La mostra “Forme e Colori dell’Italia Preromana. Canosa di Puglia” approda in Argentina
E' visitabile presso l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires
giovedì 2 novembre 2023
11.31
In Argentina, inaugurata il 1° novembre la mostra "Forme e Colori dell'Italia Preromana. Canosa di Puglia" che si svolge presso l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, a cura di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei (Ministero della Cultura) e Luca Mercuri. La mostra nella Sala Roma, che espone reperti archeologici originali preromani appartenenti alla cultura Dauna (IV e II secolo a.C.)sarà visitabile al pubblico fino al 2 febbraio 2024. La realizzazione di questa straordinaria mostra si inserisce nell'ambito del programma di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale italiano all'estero denominato "Il racconto della bellezza", frutto della collaborazione congiunta tra la Direzione Generale dei Musei del Ministero della Cultura (MIC) e la Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), rete di cui fanno parte gli Istituti Italiani di Cultura.
I pezzi selezionati per la mostra provengono in gran parte dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia e del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), ma anche dai depositi della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Foggia e Barletta-Andria Trani, del Museo Archeologico di Santa Scolastica e della Soprintendenza Nazionale per i Beni Culturali Subacquei con sede a Taranto. In mostra numerosi reperti archeologici originali preromani appartenenti alla cultura Dauna (IV e II secolo a.C.), tra cui armature, ceramiche, gioielli, ornamenti e altri importanti manufatti provenienti dalle colonie greche fondate in Puglia prima della dominazione romana, oltre a materiale proveniente dagli ipogei (gallerie sotterranee destinate ai riti funerari), conservati nei depositi dei Musei di Puglia o recuperati dal traffico illegale. La penisola italiana, prima dell'unificazione avvenuta sotto il dominio di Roma, era abitata da popoli molto diversi tra loro dal punto di vista culturale. In Puglia, fin dalla seconda metà del VII secolo a.C., convivevano i coloni greci che avevano fondato Taranto qualche decennio prima, i Messapi nel sud della regione, i Peuceti nel centro e i Dauni nella parte più settentrionale. La mostra illustra i tratti peculiari della cultura dei Dauni, attraverso materiali archeologici provenienti da uno dei principali centri della regione, l'area di quella che oggi è Canosa di Puglia. Qui, tra il IV e il II secolo a.C., i cosiddetti principi, personalità ai vertici delle elite locali, venivano sepolti in tombe di famiglia, scavate nel tufo locale, gli ipogei, con ricchi corredi funerari che ostentavano, davanti alla comunità, il loro status economico e culturale.
Dopo la tappa di Buenos Aires la mostra raggiungerà l'Istituto Italiano di Cultura di San Paolo in Brasile a partire dal prossimo febbraio, per poi concludere il suo itinerario presso l'Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico alla fine di agosto 2024.
I pezzi selezionati per la mostra provengono in gran parte dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia e del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), ma anche dai depositi della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Foggia e Barletta-Andria Trani, del Museo Archeologico di Santa Scolastica e della Soprintendenza Nazionale per i Beni Culturali Subacquei con sede a Taranto. In mostra numerosi reperti archeologici originali preromani appartenenti alla cultura Dauna (IV e II secolo a.C.), tra cui armature, ceramiche, gioielli, ornamenti e altri importanti manufatti provenienti dalle colonie greche fondate in Puglia prima della dominazione romana, oltre a materiale proveniente dagli ipogei (gallerie sotterranee destinate ai riti funerari), conservati nei depositi dei Musei di Puglia o recuperati dal traffico illegale. La penisola italiana, prima dell'unificazione avvenuta sotto il dominio di Roma, era abitata da popoli molto diversi tra loro dal punto di vista culturale. In Puglia, fin dalla seconda metà del VII secolo a.C., convivevano i coloni greci che avevano fondato Taranto qualche decennio prima, i Messapi nel sud della regione, i Peuceti nel centro e i Dauni nella parte più settentrionale. La mostra illustra i tratti peculiari della cultura dei Dauni, attraverso materiali archeologici provenienti da uno dei principali centri della regione, l'area di quella che oggi è Canosa di Puglia. Qui, tra il IV e il II secolo a.C., i cosiddetti principi, personalità ai vertici delle elite locali, venivano sepolti in tombe di famiglia, scavate nel tufo locale, gli ipogei, con ricchi corredi funerari che ostentavano, davanti alla comunità, il loro status economico e culturale.
Dopo la tappa di Buenos Aires la mostra raggiungerà l'Istituto Italiano di Cultura di San Paolo in Brasile a partire dal prossimo febbraio, per poi concludere il suo itinerario presso l'Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico alla fine di agosto 2024.