La sfogliatella di Canosa riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale
I PAT rappresentano uno strumento di marketing territoriale
sabato 17 giugno 2023
19.59
Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato l'aggiornamento dell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, inserendo la "sfogliatella" di Canosa di Puglia, la cosiddetta "sfegghjète" nei PAT – "Prodotti Agroalimentari Tradizionali". I Prodotti PAT sono stati istituiti ai sensi dell'art. 8, comma 1 del D.lgs n.173 del 1998, il quale sancisce l'importanza della valorizzazione del patrimonio gastronomico ed introduce la nozione di prodotto tradizionale quale tipologia di prodotto destinato alla dieta umana e strettamente condizionato da fattori come la tradizione, il territorio, le materie prime e le tecniche di produzione. Con il termine di "Prodotti Tradizionali Agroalimentari" si intendono quei prodotti agroalimentari "ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni".
In Puglia, i PAT ufficialmente riconosciuti sono 349 con un incremento di 20 prodotti in più rispetto al 2022. Insieme alla sfogliatella, già da diversi anni, troviamo molti prodotti della nostra tradizione gastronomica come il vincotto, le cartellate, i mostaccioli, le orecchiette, le scarcelle, i troccoli, i taralli e anche la percoca di Loconia. Soggetto promotore di questo riconoscimento è stato il Comune di Canosa di Puglia nelle persone del Sindaco, dottor Vito Malcangio e della consigliera comunale, dottoressa Antonia Sinesi che grazie alla collaborazione del maestro Giuseppe Di Nunno, ricercatore storico locale, ha prodotto un documento sulle origini della sfogliatella quale dolce tipico natalizio che da Napoli arriva a Canosa di Puglia. Moltissimi canosini residenti e non, sono stati impegnati nella ricerca, elaborazione, produzione di materiale e documenti storici necessari e previsti dalla normativa di riferimento per l'accoglimento del riconoscimento. E' stato fatto quindi un lavoro di squadra, tutti animati dall'intento di raggiungere questo obiettivo. I PAT rappresentano uno strumento di marketing territoriale perché raccontano la storia, la cultura e le tradizioni di un Paese. Essi potrebbero rappresentare la vetrina di un determinato territorio e/o area geografica sul mondo. La loro salvaguardia consente di superare la globalizzazione dei mercati e dei prodotti frenando l'imperante omologazione dei sapori.
I PAT potrebbero inoltre essere uno strumento di crescita locale e di tutela di un patrimonio immateriale fatto di tradizioni che spesso si tramandano oralmente. L'attribuzione di certificazioni, attestazioni o PAT favorisce il contrasto alla contraffazione agroalimentare e alla commercializzazione fraudolenta, fenomeni che all'estero sono oramai divenuti dilaganti tanto da arrecare danni economici e di immagine al Made in Italy agroalimentare. Promuovere l'acquisto di PAT significa valorizzarne il territorio di appartenenza ed evitarne l'estinzione, ma anche offrire un'opportunità di crescita economica e sostenibile a quelle popolazioni. Ora finalmente anche la sfogliatella è stata riconosciuta come PAT, ciò comporta l'entrata nella dimensione patrimoniale del prodotto tipico del territorio italiano. Il prodotto e le modalità per produrlo, conservarlo, distribuirlo, consumarlo e apprezzarlo diventano patrimonio della collettività canosina in primis ma di tutto il territorio italiano e mondiale.
In Puglia, i PAT ufficialmente riconosciuti sono 349 con un incremento di 20 prodotti in più rispetto al 2022. Insieme alla sfogliatella, già da diversi anni, troviamo molti prodotti della nostra tradizione gastronomica come il vincotto, le cartellate, i mostaccioli, le orecchiette, le scarcelle, i troccoli, i taralli e anche la percoca di Loconia. Soggetto promotore di questo riconoscimento è stato il Comune di Canosa di Puglia nelle persone del Sindaco, dottor Vito Malcangio e della consigliera comunale, dottoressa Antonia Sinesi che grazie alla collaborazione del maestro Giuseppe Di Nunno, ricercatore storico locale, ha prodotto un documento sulle origini della sfogliatella quale dolce tipico natalizio che da Napoli arriva a Canosa di Puglia. Moltissimi canosini residenti e non, sono stati impegnati nella ricerca, elaborazione, produzione di materiale e documenti storici necessari e previsti dalla normativa di riferimento per l'accoglimento del riconoscimento. E' stato fatto quindi un lavoro di squadra, tutti animati dall'intento di raggiungere questo obiettivo. I PAT rappresentano uno strumento di marketing territoriale perché raccontano la storia, la cultura e le tradizioni di un Paese. Essi potrebbero rappresentare la vetrina di un determinato territorio e/o area geografica sul mondo. La loro salvaguardia consente di superare la globalizzazione dei mercati e dei prodotti frenando l'imperante omologazione dei sapori.
I PAT potrebbero inoltre essere uno strumento di crescita locale e di tutela di un patrimonio immateriale fatto di tradizioni che spesso si tramandano oralmente. L'attribuzione di certificazioni, attestazioni o PAT favorisce il contrasto alla contraffazione agroalimentare e alla commercializzazione fraudolenta, fenomeni che all'estero sono oramai divenuti dilaganti tanto da arrecare danni economici e di immagine al Made in Italy agroalimentare. Promuovere l'acquisto di PAT significa valorizzarne il territorio di appartenenza ed evitarne l'estinzione, ma anche offrire un'opportunità di crescita economica e sostenibile a quelle popolazioni. Ora finalmente anche la sfogliatella è stata riconosciuta come PAT, ciò comporta l'entrata nella dimensione patrimoniale del prodotto tipico del territorio italiano. Il prodotto e le modalità per produrlo, conservarlo, distribuirlo, consumarlo e apprezzarlo diventano patrimonio della collettività canosina in primis ma di tutto il territorio italiano e mondiale.