Giovani in agricoltura 15% totale nazionale
Ci sono opportunità di insediamento
martedì 30 agosto 2016
22.44
La spinta propulsiva di Expo ha accelerato una tendenza positiva in atto con l'aumento dei giovani lavoratori agricoli nelle campagne che riguarda sia gli occupati dipendenti che crescono del 15%, sia quelli indipendenti (imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari o soci di cooperative agricole) che vedono una crescita del 9 per cento. L'incremento si registra sia tra i ragazzi (+16 per cento) che per le ragazze (+5 per cento), a testimoniare che l'appeal del settore agricolo tra i giovani è ormai trasversale ai generi. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l'occupazione giovanile nei vari settori crescere dell'1 per cento, frutto di un avanzamento del 2 per cento per commercio, alberghi e ristoranti e del 3 per cento negli altri servizi, mentre arretra, sia pure leggermente, l'industria. E' quanto emerso presso le Cantine Cantele a Guagnano, nel corso del confronto tra il Presidente Nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo, e i 50 partecipanti alla Summer School, organizzata dall'associazione RENA a Lecce che chiude i battenti domani. "Con l'avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale - ha affermato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo - ci sono opportunità di insediamento nell'agricoltura italiana per almeno ventimila giovani fino al 2020. Abbiamo di fronte una occasione forse irripetibile per sostenere il grande sforzo di rinnovamento dell'agricoltura italiana e la competitività delle impese, ma occorre un dialogo costruttivo con la pubblica amministrazione per rendere più agevole e veloce l'accesso alle misure previste". Dal commercio elettronico contadino alla farm adoption, dalla coltivazione on line alla carta d'identità digitale degli alimenti, dal "grande fratello" in stalla al virtual tour in campagna fino al crowdfunding per il finanziamento di idee innovative le aziende agricole italiane sono alcune delle esperienze positive che il progetto intende moltiplicare sul territorio nazionale dove le aziende agricole condotte da giovani hanno fame di innovazione
"Parlano il linguaggio dell'innovazione – ha aggiunto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – i dati relativi al lavoro nei campi pugliesi, dove il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, pari al 15% del totale nazionale. Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile". In Puglia grazie al PSR oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l'ammodernamento delle loro aziende. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli. "A crescere è la domanda di livelli più elevati di professionalità – dice il Presidente regionale dei Giovani Coldiretti, Serena Minunni - con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola. La crescita del digitale e i nuovi strumenti a disposizione sono opportunità che i giovani imprenditori devono cogliere, anche se purtroppo sono ancora troppe le aree rurali che risultano 'isolate' e hanno difficoltà di connessione ad internet". I giovani imprenditori agricoli pugliesi sono molto attenti all'informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna. L'aumento record del 26 per cento delle iscrizioni all'Università nei corsi di laurea in scienze agroalimentari, in netta controtendenza rispetto all'andamento generale nell'ultimo decennio, conferma la presenza di nuove ed interessanti opportunità di lavoro in campagna dove si stima che grazie alla green economy saranno disponibili centomila posti di lavoro per i prossimi tre anni.
"Parlano il linguaggio dell'innovazione – ha aggiunto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – i dati relativi al lavoro nei campi pugliesi, dove il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, pari al 15% del totale nazionale. Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile". In Puglia grazie al PSR oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l'ammodernamento delle loro aziende. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli. "A crescere è la domanda di livelli più elevati di professionalità – dice il Presidente regionale dei Giovani Coldiretti, Serena Minunni - con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola. La crescita del digitale e i nuovi strumenti a disposizione sono opportunità che i giovani imprenditori devono cogliere, anche se purtroppo sono ancora troppe le aree rurali che risultano 'isolate' e hanno difficoltà di connessione ad internet". I giovani imprenditori agricoli pugliesi sono molto attenti all'informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna. L'aumento record del 26 per cento delle iscrizioni all'Università nei corsi di laurea in scienze agroalimentari, in netta controtendenza rispetto all'andamento generale nell'ultimo decennio, conferma la presenza di nuove ed interessanti opportunità di lavoro in campagna dove si stima che grazie alla green economy saranno disponibili centomila posti di lavoro per i prossimi tre anni.