La Guardia di Finanza sequestra a Barletta 1.200 kg di cozze nere
Interventi di contrasto alla pesca illegale in tutto il nord barese
mercoledì 9 luglio 2014
15.22
Nei giorni scorsi, in due distinti controlli su strada, pattuglie della Stazione Navale della Guardia di Finanza hanno fermato e sottoposto a sequestro un ingente carico di mitili, trasportato da due automezzi, il primo sul lungomare barese, con a bordo 300 kg di frutti di mare di varie specie ed il secondo, a Barletta, con a bordo 1.200 kg di cozze nere, entrambi sprovvisti della prescritta documentazione sanitaria e amministrativa.
Gli interventi si inquadrano in un più ampio ed articolato piano di controlli sulla pesca illegale, predisposto ed attuato, su tutta l'area del nord barese, dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, che ha portato, nelle ultime settimane, al complessivo sequestro di circa 2 tonnellate tra mitili, novellame ed altre specie ittiche pregiate. Denunciati all'Autorità Giudiziaria complessivamente 6 soggetti, responsabili di violazioni di rilevanza penale, mentre ulteriori 19 soggetti, sono stati sanzionati, per un complessivo ammontare di 20.000 euro, per violazioni di carattere amministrativo.
Tali attività mirano non solo al contrasto alle varie forme di pesca illegale ed alla salvaguardia dell'ambiente marino ma anche alla tutela del consumatore, impedendo così di immettere sul mercato prodotti dei quali non può essere tracciata la provenienza. A carico di taluni responsabili, infine, saranno avviati specifici approfondimenti anche sul piano fiscale.
Gli interventi si inquadrano in un più ampio ed articolato piano di controlli sulla pesca illegale, predisposto ed attuato, su tutta l'area del nord barese, dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, che ha portato, nelle ultime settimane, al complessivo sequestro di circa 2 tonnellate tra mitili, novellame ed altre specie ittiche pregiate. Denunciati all'Autorità Giudiziaria complessivamente 6 soggetti, responsabili di violazioni di rilevanza penale, mentre ulteriori 19 soggetti, sono stati sanzionati, per un complessivo ammontare di 20.000 euro, per violazioni di carattere amministrativo.
Tali attività mirano non solo al contrasto alle varie forme di pesca illegale ed alla salvaguardia dell'ambiente marino ma anche alla tutela del consumatore, impedendo così di immettere sul mercato prodotti dei quali non può essere tracciata la provenienza. A carico di taluni responsabili, infine, saranno avviati specifici approfondimenti anche sul piano fiscale.