La Scuola oggi diviene la trincea della legalità !
Facciamo appello alle Istituzioni a dare più forza alle Scuola. Quando lo studio si fa pensiero e testimonianza
sabato 19 maggio 2012
12.44
Il tragico attentato all'Istituto Professionale di Brindisi, dedicato alla moglie di Falcone, ci scuote, ci invita ad un minuto di silenzio, proposto dal CONI anche nelle attività sportive, ci congiunge alla preghiera di fronte alla morte, ci associa al dolore dei giovani e dei familiari, ci educa alla testimonianza della Legalità. E' la disciplina della convivenza civile e democratica, che ha visto nel tema della Legalità anche bambini e studenti delle Scuole di Canosa di Puglia partecipi al Viaggio della Legalità verso Palermo, verso Venezia, nel 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Quando lo studio si fa pensiero e testimonianza, quando la Scuola educa alla Legalità, quando la Democrazia non nasce nei Partiti, ma sui banchi di Scuola come nell'antica Grecia, allora, più dei legittimi poteri economici, la Scuola preoccupa i poteri occulti malavitosi , perche l'educazione vale più della moneta e la cultura ha più potere dell'economia.
E' la prima volta che i poteri occulti dell'illegalità spargono ignobilmente sangue nella Scuola, perché comprendono il grande valore della crescita educativa.
E' il bambino il padre dell'uomo, è il giovane studente il padre del Cittadino, alla soglie dei 18 anni, è la Scuola ALMA MATER, la Madre Nutrice delle coscienze che fondano la civiltà.
Come insegnante in pensione, al servizio volontario della Scuola, sono sgomento e avvilito, ma nello stesso tempo fiero di queste studentesse, di questi Docenti di una Scuola pugliese, cui dovrebbe essere assegnata una Medaglia al Valore Civile.
In fondo il Patriota Goffredo Mameli era un giovane studente che ha pensato, ha educato, ha testimoniato la Libertà, come il giovane canosino Francesco Iacobone nelle trincee della Libertà .
La Scuola oggi diviene anche la trincea della legalità in un periodo di crisi dei valori democratici e spirituali.
E' vero che si avverte la paura ed io l'ho provata sulla mia pelle scendendo nelle grotte in tufo e recandomi a Roma dal Ministro, difendendo i tesori culturali archeologici dal selvaggio cemento armato non pianificato, salendo sulle Colline di argilla devastata dallo sfruttamento disorganico, difendendo, come figlio della terra, i tralci di vite dalle 'vocazioni' delle discariche e i polmoni dei bambini dai fumi maleodoranti. Parlo con questo sdegno, con questo modesto esempio, perché in quelle grotte sotterranee sono sceso con i bambini di scuola, perché su quella Collina di argilla sono salito con bambini di scuola a fare Geografia, perché con dei bambini siamo andati a difendere il fiume Ofanto, il Ponte Romano nel Treno Verde dell'Ambiente,…. ma voi ragazzi ci siete maestri di vita, perché la Storia siete Voi!
E' vero che si sente la paura, come diceva il giudice Borsellino, ma si sente anche il coraggio, e il coraggio è vita.
Facciamo appello alle Istituzioni a dare più forza alle Scuola e non prevalenti tagli e accorpamenti, a dare più merito ai progetti educativi, per far paura ai malavitosi che non conoscono il coraggio e l'amore della Patria.
Ragazzi quando noi non vediamo il domani, voi siete il Futuro; quando noi siamo stanchi, voi siete la Speranza.
Ragazzi! uniamo il nostro pianto al vostro pianto, il nostro orgoglio al vostro orgoglio, il nostro studio al vostro studio, il nostro amore per la Puglia e l'Italia al vostro amore, la nostra faccia alla vostra faccia coraggiosa di guardare negli occhi, la nostra preghiera alla vostra preghiera che si affida all'Eterno Dio, che è sempre presente nella storia dell'uomo, anche nel sangue che si sparge a Scuola.
Un abbraccio!
maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
Quando lo studio si fa pensiero e testimonianza, quando la Scuola educa alla Legalità, quando la Democrazia non nasce nei Partiti, ma sui banchi di Scuola come nell'antica Grecia, allora, più dei legittimi poteri economici, la Scuola preoccupa i poteri occulti malavitosi , perche l'educazione vale più della moneta e la cultura ha più potere dell'economia.
E' la prima volta che i poteri occulti dell'illegalità spargono ignobilmente sangue nella Scuola, perché comprendono il grande valore della crescita educativa.
E' il bambino il padre dell'uomo, è il giovane studente il padre del Cittadino, alla soglie dei 18 anni, è la Scuola ALMA MATER, la Madre Nutrice delle coscienze che fondano la civiltà.
Come insegnante in pensione, al servizio volontario della Scuola, sono sgomento e avvilito, ma nello stesso tempo fiero di queste studentesse, di questi Docenti di una Scuola pugliese, cui dovrebbe essere assegnata una Medaglia al Valore Civile.
In fondo il Patriota Goffredo Mameli era un giovane studente che ha pensato, ha educato, ha testimoniato la Libertà, come il giovane canosino Francesco Iacobone nelle trincee della Libertà .
La Scuola oggi diviene anche la trincea della legalità in un periodo di crisi dei valori democratici e spirituali.
E' vero che si avverte la paura ed io l'ho provata sulla mia pelle scendendo nelle grotte in tufo e recandomi a Roma dal Ministro, difendendo i tesori culturali archeologici dal selvaggio cemento armato non pianificato, salendo sulle Colline di argilla devastata dallo sfruttamento disorganico, difendendo, come figlio della terra, i tralci di vite dalle 'vocazioni' delle discariche e i polmoni dei bambini dai fumi maleodoranti. Parlo con questo sdegno, con questo modesto esempio, perché in quelle grotte sotterranee sono sceso con i bambini di scuola, perché su quella Collina di argilla sono salito con bambini di scuola a fare Geografia, perché con dei bambini siamo andati a difendere il fiume Ofanto, il Ponte Romano nel Treno Verde dell'Ambiente,…. ma voi ragazzi ci siete maestri di vita, perché la Storia siete Voi!
E' vero che si sente la paura, come diceva il giudice Borsellino, ma si sente anche il coraggio, e il coraggio è vita.
Facciamo appello alle Istituzioni a dare più forza alle Scuola e non prevalenti tagli e accorpamenti, a dare più merito ai progetti educativi, per far paura ai malavitosi che non conoscono il coraggio e l'amore della Patria.
Ragazzi quando noi non vediamo il domani, voi siete il Futuro; quando noi siamo stanchi, voi siete la Speranza.
Ragazzi! uniamo il nostro pianto al vostro pianto, il nostro orgoglio al vostro orgoglio, il nostro studio al vostro studio, il nostro amore per la Puglia e l'Italia al vostro amore, la nostra faccia alla vostra faccia coraggiosa di guardare negli occhi, la nostra preghiera alla vostra preghiera che si affida all'Eterno Dio, che è sempre presente nella storia dell'uomo, anche nel sangue che si sparge a Scuola.
Un abbraccio!
maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia