La titolazione della Cattedrale e le inedite stole medievali
Sandro Sardella all'U.T.E.
domenica 11 novembre 2018
8.50
Sempre più interessanti e attinenti ai desideri di conoscere ed apprendere dei partecipanti agli incontri culturali organizzati dall'Università della Terza Età Sezione "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT), presso l'Auditorium dell'Oasi "Arcivescovo Francesco Minerva", in via Muzio Scevola nr.20. Come da programma, lunedì 12 novembre , alle ore 18,30, interverrà il dottor Sandro Sardella sul tema "La titolazione della Cattedrale e le inedite stole medievali". Le due stole medievali, di notevole pregio e bellezza, sono state ritrovate in uno scatolone, conservato in un mobile della canonica della Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia(BT). I manufatti tessili medievali che sono rari, hanno una grande importanza storica-religiosa. Le fonti riportano alle Sante Visite, a partire dal XVI secolo, a San Sabino. In un inventario del 1598, redatto da Giovan Battista Casati, Procuratore del Cardinale Baronio è annotato: "Un vestimento di olmesino bianco co' una stola e manipolo e cintura detto di San Savino per il Pontificale". In una Santa Visita del 1608 si parla, tra gli altri arredi di "una pianeta di seta bianca, un paio di calzari, un ventaglio, due stole, ed un paio di guanti che sostengono essere stati di S. Sabino". In un'altra del 1677, c'è anche la descrizione delle due stole: "Esistono…una fascia di seta rossa tessuta anche d'oro, un'altra fascia di seta rossa rigata di bianco con alcuni fregi d'oro, ed un'altra fascia simile tessuta fittamente d'oro". In una Visita del 1897 si parla in maniera generica di "Diversi indumenti pontificali del Patrono San Sabino che si ritengono fattura del VI secolo".
Ulteriori notizie saranno fornite nel corso della serata dal relatore Sandro Sardella, laureato in Scienze Archeologiche ed Antichità Classiche con indirizzo epigrafico, che ha partecipato a numerose campagne di scavi a Roma, sotto la direzione del professor Andrea Carandini. Tra i vari lavori eseguiti ha curato un approfondimento sull'epigrafia romana di Canosa per conto dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dal 2013, il dottor Sandro Sardella è curatore del Museo dei Vescovi di Canosa, realizzando mostre archeologiche ed artistiche di notevole livello culturale, oltre ad essere stato il relatore al seminario intitolato "Canosa di Puglia, tremila anni di storia", svoltosi nel 2015 e rivolto ai docenti di ogni ordine e grado e agli studenti delle scuole medie superiori del territorio. Inoltre, in questi anni ha rilasciato interviste per le presentazioni storiche ed archeologiche sulla "Città di Principi, Imperatori e Vescovi" nel corso di famosi programmi televisivi come "Mezzogiorno in Famiglia" su RAI 2, ed ha ricevuto riconoscimenti di prestigio tra i quali il Premio Diomede nel 2016 oltre ad essere stato insignito del titolo di membro del Consiglio degli Studi Storici Europei e di portavoce di Canosa nel circuito dei convegni. Nel rinnovare l'invito alla cittadinanza a seguire l'incontro, il presidente dell'U.T.E. dottor Sabino Trotta ha ricordato che è in atto un concorso "Premio Ovidio Gallo" per una Tesi di laurea, teso a valorizzare l'immagine storica e culturale di Canosa attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su Archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.
Ulteriori notizie saranno fornite nel corso della serata dal relatore Sandro Sardella, laureato in Scienze Archeologiche ed Antichità Classiche con indirizzo epigrafico, che ha partecipato a numerose campagne di scavi a Roma, sotto la direzione del professor Andrea Carandini. Tra i vari lavori eseguiti ha curato un approfondimento sull'epigrafia romana di Canosa per conto dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dal 2013, il dottor Sandro Sardella è curatore del Museo dei Vescovi di Canosa, realizzando mostre archeologiche ed artistiche di notevole livello culturale, oltre ad essere stato il relatore al seminario intitolato "Canosa di Puglia, tremila anni di storia", svoltosi nel 2015 e rivolto ai docenti di ogni ordine e grado e agli studenti delle scuole medie superiori del territorio. Inoltre, in questi anni ha rilasciato interviste per le presentazioni storiche ed archeologiche sulla "Città di Principi, Imperatori e Vescovi" nel corso di famosi programmi televisivi come "Mezzogiorno in Famiglia" su RAI 2, ed ha ricevuto riconoscimenti di prestigio tra i quali il Premio Diomede nel 2016 oltre ad essere stato insignito del titolo di membro del Consiglio degli Studi Storici Europei e di portavoce di Canosa nel circuito dei convegni. Nel rinnovare l'invito alla cittadinanza a seguire l'incontro, il presidente dell'U.T.E. dottor Sabino Trotta ha ricordato che è in atto un concorso "Premio Ovidio Gallo" per una Tesi di laurea, teso a valorizzare l'immagine storica e culturale di Canosa attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su Archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.