La Pace, cammino di speranza di fronte agli ostacoli e alle prove
La marcia Diocesana a Minervino Murge
martedì 31 dicembre 2019
14.12
Nonostante la temperatura gelida, si è registrata una larga partecipazione di gente alla Marcia Diocesana della Pace svoltasi ieri sera a Minervino Murge(BT) . "La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica". E' il titolo del messaggio di Papa Francesco a tutta la comunità cristiana per la 53ª Giornata Mondiale della Pace, in calendario il 1° gennaio 2020, istituita nel 1968 per volere del pontefice Paolo VI. Anche la Diocesi di Andria ha accolto l'invito del Santo Padre partecipando in massa, tanti giovani e ragazzi, al tradizionale happening di fine anno della Marcia della Pace che si è sviluppata in tre luoghi del paese murgiano attraverso momenti di riflessione. I tre gruppi formatisi si sono ritrovati in piazza Gramsci per un momento di preghiera comunitario presenziato dal Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, con la consegna della Luce di Betlemme che i partecipanti hanno portato sulle fiaccole durante la marcia proseguita fino alla Cattedrale di Minervino. Nella Chiesa Madre, la testimonianza di Rosario Sardella, giornalista di TV 2000 e autrice del libro "Perché non se ne stanno a casa loro?" attraverso il racconto di alcuni reportage realizzati in Africa con uno sguardo da vicino sulle problematiche del continente colmo di situazioni drammatiche ma anche di speranza. Alla buona riuscita della manifestazione hanno contribuito :l'Ufficio di Pastorale Sociale, la Pastorale Giovanile, la Caritas diocesana, il Punto Pace Pax Christi di Andria, l'Azione Cattolica diocesana, l'associazione Libera, il Forum di Formazione all'Impegno Sociale e Politico di Andria, le comunità parrocchiali di Minervino Murge, Canosa ed Andria e le associazioni L'Officina dei sogni, la Libera Associazione di Volontariato e Go Murgia. La pace è un bene prezioso, oggetto della "nostra speranza" al quale aspira tutta l'umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino».In questo modo, la speranza è la virtù che "ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti," perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili.