La protesta dei parrucchieri a Barletta
Una protesta pacifica ma partecipata
lunedì 27 aprile 2020
22.19
La protesta dei parrucchieri ai piedi di Palazzo di Città, a Barletta, non passa inosservata e suscita già una positiva reazione a catena che investe altre città della Provincia. In particolare nella città di Andria è altissimo il senso di frustrazione vissuto da centinaia di negozianti, pubblici esercenti, bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde, pasticcerie, parrucchieri, acconciatori, artigiani ed ambulanti. Il "la" partito dalla città della Disfida ora diventa un segnale importantissimo, anche per le modalità con le quali la protesta pacifica si è svolta, monitorata da Forze dell'Ordine presenti sul posto quindi apparentemente senza alcuna trasgressione di norme, vincoli ed altre forme di interdizione, al punto che il sindaco ed assessori, da quello che si apprende, avrebbero giustamente anche ricevuto la Delegazione dei manifestanti e dato loro rassicurazioni, anche se non è dato conoscere quali possano essere state. Una protesta pacifica ma partecipata, che dunque parte dal basso, lontana dalle Sigle di Rappresentanza storiche, assolutamente distanti da quella Base ma interlocutrici privilegiate e compiacenti delle pubbliche amministrazioni, proprio con quelle che vengono tirate in ballo dal crescente malessere ed alle quali si rivolgono i manifestanti, evidentemente sovente inadatte e distanti dal mondo produttivo. Nelle prossime ore, spontaneamente, potremmo assistere ad altre forme di legittima e democratica manifestazione di disagio pubblico da parte di Categorie che vedono a rischio il proprio futuro lavorativo e quello delle proprie famiglie. Una situazione di fortissimo allarme sociale di cui quelle stesse Istituzioni, distratte e poco sensibili, pare si siano dimenticate visto che neppure sono in grado di intrattenere rapporti istituzionali con le Rappresentanze delle Imprese che legittimamente si rivolgono ad esse per ottenere le risposte dovute ma che non arrivano ancora.