La truffa del pacco "bloccato"

I consigli della Polizia Postale

sabato 23 ottobre 2021 13.18
La Polizia Postale ha reso noto che "continuano a giungerci numerose segnalazioni su un tentativo di truffa online tramite il cosiddetto smishing. Sono sempre più, infatti, le persone che ricorrono agli acquisti online. I truffatori ne approfittano per cercare di rubare dati personali e bancari." La parola smishing deriva dall'unione di "SMS", ovvero i messaggi di testo che si inviano tramite cellulare, e "phishing", cioè truffa. Quando i cybercriminali fanno phishing, inviano e-mail fraudolente che cercano di ingannare il destinatario inducendolo a far aprire un allegato pieno di malware o ad aprire un link dannoso. Lo stesso avviene per lo smishing, che semplicemente usa gli SMS al posto delle e-mail. La truffa si realizza attraverso l'invio di un Sms o di una mail con i quali viene richiesto il versamento di una modica cifra di denaro e l'inserimento dei propri dati e quelli della carta di credito per 'sbloccare' un pacco in spedizione. "Ricordiamo sempre di non cliccare mai sui link che arrivano via mail o via sms senza aver prima accertato che siano veri attraverso i siti web ufficiali dei marchi in questione." Occorre pestare la massima attenzione ai messaggi che spesso riportano di provenire dal proprio istituto di credito e che chiede informazioni finanziarie o personali come il numero di conto o di carta di credito. Fornire queste informazioni è tanto corretto quanto consegnare le chiavi di casa propria ai truffatori. In caso di sospetti segnalate al portale della Polizia Postale.