Leonardo Piscitelli: sollecito per la riapertura degli uffici del Consorzio di Bonifica “Terre d'Apulia”
Chiede l’avvio dell'erogazione dell'acqua sul territorio di Canosa e Loconia
domenica 1 giugno 2014
10.03
L'assessore all'Agricoltura e Polizia Municipale, Leonardo Piscitelli, ha inviato, il 29 maggio scorso, una la nota di sollecito per la riapertura da parte del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" dell'ufficio di Loconia (Canosa di Puglia) e l'avvio dell'erogazione dell'acqua sul territorio di Canosa e Loconia.
In seguito all'ultimo atto intimidatorio subito qualche giorno fa da un dipendente del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia", che ha per questo deciso di chiudere l'ufficio di Loconia (frazione di Canosa), infatti, l'Amministrazione comunale ha chiesto il ripristino dell'ufficio stesso, assicurando la presenza di un agente di Polizia municipale nelle ore mattutine. Chiede quindi anche l'avvio immediato dell'erogazione del servizio irriguo, attesa la presenza di numerose coltivazioni a primizia nella zona. Il Comune vuole così evitare pregiudizi e danni economici agli agricoltori, specie in un periodo di particolare difficoltà per il settore.
"Ho personalmente contattato il direttore generale, Giuseppe Corti - ha dichiarato Piscitelli - , che mi ha comunicato che occorre un urgente incontro con la Prefettura affinché si intensifichi il controllo del territorio da parte delle Forze dell'Ordine. Molti, infatti, sono i furti d'acqua da parte di agricoltori facinorosi, che, senza fare domanda al consorzio e senza alcun pagamento, prelevano acqua. Il Consorzio di Bonifica ha denunciato l'accaduto al Prefetto (in data 27 maggio 2014), al Comune di Canosa e a quello di Minervino Murge. Non sono purtroppo mancati anche atti intimidatori nei confronti del Consorzio: non ultimo il furto di una gru, di un camion e di attrezzi di riparazione delle condotte, oltre che di una pala meccanica".
"La buona notizia - ha proseguito Piscitelli - è che l'ingegner Corti mi ha assicurato che martedì 3 giugno l'acqua sarà nuovamente erogata su tutti i distretti della diga del Locone ed, in particolare, sul territorio della frazione di Loconia (Canosa), al fine di evitare che si verifichino danni per il settore agroalimentare e alle primizie (albicocche, pesche e percoche); settore importantissimo per l'economia di Canosa. Invitiamo pertanto tutti gli agricoltori, che intendono avere un servizio celere ed organizzativamente valido da parte de Consorzio a collaborare con lo stesso, tenendo presente che ogni anno l'Ente eroga al territorio di Canosa dalla diga del Locone, circa dieci milioni di metri cubi d'acqua, ottenendo tuttavia un pagamento pari solo a circa un milione e mezzo di metri cubi d'acqua. Tutto ciò non giova certamente al Consorzio ed ai suoi consorziati che a causa dei furti d'acqua sono poi costretti a pagare 31 centesimi al metro cubo: un prezzo elevato per tale servizio, ma causato esclusivamente dai malfattori che creano grossi danni al settore e alla sua economia".
In seguito all'ultimo atto intimidatorio subito qualche giorno fa da un dipendente del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia", che ha per questo deciso di chiudere l'ufficio di Loconia (frazione di Canosa), infatti, l'Amministrazione comunale ha chiesto il ripristino dell'ufficio stesso, assicurando la presenza di un agente di Polizia municipale nelle ore mattutine. Chiede quindi anche l'avvio immediato dell'erogazione del servizio irriguo, attesa la presenza di numerose coltivazioni a primizia nella zona. Il Comune vuole così evitare pregiudizi e danni economici agli agricoltori, specie in un periodo di particolare difficoltà per il settore.
"Ho personalmente contattato il direttore generale, Giuseppe Corti - ha dichiarato Piscitelli - , che mi ha comunicato che occorre un urgente incontro con la Prefettura affinché si intensifichi il controllo del territorio da parte delle Forze dell'Ordine. Molti, infatti, sono i furti d'acqua da parte di agricoltori facinorosi, che, senza fare domanda al consorzio e senza alcun pagamento, prelevano acqua. Il Consorzio di Bonifica ha denunciato l'accaduto al Prefetto (in data 27 maggio 2014), al Comune di Canosa e a quello di Minervino Murge. Non sono purtroppo mancati anche atti intimidatori nei confronti del Consorzio: non ultimo il furto di una gru, di un camion e di attrezzi di riparazione delle condotte, oltre che di una pala meccanica".
"La buona notizia - ha proseguito Piscitelli - è che l'ingegner Corti mi ha assicurato che martedì 3 giugno l'acqua sarà nuovamente erogata su tutti i distretti della diga del Locone ed, in particolare, sul territorio della frazione di Loconia (Canosa), al fine di evitare che si verifichino danni per il settore agroalimentare e alle primizie (albicocche, pesche e percoche); settore importantissimo per l'economia di Canosa. Invitiamo pertanto tutti gli agricoltori, che intendono avere un servizio celere ed organizzativamente valido da parte de Consorzio a collaborare con lo stesso, tenendo presente che ogni anno l'Ente eroga al territorio di Canosa dalla diga del Locone, circa dieci milioni di metri cubi d'acqua, ottenendo tuttavia un pagamento pari solo a circa un milione e mezzo di metri cubi d'acqua. Tutto ciò non giova certamente al Consorzio ed ai suoi consorziati che a causa dei furti d'acqua sono poi costretti a pagare 31 centesimi al metro cubo: un prezzo elevato per tale servizio, ma causato esclusivamente dai malfattori che creano grossi danni al settore e alla sua economia".