La vita scolastica può trasformarsi in un vero inferno

Tante ragioni per dire "MABASTA"

mercoledì 11 gennaio 2017 17.25
Nella giornata di giovedì 12 gennaio, alle ore 15.30, quattro studenti del movimento "Mabasta", Alice Stamerra, Giorgio Armillis, Martina Caracciolo e Niki Greco, saranno ospiti dell'Istituto Comprensivo "Francesco Prudenzano" di Manduria(TA) per presentare il loro progetto di contrasto al bullismo e cyberbullismo. La delegazione di ragazzi sarà ricevuta dalle docenti Stefania Maiorano e Alessia Mazza e dagli studenti della Redazione del "Prudenzano Magazine", un laboratorio giornalistico curato da Nando Perrone. Ad avviare il progetto, circa un anno fa, un gruppo di studenti dell'allora classe 1°A dell'Istituto "Galilei-Cosa" di Lecce, con la supervisione del loro docente di informatica Daniele Manni. Hanno fondato un movimento, il cui nome è un acronimo: "MABASTA", ovvero Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti. In pochi mesi hanno ricevuto attenzione dai maggiori media nazionali (anche Striscia la Notizia che ha dedicato un servizio a questa splendida iniziativa), hanno stretto collaborazioni con tanti altri studenti e associazioni ovunque in Italia e hanno ottenuto oltre 22mila like.

«Per qualcuno la vita scolastica può trasformarsi in un vero inferno, tra violenze quotidiane e l'onnipresente convinzione di essere inadeguato, strano, diverso» è riportato nel portale che hanno allestito gli studenti leccesi. «Il bullismo è un comportamento vigliacco che cerca di distruggere la personalità di chi viene considerato differente o più debole. Tutto può iniziare con un'innocente presa in giro, con un graduale passaggio a insulti e aggressioni sempre più pesanti; qualcuno ci convive, sopportando le angherie dei compagni fino allo sfinimento, altri possono compiere gesti estremi».

Tante ragioni, insomma, per dire "MABASTA" ai bulli e al bullismo. Con questa iniziativa, gli studenti di Lecce, oltre a raccogliere le adesioni di tante altre scuole italiane in questa lotta al bullismo, offrono il loro supporto sia alle vittime del bullismo, sia ai bulli (anche loro vanno sostenuti nel percorso necessario a ritrovare la retta via), sia ai genitori, in tanti casi impreparati a confrontarsi con questo fenomeno e ad aiutare i propri figli. Uno dei ragazzi di "MABASTA", Giorgio Armillis, è stato recentemente insignito del titolo di «Alfiere della Repubblica» dal presidente Sergio Mattarella. Nel 2015, il professor Daniele Manni è stato uno dei cinquanta finalisti nel mondo (uno dei due italiani, uno dei nove europei) al Global Teacher Prize (meglio conosciuto come il Nobel dei Docenti), mentre per il 2016 è uno dei cinquanta finalisti alla prima edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti (Italian Teacher Prize), gemellato con il Global Teacher Prize.