Le premiazioni degli scultori del tufo
Il programma della cerimonia
sabato 16 aprile 2016
23.55
Si terrà alle ore 11.00 di domenica 17 aprile, la cerimonia di premiazione del primo concorso di estemporanea di scultura su tufo "Se hai tufo costruisci" al termine dei lavori iniziati lo scorso 15 aprile presso l'area del Battistero "San Giovanni". Tre giornate intense che hanno visto all'opera dodici concorrenti pugliesi: Ardito Carmela, Bianco Francesco, Nunzia Brisichella, Leonardo Cannone, Immacolata Di Muro, Giuditta Gallo, Teresa Inchingolo, Nunzio Leone, Saverio Leone, Nunzio Marchetta, Raffaele Quagliarella e Michele Morra. Per l'occasione sono previsti gli interventi del sindaco Ernesto La Salvia; dell'assessore al Turismo, Maddalena Malcangio; dell'assessore alla Cultura e Archeologia, Sabino Facciolongo; della giuria di esperti composta da Giusy Carroppo, storico dell'arte ed ex assessore alla Cultura del Comune di Barletta; Alfredo De Biase, direttore di Palazzo Sinesi e del Castel del Monte; del pittore Bonaventura Maniello, docente di "storia dell'arte"; Pasquale Patruno, cultore di tradizioni locali e di vernacolo canosino, oltre che dall'assessore Maddalena Malcangio e dal presidente della FAC, Sabino Silvestri.
"Le tradizioni sono molto importanti per la Fondazione Archeologica Canosina – ha dichiarato Sabino Silvestri, presidente della FAC - , il riscoprire la calcarenite (tufo) non solo come pietra per costruirci ma anche per realizzare opere di rilevanza artistica, prende le basi dall'antica tradizione storica del nostro territorio. Ma il legame con Canosa va anche oltre, proiettandosi verso uno stimolo a riscoprire quelle produzioni artigianali che possono dare una svolta economica a tanti giovani e a persone dotate di un minimo di imprenditorialità, disposte a mettersi in gioco riproducendo le nostre bellezze scolpendo il tufo. Credo che questo 1° concorso si potrebbe riproporre negli anni e creare una peculiarità del nostro territorio; mi riferisco anche alla tradizionale lavorazione delle pietre e nella produzione delle "terre cotte", oltre alle famose produzioni vascolari che ancora oggi fanno degli artisti canosini motivo di vanto nel mondo".
In questi giorni hanno preso parte alla manifestazione all'aperto, presentata da Claudia Vitrani e Pino Grisorio, molti ospiti: tra i quali: Giusy Del Vento e Antonio Faretina che hanno proposto letture di poesie in vernacolo canosino ed il maestro Peppino Di Nunno che ha parlato dei mestieri tradizionali locali. Secondo il regolamento, le opere verranno depositate in luoghi di proprietà comunali o nelle aree archeologiche canosine di maggior importanza. La valutazione delle opere sarà rimessa alla Giuria d'Onore e tra tutte le opere realizzate le prime tre riceveranno un premio in denaro (€ 300,00 al 1° classificato ; € 200,00 al 2° ed € 100,00 al 3° posto ). A tutti i partecipanti verrà regalata la tessera della Fondazione Archeologica Canosina, della validità di 1 anno. Inoltre, sarà possibile visitare in modo gratuito e con guida turistica il Battistero di San Giovanni, tra i monumenti più insigni di Canosa, la principale città della Puglia in età tardoantica, al vertice della gerarchia urbana della provincia Apulia et Calabria. Il Battistero di San Giovanni è un edificio a pianta dodecagonale con quattro camere sugli assi principali, che costituiscono i bracci di una croce greca, e quattro corridoi ad essa alternati, che si affacciano tutti sul vano centrale rispettivamente con una e due porte. Al centro dell'edificio i resti di una vasca battesimale eptagonale. L'area della vasca era coperta da una cupola. Il battistero era un edificio di grande pregio, non solo per le notevoli dimensioni e l'articolazione degli spazi ma anche perché dotato di un vasto apparato decorativo, di cui sono state ritrovate poche ma significative tracce: nella vasca tessere vitree ricoperte da una lamina d'oro e lacerti del mosaico pavimentale, decorati da stelle a quattro punte, i cui bracci sono resi da losanghe, alternati a rettangoli. L'iniziativa "Se hai tufo costruisci" si pone tra gli obiettivi la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, ambientale e naturalistico del territorio locale. e la promozione del "brand Canosa", per far conoscere ed apprezzare le bellezze e le eccellenze della "Città d'Arte e di Cultura" in chiave turisticaed artistica.
