La sanità che vogliamo

Gli impegni di Articolo Uno a partire dalla costituzione di un tavolo politico permanente

sabato 23 luglio 2022 18.14
Un tavolo politico permanente tra Articolo Uno Puglia e i diversi attori del comparto sanitario e sociosanitario per analizzare, anche attraverso tavoli tematici che si terranno nei prossimi mesi in tutte le province, le diverse problematiche che quotidianamente vivono i lavoratori del comparto della sanità e proporre, insieme, delle soluzioni. È questo il risultato dell'iniziativa "La sanità che vogliamo" tenutasi oggi a Lecce presso l'Hilton Garden Inn alla presenza di esponenti del partito e rappresentanti delle sigle sindacali e delle professioni sanitarie e sociosanitarie.

Ad aprire i lavori i saluti di Gabriele Abaterusso (Segretario provinciale di Articolo Uno Lecce) e l'intervento di Salvatore Piconese (vice Segretario regionale Articolo Uno Puglia) che ha sottolineato il lavoro portato avanti dal Ministro Roberto Speranza e posto l'accento sulle novità fondamentali del nuovo contratto per il comparto sanità che "rappresenta il giusto riconoscimento per oltre 500mila lavoratori del Servizio Sanitario nazionale, tra cui numerosi infermieri, che ogni giorno sono in prima fila per garantire assistenza e servizi di cura ai cittadini e che soprattutto durante il periodo della pandemia hanno svolto un ruolo cruciale".

Per Arturo Scotto, Coordinatore nazionale Articolo Uno, "Ci sono beni pubblici fondamentali, tra i quali il diritto della salute, che devono diventare applicazione quotidiana. La pandemia ci insegna che pur nella difficoltà, tutelare il diritto alla salute è stata una scelta che ha evitato il crollo del nostro sistema paese, del nostro sistema sanitario, delle nostre relazioni sociali e delle prospettive economiche del paese. Il lavoro portato avanti dal Ministro Speranza va rivendicato. Altro aspetto importante è rappresentato dagli investimenti in sanità che sono stati approvati e che hanno invertito la tendenza degli ultimi trent'anni e potranno cambiare il volto della sanità pubblica italiana. Occorre continuare questo lavoro. Siamo precipitati ad elezioni anticipate: una scelta per noi sbagliata, che non aiuta le persone che noi difendiamo e che mette a rischio tutta una serie di misure come la rivalutazione del potere d'acquisto, il salario minimo, la legge sulla rappresentanza.. Dobbiamo portare questa agenda sociale in una campagna elettorale che sarà difficile. Per battere la destra c'è bisogno di un campo unito e di una proposta progressista fortemente orientata sul diritto al lavoro e il diritto alla salute".

Nel suo intervento Pier Luigi Lopalco, ex Assessore alla sanità della Regione Puglia e attuale Consigliere regionale di Articolo Uno, ha messo in risalto i tanti e importanti risultati ottenuti dal comparto sanitario grazie al lavoro, all'impegno e alla dedizione di Roberto Speranza e ha sottolineato l'importanza di mettere al centro di tutto la salute. "Da quando il servizio sanitario si è trasformato in aziendalizzazione della sanità – ha spiegato Lopalco tutto ruota intorno all'offerta di prestazioni sanitarie, quasi esclusivamente nel campo del settore ospedaliero. Non va bene perché il rischio è che così facendo il sistema sanitario, e con esso la sanità pubblica, vadano a sbattere. Ciò aprirebbe la strada al sistema privato e decreterebbe la fine della sanità universale. La soluzione allora è investire in prevenzione, potenziare la medicina del territorio ed evitare le acuzie. In questa ennesima campagna elettorale che stiamo per iniziare dobbiamo dire poche e semplici parole d'ordine che la gente possa comprendere e che spieghino in maniera chiara quali sono le nostre soluzioni ai problemi dei cittadini. Lo dobbiamo fare ascoltando i cittadini, i loro bisogni, le loro necessità e abbattendo quel muro che troppo spesso fa percepire i politici come distanti. È il momento di rompere gli schemi, di tradurre le parole d'ordine in fatti e di dimostrare che la nostra idea di sanità è quella vincente".

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Fials e Nursind nonché degli Ordini Professionali dei medici, degli infermieri, delle ostetriche e dei TSRM e PRTRP (Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) hanno condiviso la necessità di un maggiore dialogo e di una maggiore attenzione da parte della Regione Puglia e chiesto un impegno concreto per una sanità che rispetti la carta costituzionale. Quello che chiedono è una sanità pubblica che sia garantita a tutti i cittadini, ma anche universale, equa, gratuita, di qualità, no profit, laica, accogliente e integrata.

"Dobbiamo – dichiara Ernesto Abaterusso, Segretario regionale di Articolo Uno – proseguire sulla strada intrapresa in questi anni dal Ministro Speranza e investire sempre più, non solo a livello strutturale ma anche di personale, di formazione professionale e di tecnologie. Occorre far tesoro degli insegnamenti che la crisi pandemica ci ha dato. Il nostro impegno, come Articolo Uno Puglia, ha l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio sanitario, di portare avanti un'interlocuzione con i rappresentanti del mondo della sanità e rendere il diritto alla salute un diritto fondamentale per tutti, così come stabilisce la Costituzione".