Leonardo Rossignoli sarà ordinato Diacono
La cerimonia ad Imola presso la Basilica Cattedrale di San Cassiano
sabato 25 dicembre 2021
10.02
La Chiesa Diocesana di Imola annuncia con gioia l'Ordinazione Diaconale degli Accoliti: Francesco Fabbri della Parrocchia di Croce Coperto in Imola; Raffaele Fantini della Parrocchia di Sasso Morelli; Leonardo Rossignoli della Parrocchia di Castel Bolognese. Per l'Imposizione delle mani e la Preghiera Consacratoria presenzierà S,E.R. Monsignor Giovanni Mosciatti Vescovo di Imola. La cerimonia che avrà luogo a Imola presso la Basilica Cattedrale di San Cassiano, inizierà alle ore 18,00 di domenica 26 dicembre 2021. Una data importante per la Chiesa cattolica come la festività di Santo Stefano ed una basilica storica come quella di San Cassiano di Imola, meta di pellegrinaggio, per l'accolito canosino Leonardo Rossignoli che domenica riceverà il ministero del Diaconato "uno dei doni più preziosi che lo Spirito del Signore risorto abbia fatto rifiorire e fruttificare negli ultimi decenni nelle nostre Chiese particolari. In diverse di esse è stato anche pubblicato un direttorio diocesano allo scopo di proporre chiari orientamenti e tracciare percorsi praticabili per il discernimento e la formazione dei candidati a un ministero tanto fecondo e promettente, e altrettanto delicato e impegnativo da esercitare."
Intraprende una nuova missione al servizio delle comunità l'accolito Leonardo Rossignoli, comunemente chiamato "Nardino", nato a Canosa di Puglia nel 1966 e cresciuto nel quartiere di Santa Teresa del Bambin Gesù . Sin da piccolo ha frequentato la parrocchia dove ha ricevuto i sacramenti della prima confessione e, Comunione, Cresima, frequentando sia il catechismo che l'Associazione Cattolica Ragazzi. Giornate intere vissute insieme ai suoi fratelli(Nicola, Maurizio e Sabino) in parrocchia che disponeva anche il campo sportivo dove dava sfogo alla sua passione per il calcio. Grande ammirazione per l'allora parroco don Peppino Pinnelli, che nonostante "mi sgridasse per la mia vivacità ha sempre nutrito nei miei confronti un bene e una stima particolare". Ultimati gli studi con il conseguimento del diploma come tanti giovani canosini si è trasferito per motivi lavorativi a Bologna dove tuttora lavora per la Rete Ferroviaria Italiana, anche se in questo periodo è distaccato a Rimini. Coniugato con Paola da cui ha avuto un figlio Francesco (27 anni) vivono a Castelbolognese, un paese situato lungo la via Emilia tra Imola e Faenza. "Il distacco dalla città natale, dai genitori Concetta e Francesco, dagli affetti più cari, dagli amici, fu dolorosissimo, e l'inserimento nella comunità emiliana inizialmente non fu facile. Ma grazie al calcio, me la sono sempre cavata abbastanza, iniziai a inserirmi nel tessuto sociale del paese e grazie ad alcuni calciatori iniziai a frequentare la parrocchia. Cominciai a fare il catechista, aiuto cuoco ai campi-scuola, in seguito educatore ACR fino a divenire responsabile e coordinatore educatori. Circa vent'anni fa, sollecitato dal Consiglio Pastorale, di cui faccio ancora parte, e dal Vescovo organizzai e inaugurai la Caritas parrocchiale, che rimane la mia grande passione di cui adesso gestisco il centro di ascolto. In parrocchia attualmente insieme a Paola mia moglie facciamo parte dell'Unitalsi di cui sono responsabile economico e organizzatore dei vari pellegrinaggi nazionali e internazionali. Sempre in parrocchia grazie all'intuito di una mia carissima amica fondammo nel 2008 il C.A.V (Centro Aiuto alla Vita)per aiutare le mamme in difficoltà e in procinto di abortire."
"Quando però si gestiscono queste realtà – aggiunge Nardino Rossignoli - bisogna confrontarsi con le istituzioni civili. Infatti per meglio difendere i diritti dei bisognosi, delle persone fragili o in difficoltà faccio parte del tavolo sociale istituto dall' amministrazione comunale per progettare insieme gli aiuti da elargire a chi chiede sostegno per uscire da queste precarietà. In concomitanza iniziai a studiare Teologia per approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura e il 16 maggio 2006 fui istituito Accolito. Iniziai a far servizio liturgico sia in parrocchia che al Monastero Domenicano di Clausura di Castelbolognese. In seguito, proposi la candidatura al diaconato e il 24 gennaio 2021 fui istituito lettore. Nel mese di settembre scorso sono stato convocato dal vescovo che mi propose dopo aver ascoltato il mio parroco e assunto informazioni sul mio operato mi propose l'ordinazione diaconale che si terrà il 26 dicembre 2021 nella cattedrale di Imola."
