La coscienza culturale si costruisce a piccoli passi
Maria Giuseppina Pagnotta ospite dell’ArcheoClub di Canosa
sabato 15 agosto 2020
22.51
Le suggestive atmosfere delle Cave Leone a Canosa di Puglia(BT) hanno fatto da cornice alla presentazione del libro "Profumo di Bergamotto" - Edizioni Magister con l'autrice Maria Giuseppina Pagnotta, che si è svolta giovedì scorso davanti ad un pubblico interessato e partecipe. L'incontro con l'autrice Maria Giuseppina Pagnotta, condotto magistralmente dalla book blogger Luciana Fredella, è stato il primo organizzato e promosso dall'ArcheoClub di Canosa di Puglia presieduto da Giuseppe Caporale e diretto da Sabino Silvestri. Dalle parole del direttore è manifesta la volontà di rendere reale quella sinergia fra le associazioni di promozione culturale, che spesso rimane ferma alle parole. L'unione da sempre fa la forza e per un paese come Canosa diventa fondamentale. "La coscienza culturale si costruisce a piccoli passi" ha dichiarato il presidente Giuseppe Caporale che ha dimostrato l'entusiasmo e la passione necessari per lanciare nuovi progetti e consolidare le basi di quelli tenuti da troppo tempo nel cassetto. La dimostrazione di quanto alle parole corrispondano atti concreti, si è avuta organizzando l'incontro con l'autrice Maria Giuseppina Pagnotta che nel suo ultimo libro "Profumo di Bergamotto", ha raccontato una storia familiare lunga tre generazioni, ovvero la storia di una famiglia del sud con i suoi valori, con le sue peculiarità, ma soprattutto con il suo attaccamento alla terra intesa come natura, tanto da renderla umana e da trattarla con rispetto e amore. Proprio l'amore espresso nelle sue varie forme è il fil rouge che lega i componenti della famiglia, un vero e proprio viaggio dell'anima alla riscoperta di valori antichi e proiettato con positività verso le difficoltà che inevitabilmente accadono. Alle vicende personali dei protagonisti si intrecciano gli eventi della grande storia che la scrittrice ha saputo ben dosare per non appesantire la narrazione che ne risulta scorrevole, semplice e molto gradevole.
Il successo della serata ha alimentato il desiderio, espresso dal direttore Sabino Silvestri, di realizzare a Canosa di Puglia un festival letterario di qualità come avviene a Polignano, a Bisceglie e a Trani. "L'augurio è che tale desiderio trovi concretezza nel più breve tempo possibile." ha concluso Luciana Fredella che ancora una volta, da par suo ha dialogato con la scrittrice Maria Giuseppina Pagnotta sulla trama di "Profumo di Bergamotto" una sorta di saga che arriva sino ai nostri giorni, alla ricerca della vera giustizia, tra vicende d'amore e di vita di una famiglia del sud, intrecciata alle due grandi guerre mondiali, il cui protagonista, imbarcato ai primi del '900 in rotta verso l'Oriente, da vero eroe salverà l'equipaggio, divenendo anche un geniale inventore. Tra momenti di pura poesia dove la natura quasi personificata interagisce con i personaggi, manciate di ricordi e ingiallite fotografie riprenderanno vita. Vessillo di tutto il racconto, una profumata piantina, pegno d'amore prima di partire per la guerra, che passa di generazione in generazione.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Il successo della serata ha alimentato il desiderio, espresso dal direttore Sabino Silvestri, di realizzare a Canosa di Puglia un festival letterario di qualità come avviene a Polignano, a Bisceglie e a Trani. "L'augurio è che tale desiderio trovi concretezza nel più breve tempo possibile." ha concluso Luciana Fredella che ancora una volta, da par suo ha dialogato con la scrittrice Maria Giuseppina Pagnotta sulla trama di "Profumo di Bergamotto" una sorta di saga che arriva sino ai nostri giorni, alla ricerca della vera giustizia, tra vicende d'amore e di vita di una famiglia del sud, intrecciata alle due grandi guerre mondiali, il cui protagonista, imbarcato ai primi del '900 in rotta verso l'Oriente, da vero eroe salverà l'equipaggio, divenendo anche un geniale inventore. Tra momenti di pura poesia dove la natura quasi personificata interagisce con i personaggi, manciate di ricordi e ingiallite fotografie riprenderanno vita. Vessillo di tutto il racconto, una profumata piantina, pegno d'amore prima di partire per la guerra, che passa di generazione in generazione.
Foto a cura di Savino Mazzarella