La transizione digitale del territorio
Delli Noci: “Assumere professionisti del digitale nella pubblica amministrazione, solo così sarà possibile una vera svolta”
mercoledì 17 marzo 2021
22.45
Si è tenuto questa mattina, alla presenza del Ministro Vittorio Colao, il primo incontro del Tavolo tecnico per la transizione digitale del territorio, organizzato dal Comune di Milano. Durante l'incontro, a cui ha preso parte l'assessore all'Innovazione tecnologica Alessandro Delli Noci, si è analizzato lo stato di disomogeneità della trasformazione digitale nelle amministrazioni, definito ostacoli e possibili incentivi e iniziato a tracciare il percorso perché le amministrazioni territoriali adottino architetture omogenee per i servizi digitali basate sulle piattaforme nazionali (IO, PagoPA, FSE, ecc.), anche alla luce delle scadenze indicate dal Decreto legge "Semplificazione e innovazione digitale".
"La vera rivoluzione digitale nella Pubblica amministrazione passa dall'assunzione di nuove figure professionali con competenze digitali – dichiara Delli Noci – questa è una delle priorità che questa mattina ho avuto il piacere di discutere in un tavolo tecnico alla presenza del Ministro Colao. Il Recovery Plan ci offre la grande opportunità di poter pensare a quello che manca perché il processo di trasformazione e innovazione dei servizi ai cittadini e alle imprese si compia in maniera definitiva e in tutti i comuni, dai più piccoli ai più grandi. Al fine di ripensare i processi è indispensabile avere delle figure con comprovate competenze digitali che rivoluzionino dall'interno la pubblica amministrazione.. Si tratta di figure professionali che possono svolgere funzioni trasversali ed essere impegnate anche in funzioni amministrative. La rivoluzione digitale – continua Delli Noci - non deve passare solo dalla mera dotazione tecnologica ma dalle persone, dalle loro professionalità, dalle competenze. È necessario pertanto definire nuovi profili professionali che, oltre a tener conto delle specificità delle singole amministrazioni pubbliche e soprattutto locali, devono poter essere condivisi e partecipati da tutta la PA, e quindi definiti attraverso standard nazionali ed europei che si basino giocoforza su un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze. L'Italia ha recepito per prima le indicazioni fornite dalla Commissione Europea attraverso il framework e-CF (European Competence Framework) e, con la norma UNI 11506:2013, ha efficacemente definito le competenze digitali specialistiche, stabilendo requisiti di conoscenza, skills e buone pratiche. Ora occorre introdurre tutto questo nella PA".
Tra le proposte messe sul tavolo quella della formazione. "Per attuare una vera rivoluzione digitale – conclude Delli Noci – è indispensabile un'adeguata formazione destinata a tutti i dipendenti della PA. Perché sia offerta a tutti i comuni di tutte le dimensioni la stessa opportunità è necessario cooperare, condividere, al di là delle esigenze del singolo ente. Occorre semplificare le procedure perché siano alla portata di tutti. Solo così sarà possibile rendere la scelta dei servizi digitali l'unica possibile".
"La vera rivoluzione digitale nella Pubblica amministrazione passa dall'assunzione di nuove figure professionali con competenze digitali – dichiara Delli Noci – questa è una delle priorità che questa mattina ho avuto il piacere di discutere in un tavolo tecnico alla presenza del Ministro Colao. Il Recovery Plan ci offre la grande opportunità di poter pensare a quello che manca perché il processo di trasformazione e innovazione dei servizi ai cittadini e alle imprese si compia in maniera definitiva e in tutti i comuni, dai più piccoli ai più grandi. Al fine di ripensare i processi è indispensabile avere delle figure con comprovate competenze digitali che rivoluzionino dall'interno la pubblica amministrazione.. Si tratta di figure professionali che possono svolgere funzioni trasversali ed essere impegnate anche in funzioni amministrative. La rivoluzione digitale – continua Delli Noci - non deve passare solo dalla mera dotazione tecnologica ma dalle persone, dalle loro professionalità, dalle competenze. È necessario pertanto definire nuovi profili professionali che, oltre a tener conto delle specificità delle singole amministrazioni pubbliche e soprattutto locali, devono poter essere condivisi e partecipati da tutta la PA, e quindi definiti attraverso standard nazionali ed europei che si basino giocoforza su un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze. L'Italia ha recepito per prima le indicazioni fornite dalla Commissione Europea attraverso il framework e-CF (European Competence Framework) e, con la norma UNI 11506:2013, ha efficacemente definito le competenze digitali specialistiche, stabilendo requisiti di conoscenza, skills e buone pratiche. Ora occorre introdurre tutto questo nella PA".
Tra le proposte messe sul tavolo quella della formazione. "Per attuare una vera rivoluzione digitale – conclude Delli Noci – è indispensabile un'adeguata formazione destinata a tutti i dipendenti della PA. Perché sia offerta a tutti i comuni di tutte le dimensioni la stessa opportunità è necessario cooperare, condividere, al di là delle esigenze del singolo ente. Occorre semplificare le procedure perché siano alla portata di tutti. Solo così sarà possibile rendere la scelta dei servizi digitali l'unica possibile".