La Luce di Betlemme
Da Trieste a Canosa e nel cuore dell’Europa. Questa luce ha un alto valore simbolico
mercoledì 19 dicembre 2012
9.35
La Luce di Betlemme trasportata dagli Scout di Trieste è giunta alle 6.00 del mattino nella domenica del 16 Dicembre, nel sorgere dell'alba, per essere consegnata alla Cattedrale San Sabino e a tutte le Chiese di Canosa. Nella celebrazione eucaristica delle ore, 10,30 è stata donata nella Parrocchia di Maria SS. Assunta, nelle mani di don Michele Malcangio.
La lanterna resterà accesa fino all'Epifania e ognuno può accendere un lume per portarlo a casa, come messaggero di Pace.
Nel giorno della partenza da Trieste, si è svolta la cerimonia a livello europeo nella Chiesa cattolica Alterchen felder a Vienna in Austria, in una cornice di splendore artistico e di fervore umano e spirituale.
Il motto di quest'anno sulla tutela dell'ambiente è: "E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona" (Genesi, 1,31).
La luce di Betlemme è immensa dai confini della Chiesa locale, della città verso tutta l'Italia, l'Europa e il mondo illuminato dalla fiammella ad olio della Grotta della Natività.
Questa piccola fiamma porta con sé un grande significato religioso: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero per tutti i giorni che verranno, anche quando questa fiamma sarà spenta.
Egli è il riferimento vivo e presente per coloro che hanno Fede in Lui. Cristo è la Luce che non si spegne, che guida l'Umanità alla salvezza.
Ma anche per chi non è credente questa luce ha un alto valore simbolico: rappresenta un segno di pace, fratellanza, amicizia, solidarietà con chi soffre, condivisione di valori umani e civili. Proprio per questo desideriamo che questa Luce arrivi a tutte le persone della nostra città e della nostra Diocesi e sia accolta con lo stesso entusiasmo e con lo stesso desiderio di incontrare Cristo che hanno avuto i Magi nel seguire la Stella luminosa che veniva dall'Oriente.
"La pace però richiede lotta, sofferenza, tenacia.
Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità.
Non ha molto da spartire con la banale "vita pacifica".
Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita.
E sarà beato, perchè operatore di pace, non chi pretende di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi parte.
Col miraggio di una sosta sempre gioiosamente intravista, anche se mai - su questa terra s'intende - pienamente raggiunta".
Don Tonino Bello
Buona caccia, Buon sentiero e Buona strada
ESTOTE PARATI e Buon Natale!
Gruppo Scout Canosa 1
La lanterna resterà accesa fino all'Epifania e ognuno può accendere un lume per portarlo a casa, come messaggero di Pace.
Nel giorno della partenza da Trieste, si è svolta la cerimonia a livello europeo nella Chiesa cattolica Alterchen felder a Vienna in Austria, in una cornice di splendore artistico e di fervore umano e spirituale.
Il motto di quest'anno sulla tutela dell'ambiente è: "E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona" (Genesi, 1,31).
La luce di Betlemme è immensa dai confini della Chiesa locale, della città verso tutta l'Italia, l'Europa e il mondo illuminato dalla fiammella ad olio della Grotta della Natività.
Questa piccola fiamma porta con sé un grande significato religioso: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero per tutti i giorni che verranno, anche quando questa fiamma sarà spenta.
Egli è il riferimento vivo e presente per coloro che hanno Fede in Lui. Cristo è la Luce che non si spegne, che guida l'Umanità alla salvezza.
Ma anche per chi non è credente questa luce ha un alto valore simbolico: rappresenta un segno di pace, fratellanza, amicizia, solidarietà con chi soffre, condivisione di valori umani e civili. Proprio per questo desideriamo che questa Luce arrivi a tutte le persone della nostra città e della nostra Diocesi e sia accolta con lo stesso entusiasmo e con lo stesso desiderio di incontrare Cristo che hanno avuto i Magi nel seguire la Stella luminosa che veniva dall'Oriente.
"La pace però richiede lotta, sofferenza, tenacia.
Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità.
Non ha molto da spartire con la banale "vita pacifica".
Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita.
E sarà beato, perchè operatore di pace, non chi pretende di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi parte.
Col miraggio di una sosta sempre gioiosamente intravista, anche se mai - su questa terra s'intende - pienamente raggiunta".
Don Tonino Bello
Buona caccia, Buon sentiero e Buona strada
ESTOTE PARATI e Buon Natale!
Gruppo Scout Canosa 1