Lavoro, in cinquanta nella rete del Nord Barese/Ofantino

L’obiettivo: favorire l’incontro domanda-offerta nella BAT. L'iniziativa, avviata dal febbraio 2005 ha l'obiettivo di far dialogare i vari soggetti

giovedì 22 marzo 2007 11.57
Oltre cinquanta attori, tra imprese, Comuni, scuole, enti di formazione. A due anni dall'avvio, è il bilancio della rete locale del lavoro nell'area Nord Barese/Ofantina, il progetto avviato dall'Agenzia per l'inclusione sociale con l'assistenza tecnica di Italia Lavoro che consente di mettere "in rete" tutti i soggetti accreditati all'intermediazione tra domanda e offerta di occupazione grazie alla riforma Biagi.

Un bilancio dell'attività sarà tracciato in occasione del convegno in programma venerdì 23 marzo dal titolo "Rete del lavoro – risultati e prospettive" che si terrà dalla 9,30 nella sede dell'associazione degli imprenditori coratini all'Executive Center (SS 98, km 49,00). Interverranno: il sindaco di Corato Luigi Perrone, il presidente del Patto Michele della Croce, la responsabile dell'Agenzia per l'inclusione sociale Anna Fontana, il dirigente di Italia Lavoro Puglia Mimmo Prisciano, Domizio Paolone, Livia Bovina, Gioacchino De Candia, la manager del Pit2 Marialuisa Caringella. Previsti anche ci contributi di Franco Squeo (presidente dell'associazione imprenditori coratini), Giancarlo Tanucci (preside dipartimento di Psicologia dell'Università di Bari), Antonella D'Orazio (prof. Associato del Politecnico di Bari), Nunzio De Vanna (preside Itc Aldo Moro). Concluderà la sessione il presidente del cda dell'Agenzia per l'inclusione sociale Arcangelo Barisciano.

L'iniziativa, avviata dal febbraio 2005 ha l'obiettivo di far dialogare i vari soggetti, sia dalla lato della domanda che dell'offerta per contribuire ad una maggiore occupabilità, ossia di spendibilità dei requisiti di ognuno sul mercato del lavoro. Le istituzioni locali, il sistema istruzione-formazione, il mondo dell'associazionismo e quello delle imprese, l'Università e il Politecnico costituiscono i principali nodi della rete e dunque sono attori principali del cambiamento. I legami tra i diversi attori del mercato del lavoro sono caratterizzati da episodicità ed assenza di relazioni stabili ed integrate. Grazie alla realizzazione della rete è possibile far comunicare i nodi di questa rete, di cui fanno parte gli undici Comuni del Patto, quattordici scuole, otto enti di formazione, quattro associazioni di imprese, tre pastorali del lavoro, fino al Politecnico di Bari.

Oltre all'intermediazione tra domanda e offerta di impiego, la rete può diventare anche uno strumento di conoscenza delle dinamiche occupazionali nel territorio del Nord Barese/Ofantino, attraverso il rapporto congiunturale sull'economia e sul mercato del lavoro, di cui è stata redatta la prima edizione nel 2005. Inoltre è anche uno strumento di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita durante il periodo di formazione scolastica. Infine la rete consente di sperimentare il sistema della Borsa Continua Nazionale del Lavoro che permette di dare visibilità nazionale a chi cerca lavoro e che lo domanda. La rete è uno strumento utile e innovativo per un territorio che ha alcune peculiarità dal punto di vista economico e che sarà possibile "fotografare" in base ai flussi di dati. Nella seconda parte della giornata i partecipanti saranno invitati a lavorare per gruppi per identificare gli obiettivi futuri della rete e strumenti di governance possibili per migliorare i livelli di partecipazione e comunicazione.