Lavori di risistemazione del Lapidario della Villa comunale
Mantenere il criterio già a suo tempo adottato per l’esposizione. L'originale impostazione "romantica" dei pezzi
domenica 30 dicembre 2012
11.40
Sono iniziati i lavori di risistemazione del Lapidario della Villa comunale che, come è noto, era stato depauperato di alcuni pezzi oggi collocati presso Palazzo Iliceto, all'interno della mostra "La Città di Pietra e di Marmo".
"I lavori – ha detto l'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo -, condotti di concerto tra l'Amministrazione comunale e la Fondazione Archeologica Canosina, che ha fornito l'indispensabile apporto logistico e scientifico, hanno visto una ricollocazione dei pezzi già all'interno del Lapidario, che così hanno ottenuto una maggiore visibilità, oltre ad essere meglio protetti dagli agenti atmosferici e dall'azione dei vandali. Nella ricollocazione, pur mantenendo l'originale impostazione "romantica" dei pezzi archeologici, si è cercato di mantenere il criterio già a suo tempo adottato per l'esposizione: le iscrizioni, i frammenti architettonici e gli elementi architettonici di uso quotidiano.
Dell'esposizione è tornata a far parte la bella riproduzione in chiave stoicistica dello Stemma della Città, tanto cara a molti canosini, che oggi campeggia all'ingresso del Lapidario.
L'operazione effettuata – ha concluso Facciolongo -è ancora una volta un esempio di come la sinergia tra Enti istituzionali e volontariato possa raggiungere risultati considerevoli: in questo caso restituire alla città è stato restituito uno spazio museale all'aperto, che nato circa 12 anni fa, è ormai parte integrante dei percorsi turistici".
ufficio stampa
Francesca Lombardi
"I lavori – ha detto l'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo -, condotti di concerto tra l'Amministrazione comunale e la Fondazione Archeologica Canosina, che ha fornito l'indispensabile apporto logistico e scientifico, hanno visto una ricollocazione dei pezzi già all'interno del Lapidario, che così hanno ottenuto una maggiore visibilità, oltre ad essere meglio protetti dagli agenti atmosferici e dall'azione dei vandali. Nella ricollocazione, pur mantenendo l'originale impostazione "romantica" dei pezzi archeologici, si è cercato di mantenere il criterio già a suo tempo adottato per l'esposizione: le iscrizioni, i frammenti architettonici e gli elementi architettonici di uso quotidiano.
Dell'esposizione è tornata a far parte la bella riproduzione in chiave stoicistica dello Stemma della Città, tanto cara a molti canosini, che oggi campeggia all'ingresso del Lapidario.
L'operazione effettuata – ha concluso Facciolongo -è ancora una volta un esempio di come la sinergia tra Enti istituzionali e volontariato possa raggiungere risultati considerevoli: in questo caso restituire alla città è stato restituito uno spazio museale all'aperto, che nato circa 12 anni fa, è ormai parte integrante dei percorsi turistici".
ufficio stampa
Francesca Lombardi