La crisi si è abbattuta di meno sulla Puglia

Delli Noci ha commentato il rapporto della Banca d’Italia

venerdì 18 giugno 2021 1.18
"Se la crisi pandemica sull'economia della Puglia si è abbattuta in maniera minore rispetto a quanto avvenuto in Italia, si deve anche all'intervento straordinario messo in campo dalla Regione Puglia per fronteggiare la crisi di liquidità delle imprese, aiuto che si è aggiunto agli strumenti di sostegno che la Regione ordinariamente mette a disposizione delle imprese per sostenerne gli investimenti". L'ha detto l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci commentando i dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia nel report "Economie regionali - L'economia della Puglia". L'analisi dell'indicatore trimestrale delle economie regionali (Iter) sviluppato dalla Banca d'Italia evidenzia una contrazione di circa l'8% nel 2020, in misura lievemente più contenuta rispetto alla media nazionale.

"A questa minore contrazione ha contribuito l'azione che la Regione Puglia ha messo in campo per fronteggiare gli effetti dell'emergenza epidemiologica", ha spiegato Delli Noci. "Questa azione si è incentrata sull'obiettivo di garantire nel brevissimo termine le risorse finanziarie necessarie per favorire la ripartenza post-pandemica. La strategia regionale si è concentrata su un tema fondamentale, ovvero garantire il trasferimento al sistema imprenditoriale della massa ingente di liquidità che la BCE ha immesso nei mercati finanziari. La Regione Puglia ha, quindi, attivato degli strumenti in grado di essere immediatamente operativi e funzionali a garantire la ripresa e l'operatività delle imprese e, soprattutto, integrati rispetto ai provvedimenti governativi. La Regione Puglia, quindi, ha focalizzato la sua attenzione sul sistema delle piccole e medie imprese. L'intervento ha avuto la finalità di garantire la liquidità per abbattere il costo che le Pmi pugliesi hanno dovuto sostenere per il ricorso a nuova finanza da destinare alle immediate necessità.

"La misura emergenziale pugliese "Titolo II – Circolante" ha permesso in meno di sei mesi di operatività di accompagnare, mediante la concessione di aiuti regionali per circa 513 milioni di euro – con un effetto leva estremamente significativo – l'erogazione di circa due miliardi di euro di finanziamenti bancari in favore di oltre 6.000 imprese.

"Il rapporto della Banca d'Italia conferma che alla fine del 2020 i prestiti bancari erogati al settore produttivo regionale hanno fatto registrare una robusta crescita (7,6%), che si è intensificata nel primo trimestre del 2021 (9,6%). Il rapporto testimonia la validità dell'impostazione della strategia regionale dove evidenzia come, "nel 2020 l'aumento è risultato più intenso per i finanziamenti erogati alle imprese più piccole rispetto a quelle di maggiori dimensioni (rispettivamente 11,2% e 6,2%)".

"La manovra straordinaria della Regione Puglia ha voluto, inoltre, contrastare il fenomeno della "esclusione finanziaria" rivolgendosi anche alle tantissime microimprese che, avendo subito perdite di fatturato o incrementi di costi in conseguenza dell'epidemia Covid-19, manifestavano esigenze di liquidità a cui il sistema finanziario non poteva far fronte con gli ordinari canali di mercato.

La misura emergenziale Microcredito Circolante ha messo a disposizione 248 milioni di euro per finanziare le spese di funzionamento e i costi di gestione delle microimprese regionali. L'intervento di micro-finanza ha previsto l'erogazione di mutui a tasso zero e senza garanzie da parte della Finanziaria regionale Puglia Sviluppo. Lo strumento ha consentito di concedere mutui per un valore complessivo di 234 milioni di euro in favore di oltre 10.000 microimprese in meno di sei mesi.

"Sempre il Rapporto annuale della Banca d'Italia evidenzia come gli stanziamenti di risorse proprie della Regione Puglia unitamente alla riprogrammazione dei fondi comunitari, abbiano consentito un sensibile incremento della spesa (12,5% a fronte dell'1,7% della media nazionale). L'aumento è stato sostenuto soprattutto dalla spesa della Regione (16,6% a fronte del 2,8% della media nazionale). Il 90% di questi stanziamenti è stato destinato al sostegno delle attività economiche, una percentuale nettamente superiore rispetto al Mezzogiorno e all'Italia (rispettivamente pari al 54% e al 42%).

"Il Rapporto, infine – ha concluso Delli Noci - evidenzia una previsione per il 2021 di una forte crescita del fatturato e degli investimenti testimoniata dall'aumento di questi ultimi, nel mese di marzo del 2021 rispetto alla fine del 2020 (+5,8%). Questo trend trova conferma nelle domande di accesso alle misure regionali di sostegno che, nei primi cinque mesi del 2019 avevano fatto registrare investimenti innovativi delle imprese per circa 352 milioni di euro a fronte di circa 400 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021. Dati che confermano le aspettative favorevoli del sistema imprenditoriale, che, anche grazie al sostegno regionale, ha già intrapreso il percorso per uscire dalla crisi. Di questa rinnovata fiducia da parte delle imprese hanno parlato gli stessi rappresentanti della Banca d'Italia durante la presentazione del rapporto".