La storia dimenticata 1925 - 1948
Il tema dell'incontro a cura dell’Ordine degli Avvocati di Trani
mercoledì 12 dicembre 2018
16.36
A 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, che portarono "il nostro Paese a condividere le responsabilità della Shoah, abbiamo voluto ricordare le responsabilità dell'Avvocatura, che accettò supinamente quelle leggi e la loro applicazione, quando non vi aderì. Ci furono solo le reazioni di pochi, eroici avvocati, che si opposero al regime e che difesero strenuamente i diritti e le vite delle persone più deboli. Per noi avvocati questo argomento è particolarmente difficile, amaro e coinvolgente proprio perché ci mette dinanzi alle nostre gravissime responsabilità, ed è forse per questo che per lunghissimi anni si è preferito non parlarne, nel tentativo di consegnare questa storia all'oblio e di farla dimenticare a tutti e prima ancora a noi stessi".
Solo nell'ultimo periodo si è iniziato ad alzare il velo del silenzio, grazie soprattutto all'impulso, alle ricerche e alle pubblicazioni del Consiglio Nazionale Forense, a cui hanno fatto seguito le importanti iniziative degli Ordini di Pisa, Firenze, Torino, Rovereto, Bologna e Verona, che hanno indagato nella propria storia, riportando alla luce le drammatiche vicende personali e familiari degli avvocati ebrei, alcuni dei quali furono deportati nei campi di concentramento tedeschi dai quali non fecero mai ritorno. Anche l'Ordine degli Avvocati di Trani ha voluto alimentare questo processo di conoscenza, approfondimento e di riflessione, ricercando, anche presso l'Archivio di Stato, i documenti e ogni informazione utile alla ricostruzione dei fatti e dell'Avvocatura tranese di quel periodo. Di tutto questo, e soprattutto degli esiti delle ricerche, si parlerà nel corso dell'evento che si terrà giovedì 13 dicembre, dalle ore 15,30 alle 19,00, presso la Biblioteca storica del Consiglio degli Avvocati di Trani, in Piazza Sacra Regia Udienza, nel corso del quale interverranno il Presidente del COA di Trani, Avv. Tullio Bertolino, l'Avv. Cosimo D. Matteucci, consigliere del COA di Trani, e l'Avv. Vittorio Tolomeo, cultore della materia, il cui apporto è stato davvero prezioso. Quest'evento è dedicato alla storia di quegli anni, alla "nostra storia: perché crediamo che per poter comprendere meglio le nostre funzioni e l'importanza del nostro ruolo nella società e nella Costituzione, e per proiettarci al meglio verso il futuro, sia indispensabile conservare la memoria del passato, affinché gli errori commessi non vengano ripetuti mai più".
Solo nell'ultimo periodo si è iniziato ad alzare il velo del silenzio, grazie soprattutto all'impulso, alle ricerche e alle pubblicazioni del Consiglio Nazionale Forense, a cui hanno fatto seguito le importanti iniziative degli Ordini di Pisa, Firenze, Torino, Rovereto, Bologna e Verona, che hanno indagato nella propria storia, riportando alla luce le drammatiche vicende personali e familiari degli avvocati ebrei, alcuni dei quali furono deportati nei campi di concentramento tedeschi dai quali non fecero mai ritorno. Anche l'Ordine degli Avvocati di Trani ha voluto alimentare questo processo di conoscenza, approfondimento e di riflessione, ricercando, anche presso l'Archivio di Stato, i documenti e ogni informazione utile alla ricostruzione dei fatti e dell'Avvocatura tranese di quel periodo. Di tutto questo, e soprattutto degli esiti delle ricerche, si parlerà nel corso dell'evento che si terrà giovedì 13 dicembre, dalle ore 15,30 alle 19,00, presso la Biblioteca storica del Consiglio degli Avvocati di Trani, in Piazza Sacra Regia Udienza, nel corso del quale interverranno il Presidente del COA di Trani, Avv. Tullio Bertolino, l'Avv. Cosimo D. Matteucci, consigliere del COA di Trani, e l'Avv. Vittorio Tolomeo, cultore della materia, il cui apporto è stato davvero prezioso. Quest'evento è dedicato alla storia di quegli anni, alla "nostra storia: perché crediamo che per poter comprendere meglio le nostre funzioni e l'importanza del nostro ruolo nella società e nella Costituzione, e per proiettarci al meglio verso il futuro, sia indispensabile conservare la memoria del passato, affinché gli errori commessi non vengano ripetuti mai più".