La cultura della ‘buona e sana tavola’
A Bari, i Sigilli di Campagna Amica per le finali nazionali dei campionati studenteschi di volley
giovedì 16 maggio 2019
21.59
Sarà un festival dei Sigilli di Campagna Amica, i prodotti della biodiversità agricola italiana, a dare il benvenuto a Bari alle migliori squadre delle scuole secondarie di secondo grado d'Italia che si sfideranno venerdì 17 maggio 2019, a partire dalle ore 15,00, presso il Palaflorio, in occasione delle finali nazionali dei campionati studenteschi di pallavolo 2018/2019. Saranno oltre 560 gli studenti provenienti da tutta Italia che si sfideranno in gare al meglio dei due set su tre sul parquet della struttura sportivo-culturale del capoluogo pugliese per conquistare l'ambito titolo nazionale. "Gli eventi sportivi destinati alle giovani generazioni divengono una straordinaria occasione per Coldiretti e Campagna di promuovere e sensibilizzare circa l'importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della 'buona e sana tavola', educazione che deve partire necessariamente dall'età scolare per formare consumatori maturi per vivere meglio e più a lungo", dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Per questo è nata la raccolta dei "Sigilli" di Campagna Amica, i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all'estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione, un apposito atlante grazie ai contributi di accademici e studiosi. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall'Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica.. Nel corso di questo primo studio sono risultati 369 "agricoltori custodi", di cui il 25% sotto i 40 anni. L'obiettivo di Coldiretti e Campagna Amica è 'culturale' e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. "Da ciò l'impegno della Coldiretti, attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica, di offrire agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e, più in generale, ai consumatori una visione concreta e reale del cibo sano e genuino. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l'intero nucleo familiare – spiega Coldiretti - da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l'incontro tra i bambini e i prodotti agricoli 'fatti' dagli agricoltori e in Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole".
Di 'inestimabile' valore 'biodiverso' l'elenco dei Sigilli inviati dalla Rete di Campagna Amica attiva in tutta Italia a Bari, dal Lazio i legumi della Tuscia e le nocciole dei Monti Cimini, dalla Basilicata le lenticchie di Potenza e melanzana sottolio di Rotonda, dall'Emilia Romagna il farro Dicocco, il suino nero di Parma, il Parmigiano di vacche rosse, il suino mora romagnola, dalla Liguria il basilico Genovese DOC e la rosa della Valle Scrivia, dal Molise il caciocavallo e il fagiolo bianco, dal Piemonte il cece della Merella, il riso DOP di Baraggia, dalla Sardegna la Pompia una varietà di limone molto rara, il pecorino di Osilo e l'arancia tardiva, dalla Sicilia la mandorla di Avola e le lenticchie di Ustica, dalla Lombardia il Fatulì un formaggio della tradizione bresciana di latte di capra bionda, la granella di mias corvino, dal Friuli Venezia Giulia la Pitina una polpetta di carne del nord di Pordenone, il 'formadi Frant' unione di formaggi di malga 'difettosi', dalle Marche la cicerchia dei Monti Sibillini, il carciofo di Montelupone, dalla Campania i fagioli della Campania, dall'Umbria il farro di Monteleone di Spoleto, dalla Calabria la Nduja di Spilinga e il caciocavallo Silano, dal Trentino Alto Adige il teroldego Rotaliano vino di uve rosse e il Kiwi Arguta, dal Veneto l'asparago del Sile, la farina di mais Biancoperla, la farina di mais Marano e il miele di Barena, dall'Abruzzo il fagiolo tondino del Tavo e l'oliva intosso, dalla Toscana la salsa del pomodoro Pisanello, il fagiolo zolfino, dalla Valle d'Aosta il pane nero di segale, il Ginepro di Dzenevra e la Stella Alpina. E non può mancare la Puglia con le cicorie di Galatina, il fungo cardoncello, i caciocavalli, le olive Bella della Daunia, le lenticchie di Altamura IGP e l'olio extravergine di oliva DOP.
"La Puglia può contare, tra l'altro, su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali - del Gargano e dell'Alta Murgia - e l'8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie", dice il presidente regionale di Coldiretti, Savino Muraglia. "Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori – conclude Muraglia - perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull'altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile".
Di 'inestimabile' valore 'biodiverso' l'elenco dei Sigilli inviati dalla Rete di Campagna Amica attiva in tutta Italia a Bari, dal Lazio i legumi della Tuscia e le nocciole dei Monti Cimini, dalla Basilicata le lenticchie di Potenza e melanzana sottolio di Rotonda, dall'Emilia Romagna il farro Dicocco, il suino nero di Parma, il Parmigiano di vacche rosse, il suino mora romagnola, dalla Liguria il basilico Genovese DOC e la rosa della Valle Scrivia, dal Molise il caciocavallo e il fagiolo bianco, dal Piemonte il cece della Merella, il riso DOP di Baraggia, dalla Sardegna la Pompia una varietà di limone molto rara, il pecorino di Osilo e l'arancia tardiva, dalla Sicilia la mandorla di Avola e le lenticchie di Ustica, dalla Lombardia il Fatulì un formaggio della tradizione bresciana di latte di capra bionda, la granella di mias corvino, dal Friuli Venezia Giulia la Pitina una polpetta di carne del nord di Pordenone, il 'formadi Frant' unione di formaggi di malga 'difettosi', dalle Marche la cicerchia dei Monti Sibillini, il carciofo di Montelupone, dalla Campania i fagioli della Campania, dall'Umbria il farro di Monteleone di Spoleto, dalla Calabria la Nduja di Spilinga e il caciocavallo Silano, dal Trentino Alto Adige il teroldego Rotaliano vino di uve rosse e il Kiwi Arguta, dal Veneto l'asparago del Sile, la farina di mais Biancoperla, la farina di mais Marano e il miele di Barena, dall'Abruzzo il fagiolo tondino del Tavo e l'oliva intosso, dalla Toscana la salsa del pomodoro Pisanello, il fagiolo zolfino, dalla Valle d'Aosta il pane nero di segale, il Ginepro di Dzenevra e la Stella Alpina. E non può mancare la Puglia con le cicorie di Galatina, il fungo cardoncello, i caciocavalli, le olive Bella della Daunia, le lenticchie di Altamura IGP e l'olio extravergine di oliva DOP.
"La Puglia può contare, tra l'altro, su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali - del Gargano e dell'Alta Murgia - e l'8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie", dice il presidente regionale di Coldiretti, Savino Muraglia. "Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori – conclude Muraglia - perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull'altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile".