La ragnatela di Canosa diventa… Viva

Sia un mezzo e un augurio nel cuore del mattino. A cura del maestro Peppino Di Nunno

sabato 22 giugno 2013 11.32
A cura di Peppino Di Nunno
Il grande portale di Canosweb, che costituisce la pagina telematica canosina per eccellenza, oggi ci porta automaticamente da Canosaweb a Canosa Viva con una impaginazione e tecnologia aggiornata.
Esprimiamo il nostro apprezzamento ai redatori, agli operatori, a Mariano Caputo che nel 2005 incontrai sul Regio Tratturo del fiume Ofanto, rievocando le radici canosine dell'eroe Diomede impastate di " lapidosus panis" in qualche Taverna cittadina, nelle Odi del poeta Orazio.
Da quella data Canosaweb ne ha fatto di strada e oggi resta l'unico Archivio Storico telematico di Canosa, che dovrebbe essere riconosciuto dalle Istituzioni e pubblicato con un cartaceo su argomenti scelti.
Per accedere a questo Archivio, che è fonte storica, nell'Home Page occorre cliccare in basso a sinistra sulla voce "altre notizie" e ricercare sfogliando indietro cronologicamente.
Si può, come avviene per Google, ricercare per argomenti cliccando sul Forum la voce "le altre news", inserendo nel triangolino la voce "tutte" e scrivendo il titolo della nota ricercata.
Oggi la ragnatela (WEB) di Canosa diventa VIVA, ma resta l'Archivio storico telematico diomedeo, cui poter accedere da Canosa e da tutto il mondo.
Sia questo attributo del VIVA un tassello che renda vive le informazioni, anche con i Video, ed un messaggio di auspicio, che Canosa diventi sempre più Viva, non con le lotte politiche di potere, ma con le proposizioni di idee nel confronto democratico, riscoprendo come avviene la cultura millenaria, risorsa spirituale e turistica, riscoprendo le pietre cristiane, gli innesti latini, i tronchi greci d'ulivo, i gioielli dei Principes, il tufo degli Ipogei, della Cupola sabiniana giustinianea, della Grotta di Munecacidde giunta all'Università di Strasburgo.
Sia questo un augurio per la nostra dedizione VIVA dei Canosini, Cittadini del mondo nella storia e ambasciatori come il Vescovo Sabino di Storia Maestra di Vita, di terra dei campi, di Arte e Democrazia.
Nel Solstizio d'Estate scambiamoci l'augurio, in Canosaviva, dell'Estate assolata e vivificata dal Sole che sorge e tramonta di luce, specchio dell'Amore di Dio Creatore, che benedice il pane quotidiano.
"Vulève jalzè la chépe la bonàneme d'attàneme" e restare stupito dicendo "ce jà Canosaweb o Canosaviva?"
Noi abbiamo questi mezzi di progresso: usiamoli Ob Amorem Patriae, come hanno fatto i nostri Padri, usando il carretto, il cavallo e l'aratro, usando la voce anche se erano analfabeti nella povertà e nell'onestà, cantando filastrocche ed evocando proverbi di saggezza popolare.
Ricordo le mani rugose di mio nonno materno Peppino, con la falce in mano a mietere il grano presso il Ponte di Sant'Aloia, con mio padre Giovanni , mentre nascevo in casa di domenica mattina al suono delle Campane di San Sabino: sono le nostre comuni radici! Sono ricordi rievocati da mia madre vivente che ha la luce dell'intelletto, più grande della luce degli occhi e conservo una fotografia di mio nonno nella sua tarda età con le spighe di grano in mano.

A Canosa di Puglia si arrriva,,
col pomodoro e l'olio d'oliva,
si mangia anche Canosaviva,
ogni mattino è una prospettiva,
prima ci informa, poi ci motiva
e dice a tutti: Canosa è Viva!


Ob amorem patriae
maestro Peppino Di Nunno
Maestro Peppino Di Nunno
Maestro Peppino Di Nunno - Le mani del nonno
Maestro Peppino Di Nunno - Ob amorem patrie