La ludopatia:un fenomeno di grande rilevanza sociale
Emiliano: " Si rende indispensabile trovare soluzioni"
venerdì 24 marzo 2017
15.26
Le cronache riportano che il Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) è stato riconosciuto ufficialmente come patologia nel 1980 dall'Associazione degli Psichiatri Americani ed è stato classificato nel DSM IV come "disturbo del controllo degli impulsi non classificati". Il successivo DSM V nel 2013 ha riclassificato il GAP insieme agli altri disturbi additivi da sostanze psicoattive nella neo istituita categoria "disturbi correlati a sostanze e disturbi da addictions" che sostituisce, proprio per includere il GAP, la precedente "Substance use disorders". Si tratta di un "comportamento persistente, ricorrente e maladattivo di gioco che comprende gli aspetti della vita personale, familiare e lavorativa del soggetto". Il GAP può essere definito una "dipendenza senza sostanza" che in alcuni casi si accompagna all'uso di sostanze stupefacenti e/o di alcool (S. Blum), a problemi della sfera emotiva-affettiva-sessuale o a disturbi da deficit dell'attenzione con iperattività. Inoltre i giocatori possono essere a rischio di sviluppare condizioni mediche generali correlate allo stress come: ipertensione, ulcera peptica ed emicrania. Quando giocare diventa la cosa più importante, anche più della famiglia, del lavoro e dei soldi risparmiati, significa che si è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra abitudine occasionale e malattia. Non solo droghe, alcol e fumo: nell'elenco delle dipendenze patologiche un posto importante lo occupa anche la ludopatia, la necessità di tornare a sedersi davanti a una slot machine, una roulette o a un tavolo di blackjack per sfidare la fortuna ogni giorno di più.
In merito alla dipendenza dal gioco d'azzardo, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha dichiarato : "La ludopatia è in Italia un fenomeno di grande rilevanza sociale, si rende indispensabile trovare soluzioni che possano affrontare il problema e tentare di arginarlo. Il governo italiano purtroppo, per voce del sottosegretario Baretta, sta presentando delle proposte che, a mio avviso sono inadeguate, e che non daranno alcun contributo alla causa. La strada intrapresa dall'esecutivo non solo non limiterà l'accesso al gioco, ma potrebbe addirittura provocare l'effetto contrario. In sintesi il governo propone di spostare il luogo del gioco dagli attuali esercizi pubblici in sale dedicate, veri e propri "mini-casinò". Non posso che esprimere dubbi questa soluzione. Il rischio, infatti, è quello di creare dei veri e propri "recinti" dove i giocatori soprattutto quelli affetti da ludopatia o a rischio ludopatia, verrebbero abbandonati al proprio destino. Sono intervenuto durante le sessioni delle conferenza Stato-Regioni dedicate alla discussione della proposta del Governo e ho ribadito alcuni concetti che, a mio avviso, non possono che essere recepiti nel provvedimento governativo in discussione. In primo luogo occorre impedire ai ludopatici l'accesso alle sale gioco. Per raggiungere tale obiettivo è necessario migliorare tecnologicamente le macchine da gioco superando le vecchie VTL e riducendone in maniera significativa il numero su tutto il territorio nazionale. È necessario, poi, dotare le macchine da gioco di meccanismi in grado di attivarsi solo con la tessera sanitaria di ogni giocatore. In questo modo, tra l'altro, si potrebbe evitare un'altra piaga che affligge tante famiglie italiane: il gioco minorile. Inoltre in ogni punto gioco è necessaria la presenza di personale appositamente formato a gestire il fenomeno del gioco, in modo da prevenire possibili derive sociali. In secondo luogo è necessario evitare che il proliferare delle sale da gioco possa favorire l'infiltrazione da parte della malavita organizzata che da tempo ed in maniera crescente investe parte dei profitti derivanti da attività illecite".
Attualmente, in Italia, secondo la Relazione Annuale al Parlamento 2015, sono circa 12 mila le persone in trattamento per gambling(gioco d'azzardo), in 200 servizi territoriali Ser.D. Il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 prevede che i cittadini italiani possano essere curati per GAP (gioco d'azzardo patologico) presso i servizi dipendenze presenti in tutte le Aziende Sanitarie.
In merito alla dipendenza dal gioco d'azzardo, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha dichiarato : "La ludopatia è in Italia un fenomeno di grande rilevanza sociale, si rende indispensabile trovare soluzioni che possano affrontare il problema e tentare di arginarlo. Il governo italiano purtroppo, per voce del sottosegretario Baretta, sta presentando delle proposte che, a mio avviso sono inadeguate, e che non daranno alcun contributo alla causa. La strada intrapresa dall'esecutivo non solo non limiterà l'accesso al gioco, ma potrebbe addirittura provocare l'effetto contrario. In sintesi il governo propone di spostare il luogo del gioco dagli attuali esercizi pubblici in sale dedicate, veri e propri "mini-casinò". Non posso che esprimere dubbi questa soluzione. Il rischio, infatti, è quello di creare dei veri e propri "recinti" dove i giocatori soprattutto quelli affetti da ludopatia o a rischio ludopatia, verrebbero abbandonati al proprio destino. Sono intervenuto durante le sessioni delle conferenza Stato-Regioni dedicate alla discussione della proposta del Governo e ho ribadito alcuni concetti che, a mio avviso, non possono che essere recepiti nel provvedimento governativo in discussione. In primo luogo occorre impedire ai ludopatici l'accesso alle sale gioco. Per raggiungere tale obiettivo è necessario migliorare tecnologicamente le macchine da gioco superando le vecchie VTL e riducendone in maniera significativa il numero su tutto il territorio nazionale. È necessario, poi, dotare le macchine da gioco di meccanismi in grado di attivarsi solo con la tessera sanitaria di ogni giocatore. In questo modo, tra l'altro, si potrebbe evitare un'altra piaga che affligge tante famiglie italiane: il gioco minorile. Inoltre in ogni punto gioco è necessaria la presenza di personale appositamente formato a gestire il fenomeno del gioco, in modo da prevenire possibili derive sociali. In secondo luogo è necessario evitare che il proliferare delle sale da gioco possa favorire l'infiltrazione da parte della malavita organizzata che da tempo ed in maniera crescente investe parte dei profitti derivanti da attività illecite".
Attualmente, in Italia, secondo la Relazione Annuale al Parlamento 2015, sono circa 12 mila le persone in trattamento per gambling(gioco d'azzardo), in 200 servizi territoriali Ser.D. Il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 prevede che i cittadini italiani possano essere curati per GAP (gioco d'azzardo patologico) presso i servizi dipendenze presenti in tutte le Aziende Sanitarie.