La giunta regionale accorpa l’Ato della Bat con quello di Bari
Pastore non ci sta: «Si vogliono scaricare sulla Bat le emergenze del barese». Il consigliere barlettano preannuncia battaglia in commissione ed in Consiglio
mercoledì 14 agosto 2013
10.09
La giunta regionale ha disposto l'accorpamento dell'Ato della Bat con quello di Bari. Secondo il consigliere regionale Franco Pastore la Regione sta commettendo una contraddizione in termini. «Si tratta – spiega Pastore - di ambiti la cui identità è strettamente legata alla territorialità e non vedo come e perché, il nord barese dovrebbe avere contiguità, in una materia così complessa e delicata, niente di meno che con un'area altrettanto ampia e complessa come quella di Bari. Mi sembra molto difficile, al di là di acrobatiche ordinanze, atti di forza o espedienti amministrativi, più o meno legittimi, che la nostra Autorità di bacino, quella della Bat, possa essere accorpata a Bari e di certo in commissione e in Consiglio regionale non staremo a guardare».
«Se il presidente Nichi Vendola pensa di affrontare e risolvere così il problema dei rifiuti del capoluogo e del suo Ato – attacca Pastore - non ha considerato la complessità del tema e il percorso virtuoso che nel nostro territorio ci apprestiamo a compiere. Questa volta non si tratta di una ordinanza dettata dall'emergenza, e non ne sono bastate due a Vendola per risolvere la situazione dei rifiuti dell'Ato di Bari, con la discarica di Conversano chiusa e quella di Giovinazzo inadeguata. Se ci fosse l'accorpamento sarebbe normale che i rifiuti arrivassero da territorii extra provinciali. E quando Trani non riuscisse più a contenerli, magari si utilizzerebbe Spinazzola, in barba al pregio ambientale, naturalistico e archeologico del sito delle Grottelline. Sarebbe inaccettabile».
«Nella provincia di Barletta Andria Trani – conclude Pastore - possiamo fregiarci di risultati importanti in termini di raccolta differenziata, partita ad Andria, a Canosa di Puglia, Margherita di Savoia e presto a Barletta. Come si concilierebbe, poi, l'accorpamento del nostro Ato con Bari con gli Aro che nella Bat sono già stati individuati in tre? Essi derivano da una legge regionale di un anno fa. Insomma, non si può fare e disfare in base e esigenze stringenti. Noi, nel nostro territorio, abbiamo deciso e determinato di andare avanti secondo un percorso che ci emanciperà dall'emergenza rifiuti, che ci auguriamo ci renda virtuosi e porti a uno sviluppo sostenibile ed economicamente vantaggioso per i cittadini. E così andremo avanti a cominciare dalla commissione regionale e dall'aula del Consiglio regionale, nella quale, soltanto, potrà essere presa qualsiasi decisione in merito».