Le Croci della Passione Vivente
Elevate su Canosa in solitudine
domenica 5 aprile 2020
11.42
Il 5 aprile 2020 si celebra la Domenica delle Palme, il "giorno delle Palme", "Palmarum dies, sic dictus dies Dominicus qui Pascha antecedit", (Ufficio Divino, cap. 27), "il giorno di Domenica, che precede la Pasqua, così detto il giorno delle Palme". Secondo le fonti del Vangelo di Matteo, (cap. 21, v. 1), Gesù con i discepoli si avvicinava al Villaggio di Betfage, presso Betania, presso il monte Oliveto: "ad montem Oliveti, tunc Iesus". Sul monte degli Ulivi, Gesù pregherà fuori delle mura orientali di Gerusalemme, nell'Orto degli Ulivi, nel Getsèmani, che in ebraico significa, "gat-semanim" , "frantoio", per la presenza degli ulivi, pianta del Mediterraneo e simbolo della nostra Puglia. Il Monte Oliveto, Mons Olearum, ad est di Gerusalemme così viene descritto dallo studioso Seyler di studi biblici nel 1671: quinque ab urbe distans stadiis, in quo Salvator noster ante obitum suum aliquoties pernoctavit", "distante cinque stadi dalla città(Gerusalemme), in cui il nostro Salvatore ha vegliato nella notte per parecchie ore, prima della sua morte". Lo stadio misura romana corrispondeva a 185 metri. Nei nostri paesi l'immagine dei bambini, della gente con i rami d'ulivo in mano, esprime bellezza alla vita e al Signore, sulle vie degli uliveti di Puglia. Nella Domenica delle Palme, a Canosa di Puglia quest'oggi non si terrà la rappresentazione scenica della Passione Vivente, a causa dell'emergenza sanitaria del coronavirus che sta portando lutti e dolore in tutta l'Italia e nel mondo ma gli organizzatori dell'Associazione Passione Vivente e la Pro Loco Canosa hanno issato le tre Croci sul colle in via Balilla uno dei sette dell'antica Canusium.
Domenica delle Palme 2020, tempo doloroso dell'epidemia virale, mentre le Palme in solitudine benedette da Papa Francesco annunciano "Colui che viene nel nome del Signore", quando entrò il Signore in Gerusalemme, Città santa anche chiusa in questa primavera. PASSIO CHRISTI è il titolo della Passione Vivente che sarebbe stata rappresentata in questa Domenica delle Palme 2020 a Canosa di Puglia. Se i passi sono stati rinchiusi a casa per difesa dal morbo, lo spirito è più forte del dolore perché animato dall'amore e così gli organizzatori della Passione Vivente, in maniera protetta, hanno offerto alla Comunità la rappresentazione simbolica in cui viene suggellata la Passione Vivente, la Passione di Cristo, elevando le tre Croci nel vento freddo del mattino domenicale. Le tre Croci elevate nella storia dell'uomo e nella fede sulla collina del Golgota dopo un percorso della VIA DOLOROSA di circa 500 metri e con 66 gradini con il patibulum sulla spalle di Gesù, sono state elevate su uno dei Sette Colli di Canosa, sul Colle Montescupolo, verso l'altura della contrada Baccaro, su questa "cupola del monte", "montis cupula", da dove la Croce si è affacciata e stagliata sulla Città antica, sul Colle dei Quaranta Martiri del Rione del Castrum medievale, del Castello.
Le croci elevate dalle mani volontarie sulle zolle di argilla trapuntate di erba verde e di fiori di primavera rievocano le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni, (cap. 12, v. 32), dove il Signore indica di quale morte doveva morire: "Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". La Croce innalzata da terra, è stata vestita di un drappo rosso, come i paramenti sacri di oggi nei riti della Chiesa. Qual drappo rosso pendente dal legno del patibulum indica la regalità di Cristo, motivo di condanna nel Titulus Crucis, regalità divina. Quel drappo rosso indica il sangue di Gesù nella passione vivente rappresentata dalla PRO LOCO CANOSA nella prima edizione cittadina del 1988 sulla SALITA CALVARIO, toponimo delle pietre storiche del Colle dei Quaranta Martiri. Quelle gocce di sangue di sudore ematico hanno intriso i rami d'ulivo del Getsemani, fuori delle mura di Gerusalemme, Orto o Monte degli Ulivi, "frantoio", come esplica il lessico ebraico "gat – shemanîm", "macina per l'olio".
