La Puglia raccoglie solamente bocciature
In agricoltura su PRS e GAL
martedì 6 dicembre 2016
22.44
Dalla gestione Vendola a quella di Emiliano, la Regione Puglia raccoglie solo insuccessi sui fondi europei dedicati al comparto primario. Prima il mancato accoglimento da parte di Bruxelles della nuova programmazione PAC a maggio 2015, ora l'Anci che convince saggiamente l'Assessore Di Gioia a ripubblicare i bandi sui GAL (Gruppi di Azione Locale), dopo l'impugnativa di Monopoli e Modugno che hanno sottolineato alcune errate interpretazioni per la selezione dei Comuni eleggibili sia per la programmazione agricola FEASR sia per quella relativa alla pesca del FEAMP, avendo scelto la Puglia una strategia plurifondo. "Non possiamo che esprimere soddisfazione per l'accordo trovato dai Comuni mentre alla gestione Di Gioia va tutto il nostro disappunto - commenta il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera - Si sono dovuti attendere gli esiti dei ricorsi presso il Tribunale Amministrativo Regionale per convincere la Giunta Emiliano ad una doverosa riflessione sulle errate interpretazioni eseguite arbitrariamente dalla Puglia. Una decisione saggia ma certamente sofferta da tutti quei Comuni che avevano iniziato il proprio percorso con i nuovi GAL, che comporterà un ritardo di almeno sei-otto mesi come avevamo già denunciato in precedenza. Un ritardo - continua L'Abbate (M5S) - firmato Di Gioia e che peserà, necessariamente, sulla competitività delle nostre imprese agricole sui mercati globali e nazionali".
È notizia di questi giorni, poi, che la Commissione europea non ha proceduto a liquidare alcuni conti della vecchia programmazione PSR 2007-2013, pari a circa 2 miliardi di euro, per "rilevanti errori", con l'Italia piazzatasi al primo posto di questa deplorevole classifica. "Naturale che si possano verificare scostamenti tra quanto dichiarato e quanto effettivamente liquidato ma quello che accade in Italia pare quasi scientifico - commenta L'Abbate (M5S) - e l'agire delle Giunte Vendola ed Emiliano, purtroppo, lo dimostrano. Rischiamo di perdere 1 miliardo e 700 milioni per la presenza di problemi e ritardi nell'attuazione di un piano d'azione finalizzato ad ovviare alle carenza nei controlli sul rispetto dei criteri di riconoscimento. Insomma, sbagliamo a non vigilare correttamente sul rispetto delle regole e, poi, nel non saper predisporre una strategia volta a risolvere i problemi nati proprio dalla mancata vigilanza. La nostra agricoltura ha bisogno delle risorse comunitarie per essere competitiva e quelle risorse devono essere utilizzate tutte e correttamente. Non è più pensabile che per carenze degli organismi pagatori siano poi gli agricoltori a rimetterci. Né è comprensibile finanziare progetti pur di non perdere risorse sino ad ora non spese - conclude il deputato 5 Stelle pugliese - Saper spendere nei tempi, finalizzando le risorse agli obiettivi stabiliti denota capacità, spendere per non perdere risorse vanifica spesso l'efficacia delle azioni".