"Prima di pronunciare al Vescovo il mio si, - conclude Nardino Rossignoli - mi confrontai con Paola e Francesco, molto titubanti per i miei molteplici impegni e soprattutto preoccupati per l'assunzione di altri incarichi, ma li tranquillizzai dicendo che avevamo superato ben altri ostacoli. Infatti da sempre avendo una casa abbastanza grande abbiamo fatto varie esperienze di accoglienza, da un ragazzo nigeriano in affido per 11 anni a cui tutti gli anni si aggiungeva in estate un ragazzo della Bielorussia, poi una ragazza sottratta alla strada, un tossico dipendente e altre piccole accoglienze di gente di passaggio. Di fronte a queste realtà anche Paola si e Francesco si sono convinti che con l'aiuto del Signore si superano eventuali difficoltà per i prossimi ulteriori impegni e quindi acconsentirono alla mia ordinazione." L'accolito Leonardo Rossignoli si prepara a consacrare la sua vita al ministero ecclesiastico ricevendo l'ordine sacro del Diaconato.
In comunione con le radici canosine e con la fede cristiana la Redazione di Canosaweb porge con gioia a Leonardo Rossignoli l'annuncio di questo servizio a Dio, alla Chiesa e alla comunità.
Intraprende una nuova missione al servizio delle comunità l'accolito Leonardo Rossignoli, comunemente chiamato "Nardino", nato a Canosa di Puglia nel 1966 e cresciuto nel quartiere di Santa Teresa del Bambin Gesù . Sin da piccolo ha frequentato la parrocchia dove ha ricevuto i sacramenti della prima confessione e, Comunione, Cresima, frequentando sia il catechismo che l'Associazione Cattolica Ragazzi. Giornate intere vissute insieme ai suoi fratelli(Nicola, Maurizio e Sabino) in parrocchia che disponeva anche il campo sportivo dove dava sfogo alla sua passione per il calcio. Grande ammirazione per l'allora parroco don Peppino Pinnelli, che nonostante "mi sgridasse per la mia vivacità ha sempre nutrito nei miei confronti un bene e una stima particolare". Ultimati gli studi con il conseguimento del diploma come tanti giovani canosini si è trasferito per motivi lavorativi a Bologna dove tuttora lavora per la Rete Ferroviaria Italiana, anche se in questo periodo è distaccato a Rimini. Coniugato con Paola da cui ha avuto un figlio Francesco (27 anni) vivono a Castelbolognese, un paese situato lungo la via Emilia tra Imola e Faenza. "Il distacco dalla città natale, dai genitori Concetta e Francesco, dagli affetti più cari, dagli amici, fu dolorosissimo, e l'inserimento nella comunità emiliana inizialmente non fu facile. Ma grazie al calcio, me la sono sempre cavata abbastanza, iniziai a inserirmi nel tessuto sociale del paese e grazie ad alcuni calciatori iniziai a frequentare la parrocchia. Cominciai a fare il catechista, aiuto cuoco ai campi-scuola, in seguito educatore ACR fino a divenire responsabile e coordinatore educatori. Circa vent'anni fa, sollecitato dal Consiglio Pastorale, di cui faccio ancora parte, e dal Vescovo organizzai e inaugurai la Caritas parrocchiale, che rimane la mia grande passione di cui adesso gestisco il centro di ascolto. In parrocchia attualmente insieme a Paola mia moglie facciamo parte dell'Unitalsi di cui sono responsabile economico e organizzatore dei vari pellegrinaggi nazionali e internazionali. Sempre in parrocchia grazie all'intuito di una mia carissima amica fondammo nel 2008 il C.A.V (Centro Aiuto alla Vita)per aiutare le mamme in difficoltà e in procinto di abortire."
"Quando però si gestiscono queste realtà – aggiunge Nardino Rossignoli - bisogna confrontarsi con le istituzioni civili. Infatti per meglio difendere i diritti dei bisognosi, delle persone fragili o in difficoltà faccio parte del tavolo sociale istituto dall' amministrazione comunale per progettare insieme gli aiuti da elargire a chi chiede sostegno per uscire da queste precarietà. In concomitanza iniziai a studiare Teologia per approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura e il 16 maggio 2006 fui istituito Accolito. Iniziai a far servizio liturgico sia in parrocchia che al Monastero Domenicano di Clausura di Castelbolognese. In seguito, proposi la candidatura al diaconato e il 24 gennaio 2021 fui istituito lettore. Nel mese di settembre scorso sono stato convocato dal vescovo che mi propose dopo aver ascoltato il mio parroco e assunto informazioni sul mio operato mi propose l'ordinazione diaconale che si terrà il 26 dicembre 2021 nella cattedrale di Imola."
"Prima di pronunciare al Vescovo il mio si, - conclude Nardino Rossignoli - mi confrontai con Paola e Francesco, molto titubanti per i miei molteplici impegni e soprattutto preoccupati per l'assunzione di altri incarichi, ma li tranquillizzai dicendo che avevamo superato ben altri ostacoli. Infatti da sempre avendo una casa abbastanza grande abbiamo fatto varie esperienze di accoglienza, da un ragazzo nigeriano in affido per 11 anni a cui tutti gli anni si aggiungeva in estate un ragazzo della Bielorussia, poi una ragazza sottratta alla strada, un tossico dipendente e altre piccole accoglienze di gente di passaggio. Di fronte a queste realtà anche Paola si e Francesco si sono convinti che con l'aiuto del Signore si superano eventuali difficoltà per i prossimi ulteriori impegni e quindi acconsentirono alla mia ordinazione." L'accolito Leonardo Rossignoli si prepara a consacrare la sua vita al ministero ecclesiastico ricevendo l'ordine sacro del Diaconato.
In comunione con le radici canosine e con la fede cristiana la Redazione di Canosaweb porge con gioia a Leonardo Rossignoli l'annuncio di questo servizio a Dio, alla Chiesa e alla comunità.