PASSIO CHRISTI, PASSIO HOMINIS, Passione di Cristo, Passione dell'uomo, come disse Mons. Ravasi negli anni scorsi, diventano oggi un intreccio e un connubio tra la Passione di Cristo e la Passione dell'umanità flagellata come un Cristo alla Colonna, dal Virus malefico, mentre sono morti 80 Medici per causa di servizio, come tanti sono Sacerdoti, Carabinieri, Volontari, operatori e nostri Fratelli colpiti dal Covid-19. Le spine sul capo del Signore sono la Corona Crucis che ci libererà dal Coronavirus. Dal Colle Montescupolo di Canosa, la Passione Vivente ci unisce nelle case e nei cuori, nella storia e nella fede. Santa Domenica delle Palme!
Maestro Peppino Di Nunno a nome di tutta la Redazione di Canosaweb, il primo portale cittadino al servizio della comunità.
Domenica delle Palme 2020, tempo doloroso dell'epidemia virale, mentre le Palme in solitudine benedette da Papa Francesco annunciano "Colui che viene nel nome del Signore", quando entrò il Signore in Gerusalemme, Città santa anche chiusa in questa primavera. PASSIO CHRISTI è il titolo della Passione Vivente che sarebbe stata rappresentata in questa Domenica delle Palme 2020 a Canosa di Puglia. Se i passi sono stati rinchiusi a casa per difesa dal morbo, lo spirito è più forte del dolore perché animato dall'amore e così gli organizzatori della Passione Vivente, in maniera protetta, hanno offerto alla Comunità la rappresentazione simbolica in cui viene suggellata la Passione Vivente, la Passione di Cristo, elevando le tre Croci nel vento freddo del mattino domenicale. Le tre Croci elevate nella storia dell'uomo e nella fede sulla collina del Golgota dopo un percorso della VIA DOLOROSA di circa 500 metri e con 66 gradini con il patibulum sulla spalle di Gesù, sono state elevate su uno dei Sette Colli di Canosa, sul Colle Montescupolo, verso l'altura della contrada Baccaro, su questa "cupola del monte", "montis cupula", da dove la Croce si è affacciata e stagliata sulla Città antica, sul Colle dei Quaranta Martiri del Rione del Castrum medievale, del Castello.
Le croci elevate dalle mani volontarie sulle zolle di argilla trapuntate di erba verde e di fiori di primavera rievocano le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni, (cap. 12, v. 32), dove il Signore indica di quale morte doveva morire: "Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". La Croce innalzata da terra, è stata vestita di un drappo rosso, come i paramenti sacri di oggi nei riti della Chiesa. Qual drappo rosso pendente dal legno del patibulum indica la regalità di Cristo, motivo di condanna nel Titulus Crucis, regalità divina. Quel drappo rosso indica il sangue di Gesù nella passione vivente rappresentata dalla PRO LOCO CANOSA nella prima edizione cittadina del 1988 sulla SALITA CALVARIO, toponimo delle pietre storiche del Colle dei Quaranta Martiri. Quelle gocce di sangue di sudore ematico hanno intriso i rami d'ulivo del Getsemani, fuori delle mura di Gerusalemme, Orto o Monte degli Ulivi, "frantoio", come esplica il lessico ebraico "gat – shemanîm", "macina per l'olio".
PASSIO CHRISTI, PASSIO HOMINIS, Passione di Cristo, Passione dell'uomo, come disse Mons. Ravasi negli anni scorsi, diventano oggi un intreccio e un connubio tra la Passione di Cristo e la Passione dell'umanità flagellata come un Cristo alla Colonna, dal Virus malefico, mentre sono morti 80 Medici per causa di servizio, come tanti sono Sacerdoti, Carabinieri, Volontari, operatori e nostri Fratelli colpiti dal Covid-19. Le spine sul capo del Signore sono la Corona Crucis che ci libererà dal Coronavirus. Dal Colle Montescupolo di Canosa, la Passione Vivente ci unisce nelle case e nei cuori, nella storia e nella fede. Santa Domenica delle Palme!
Maestro Peppino Di Nunno a nome di tutta la Redazione di Canosaweb, il primo portale cittadino al servizio della comunità.