
9.18
Ieri, la Consulta della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima dal punto di vista costituzionale, la riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia. Per ben due volte l'allora Governo Monti, prima a novembre 2011 e poi a luglio 2012, ha tentato un loro riordino, anche in base ai criteri di estensione e popolazione, creando scompiglio anche nella Bat.
"Non è materia da disciplinare con decreto legge", hanno sentenziato i giudici costituzionali: «Il decreto legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio» per l'art. 117 della Costituzione.
Mentre il Ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello esprime ancor più l'importanza di riforme costituzionali del Titolo V, il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Ventola commenta: «Non è per immodestia ma sono stato tra i primi ad evidenziare la illegittimità costituzionale delle decisioni assunte sul riordino delle Province. Quello che mi interessava allora e che continua ad interessarmi oggi, non è l'aspetto formale quanto, invece, quello sostanziale».