"Le tradizioni sono molto importanti per la Fondazione Archeologica Canosina – ha dichiarato Sabino Silvestri, presidente della FAC - , il riscoprire la calcarenite (tufo) non solo come pietra per costruirci ma anche per realizzare opere di rilevanza artistica, prende le basi dall'antica tradizione storica del nostro territorio. Ma il legame con Canosa va anche oltre, proiettandosi verso uno stimolo a riscoprire quelle produzioni artigianali che possono dare una svolta economica a tanti giovani e a persone dotate di un minimo di imprenditorialità, disposte a mettersi in gioco riproducendo le nostre bellezze scolpendo il tufo. Credo che questo 1° concorso si potrebbe riproporre negli anni e creare una peculiarità del nostro territorio; mi riferisco anche alla tradizionale lavorazione delle pietre e nella produzione delle "terre cotte", oltre alle famose produzioni vascolari che ancora oggi fanno degli artisti canosini motivo di vanto nel mondo".
In questi giorni hanno preso parte alla manifestazione all'aperto, presentata da Claudia Vitrani e Pino Grisorio, molti ospiti: tra i quali: Giusy Del Vento e Antonio Faretina che hanno proposto letture di poesie in vernacolo canosino ed il maestro Peppino Di Nunno che ha parlato dei mestieri tradizionali locali. Secondo il regolamento, le opere verranno depositate in luoghi di proprietà comunali o nelle aree archeologiche canosine di maggior importanza. La valutazione delle opere sarà rimessa alla Giuria d'Onore e tra tutte le opere realizzate le prime tre riceveranno un premio in denaro (€ 300,00 al 1° classificato ; € 200,00 al 2° ed € 100,00 al 3° posto ). A tutti i partecipanti verrà regalata la tessera della Fondazione Archeologica Canosina, della validità di 1 anno. Inoltre, sarà possibile visitare in modo gratuito e con guida turistica il Battistero di San Giovanni, tra i monumenti più insigni di Canosa, la principale città della Puglia in età tardoantica, al vertice della gerarchia urbana della provincia Apulia et Calabria. Il Battistero di San Giovanni è un edificio a pianta dodecagonale con quattro camere sugli assi principali, che costituiscono i bracci di una croce greca, e quattro corridoi ad essa alternati, che si affacciano tutti sul vano centrale rispettivamente con una e due porte. Al centro dell'edificio i resti di una vasca battesimale eptagonale. L'area della vasca era coperta da una cupola. Il battistero era un edificio di grande pregio, non solo per le notevoli dimensioni e l'articolazione degli spazi ma anche perché dotato di un vasto apparato decorativo, di cui sono state ritrovate poche ma significative tracce: nella vasca tessere vitree ricoperte da una lamina d'oro e lacerti del mosaico pavimentale, decorati da stelle a quattro punte, i cui bracci sono resi da losanghe, alternati a rettangoli. L'iniziativa "Se hai tufo costruisci" si pone tra gli obiettivi la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, ambientale e naturalistico del territorio locale. e la promozione del "brand Canosa", per far conoscere ed apprezzare le bellezze e le eccellenze della "Città d'Arte e di Cultura" in chiave turisticaed artistica.