La Puglia e l’Europa
L’intervento del presidente Emiliano al convegno
venerdì 27 maggio 2016
0.40
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato ieri a Roma, a Montecitorio, al convegno "La Puglia e l'Europa", con Stefano Dambruoso questore della Camera dei Deputati, il prefetto Francesco Paolo Tronca commissario straordinario di Roma Capitale, Antonio Ieva, presidente dell'Associazione pugliese di Roma e Camillo de Milato, sub commissario di Roma Capitale e presidente dell'Associazione regionale pugliesi di Milano. Con l'occasione è stata presentata la costituenda Federazione dei Pugliesi di Roma che rappresenterà un punto di riferimento per tutti i concittadini residenti a Roma, inserendosi a metà strada nel ponte già esistente tra la Lombardia e la Puglia, al fine di creare una forte interazione tra i cittadini pugliesi presenti nelle due città. Emiliano ha aperto il suo intervento con il pensiero rivolto a un pugliese in particolare, il marò Salvatore Girone: "Ho appena ricevuto dalla famiglia di Salvatore Girone la telefonata che aspettavo – ha detto - tutta la vicenda dei Marò potrebbe essere utilizzata per scrivere il manuale del perfetto patriota. Quando fu costretto a ripartire, Salvatore spiegò alla moglie e ai propri figli che doveva ritornare in India per salvare l'onore dell'Italia. Non era obbligato, ma ha fatto quella scelta". Una circostanza, quella citata dal presidente, che per Emiliano dà il senso di alcuni tratti della sua regione, che da sola esprime un terzo delle Forze armate del Paese: "I pugliesi hanno genio e disciplina – ha detto Emiliano - un carattere forse poco docile, orgoglioso ma anche capace di grande obbedienza alle leggi e alla Costituzione, seguendone la ratio effettiva e non solo la forma. Obbedire per noi non significa seguire la corrente, ma agire con senso di responsabilità, e soprattutto fare in modo che anche un atto di libertà individuale non sia mai dannoso per la comunità". Il presidente ha ringraziato i parlamentari pugliesi per la loro attività e in particolare, tra i vari argomenti trattati, ha citato l'importanza del piano olivicolo: "Stiamo cercando di definire nuove modalità di etichettatura e di identificazione dei nostri prodotti – ha spiegato - dobbiamo fare con l'olio quello che abbiamo già saputo fare bene con il vino. Abbiamo addomesticato vitigni straordinari come Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo, grazie alle nuove tecnologie e agli investimenti in innovazione, con l'aiuto anche della Regione Puglia. I pugliesi parlano volentieri di questioni ideali, ma anche di sostanza, e sanno che le due cose vanno insieme".