LA PIZZICA : Patrimonio immateriale del Salento

A Porto Cesareo un corso di formazione

domenica 27 gennaio 2019 16.41
Il Salento è terra di antiche origini, ricca di storia, di straordinari artigiani ed artisti, della buona tavola, del folklore e delle tradizioni, della musica e della danza popolare, delle feste in onore dei santi patroni organizzate con riti solenni e suggestivi, luminarie, fuochi pirotecnici e rinomati complessi bandistici. Il suo patrimonio identitario intangibile, frutto della creatività umana, spesso tramandato di generazione in generazione per via orale, rappresenta un sicuro volano di crescita culturale, oltre che un elemento di coesione sociale e di sviluppo sostenibile dell'intero territorio e, per questo, merita di essere non solo conosciuto, ma anche tutelato, valorizzato e promosso. Grazie ad un paziente lavoro di ricerca, avviato verso la fine del secolo scorso dal Canzoniere Grecanico Salentino, in collaborazione con la scrittrice Rina Durante e proseguito con la compositrice Giovanna Marini, nel Salento è cresciuto l'interesse verso la musica popolare e, quindi, verso la pizzica, per lungo tempo rimasta quasi nascosta e particolarmente sentita solo intorno alle realtà territoriali dove era nata e si era radicata. In questi ultimi anni, con la nascita del Festival de "La Notte della Taranta", sono nati una moltitudine di gruppi folkloristici che hanno ripreso gli antichi strumenti musicali ed i testi di antiche canzoni popolari facendone oggetto principale delle loro produzioni ed esibizioni nel mondo. Anche i Sud Sound System, pionieri del raggamuffin italiano, combinano ritmi giamaicani e sonorità locali utilizzando il dialetto salentino nei testi e rievocando le ballate di pizzica e tarantella della tradizione culturale salentina. Una giovane band salentina, gli EVÒ, propone musica folk/tradizionale aprendo a ritmi ska, reggae, irish e rock. Un ruolo di primo piano per l'utilizzo del dialetto salentino nella musica popolare e d'autore è svolto da Mino De Santis, le cui canzoni aprono uno spaccato sul Salento più vero ed autentico, sospeso tra tradizioni antiche e modernità, facendo emergere con ironia tutte le sue contraddizioni ma anche la sua storia più intima. "E' nostro dovere, allora, impegnarci a non far disperdere quella che è la vera essenza di questa forma d'arte che con la danza permetteva all'uomo ed alla donna del Salento di esternare i propri sentimenti di gioia ed allegria, ma anche, e soprattutto, di tristezza e sofferenza, disperazione e disagio, agitazione e inquietudine che si alleviavano solo lasciandosi trasportare dal suono incessante e terapeutico del tamburello e/o del violino".

La Pizzica era e continua ad essere un vero e proprio "marcatore d'identità"; e non di un'identità chiusa e intollerante, ma aperta, ospitale e accogliente. Per continuare ed approfondire il lavoro di ricerca e conoscenza della nostra identità, prima ancora che gli ultimi testimoni possano dimenticare, la Sezione Salento Nord/Ovest di Italia Nostra, con l'ausilio delle Sedi Nazionale e Regionale, organizza per l'anno 2018/2019 il Corso di Educazione al Patrimonio: LA PIZZICA - PATRIMONIO IMMATERIALE DEL SALENTO. Accreditato presso il MIUR è rivolto a docenti, studenti, professionisti e associati di Italia Nostra, il Corso si svolge in otto incontri della durata complessiva di 26 ore. Grazie all'elevato grado di raccordo con i soggetti partner, esso si presenta innovativo nelle finalità, nelle modalità di realizzazione e soprattutto nei contenuti. L'azione formativa sarà svolta da dirigenti scolastici, da musicisti di chiara fama (Nandu Popu – Sud Sound System, Massimiliano Morabito – Canzoniere Greganico Salentino, Mino De Santis e gli EVò), da professionisti e docenti universitari, dal direttore del Corso e da referenti Nazionali e Regionali di Italia Nostra. Interverrà il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce. Tutto il percorso formativo privilegerà modalità didattiche di tipo interattivo e laboratoriale. Si riuscirà, così, ad informare, sensibilizzare e formare, a fornire conoscenze, abilità e competenze inerenti la tutela, la valorizzazione e promozione dell'inestimabile Patrimonio immateriale salentino, contribuendo alla sua salvaguardia ed evitandone la scomparsa. I docenti potranno iscriversi al Corso esclusivamente tramite la piattaforma ministeriale SOFIA ( Procedura: Ricerca enti; Italia Nostra; Le pietre e i Cittadini; codice: ID.30749 )e dovranno versare un contributo di 50 euro a titolo di rimborso spese, utilizzando la Carta del docente o, come anche per gli altri interessati, ricorrendo alle consuete forme di pagamento. Gli iscritti al Corso potranno richiedere, senza oneri aggiuntivi, la tessera a socio di Italia Nostra per l'anno 2019. Ai sensi del comma 6 dell'art. 4 del D.M. n. 90/2003 i docenti potranno usufruire dell'esonero dall'insegnamento per partecipare al Corso di formazione secondo le modalità previste. L'attestato di partecipazione sarà rilasciato direttamente dal MIUR. Anche Italia Nostra rilascerà l'attestato per le attività effettivamente svolte, che sarà consegnato ai corsisti a Porto Cesareo, nel mese di giugno 2019, in occasione della IV edizione dell'Alto Riconoscimento "VIRTÙ E CONOSCENZA.

A Porto Cesareo, dalle ore 15,00 alle 19,00 di lunedì 28 gennaio 2019, si terrà la II lezione del Corso di Formazione "La Pizzica - Patrimonio immateriale del Salento", organizzato da Italia Nostra.Sono previsti gli interventi di: Fernando Blasi - Nandu Popu (Cantante e fondatore dei Sud Sound System), su "Il dialetto salentino: efficace linguaggio musicale ed eccellente strumento di marketing territoriale"; Loredana Capone (Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali), su "Il patrimonio culturale immateriale nell'ottica di uno sviluppo turistico" ed EVò (Gruppo di musica popolare). su "Laboratorio: canti, ritmi e suoni della musica popolare salentina".