Lettera aperta del Presidente SCIMPID per la cerimonia funebre delle vittime di Barletta
Adesso qualcuno sta già puntando il dito contro la micro impresa barlettana. Lo stato è strumento di induzione all'evasione e al lavoro nero
lunedì 10 ottobre 2011
10.51
RIVOLGIAMO UN PENSIERO, UNA PREGHIERA ALLE ANIME DELLE 5 GIOVANI DONNE CHE HANNO PERSO LA VITA NEL DISASTRO, ED ESPRIMIAMO IL CORDOGLIO PIÙ SINCERO E PROFONDO ALLE FAMIGLIE, PUNTO.
"CHE NESSUNO TOCCHI LA MICROIMPRESA BARLETTANA"
DICIAMOLA!...
DICIAMOLA TUTTA LA VERITÀ..
Adesso qualcuno sta già puntando il dito contro la micro impresa barlettana, che forse non rispettava le norme sui luoghi di lavoro in materia di sicurezza e regolare assunzione, ormai in Italia è una moda; se perde la vita un operaio in un cantiere, comunque vadano le cose e di chiunque sia la colpa l'impresa o l'azienda è criminale, se succede una tragedia di natura e responsabilità chiare, che non hanno nulla a che vedere con la responsabilità del micro imprenditore sulla sicurezza dei luoghi di lavoro come nel caso di Barletta in cui il micro imprenditore si era attivato giorni prima verso i colpevoli del disastro, istituzioni in primis, i soliti mediocri critici, commentatori o manipolatori dei media e informazione che siano della politica o critici di scarsissime conoscenze e competenze tecniche specifiche nelle materie e nelle dinamiche per cui succedono tali disastri e nella quale si muove il mondo del lavoro si presteranno indignosamente a fare sciacallaggio politico gratuito, questa gentaglia non appartiene all'Italia del lavoro e che lavora.
Lo stato è strumento di induzione all'evasione e al lavoro nero, qualche illustre altolocato politico deve spiegarci, come sono stati capaci tutti i politici di destra e sinistra in concausa con tutto il sistema politico e partitico, manovratori del sistema economico italiano di far invadere il paese da prodotti provenienti da stati ove il rispetto dei diritti umani è tutto un programma, ove il rispetto dei regolamenti sanitari nell'uso di diserbanti vietati nei campi agricoli o di manipolazione di prodotti con destinazione alla alimentazione umana inesistenti; questi signori devono spiegare alle micro imprese come devono fare per stare al passo della vita, e della fiscalità italiana e riuscire a sopravvivere con le concorrenze extracomunitarie, africane, arabe o nord-americane.
CHE FINE CI STATE FACENDO FARE?..
Che fine state facendo fare all'Italia tutta?.. ai creativi micro imprenditori, agli unici rimasti capaci di creare lavoro ed essere in grado di assumere, gli incapaci e incomprensibili manovratori dei fili mollassero la presa e si sforzassero di riuscire a capire che ormai l'ultima spiaggia italiana è riconoscere il valore infinito ed immenso della microimprenditorialità a conduzione famigliare del tipo affettivo fiducioso anche se non sanguinea ma famigliare per la comprensione, il reciproco rispetto, la rassegnazione e la presa d'atto che si è tutti su una barca resa instabile dalle incapacità di comprendere il danno che hanno fatto negli anni e stanno facendo a tutto il sistema Italia; "la barca sta affondando, ma sulla barca ci siamo tutti compresi coloro che hanno e stanno provocando tutto ciò".
Molti lavoratori delle micro imprese scelgono di lavorare a nero, perché consci della situazione angosciosa a cui i politici hanno messo i coraggiosi micro imprenditori, molti dipendenti di micro imprese scelgono di lavorare a nero sapendo che è l'ultima spiaggia rimasta per riuscire a portare a casa quello che si riesce, le grosse aziende producono all'estero!.. siamo rimasti noi micro e piccoli imprenditori, tutti uomini sfiniti in lacrime, traditi e abbandonati da coloro in cui hanno riposto mediante il voto democratico per decenni la fiducia.
Giovanni Di Ruvo
Presidente SCIMPID - Sindacato Cattolico Italiano Micro Piccole Imprese e Dipendenti
"CHE NESSUNO TOCCHI LA MICROIMPRESA BARLETTANA"
DICIAMOLA!...
DICIAMOLA TUTTA LA VERITÀ..
Adesso qualcuno sta già puntando il dito contro la micro impresa barlettana, che forse non rispettava le norme sui luoghi di lavoro in materia di sicurezza e regolare assunzione, ormai in Italia è una moda; se perde la vita un operaio in un cantiere, comunque vadano le cose e di chiunque sia la colpa l'impresa o l'azienda è criminale, se succede una tragedia di natura e responsabilità chiare, che non hanno nulla a che vedere con la responsabilità del micro imprenditore sulla sicurezza dei luoghi di lavoro come nel caso di Barletta in cui il micro imprenditore si era attivato giorni prima verso i colpevoli del disastro, istituzioni in primis, i soliti mediocri critici, commentatori o manipolatori dei media e informazione che siano della politica o critici di scarsissime conoscenze e competenze tecniche specifiche nelle materie e nelle dinamiche per cui succedono tali disastri e nella quale si muove il mondo del lavoro si presteranno indignosamente a fare sciacallaggio politico gratuito, questa gentaglia non appartiene all'Italia del lavoro e che lavora.
Lo stato è strumento di induzione all'evasione e al lavoro nero, qualche illustre altolocato politico deve spiegarci, come sono stati capaci tutti i politici di destra e sinistra in concausa con tutto il sistema politico e partitico, manovratori del sistema economico italiano di far invadere il paese da prodotti provenienti da stati ove il rispetto dei diritti umani è tutto un programma, ove il rispetto dei regolamenti sanitari nell'uso di diserbanti vietati nei campi agricoli o di manipolazione di prodotti con destinazione alla alimentazione umana inesistenti; questi signori devono spiegare alle micro imprese come devono fare per stare al passo della vita, e della fiscalità italiana e riuscire a sopravvivere con le concorrenze extracomunitarie, africane, arabe o nord-americane.
CHE FINE CI STATE FACENDO FARE?..
Che fine state facendo fare all'Italia tutta?.. ai creativi micro imprenditori, agli unici rimasti capaci di creare lavoro ed essere in grado di assumere, gli incapaci e incomprensibili manovratori dei fili mollassero la presa e si sforzassero di riuscire a capire che ormai l'ultima spiaggia italiana è riconoscere il valore infinito ed immenso della microimprenditorialità a conduzione famigliare del tipo affettivo fiducioso anche se non sanguinea ma famigliare per la comprensione, il reciproco rispetto, la rassegnazione e la presa d'atto che si è tutti su una barca resa instabile dalle incapacità di comprendere il danno che hanno fatto negli anni e stanno facendo a tutto il sistema Italia; "la barca sta affondando, ma sulla barca ci siamo tutti compresi coloro che hanno e stanno provocando tutto ciò".
Molti lavoratori delle micro imprese scelgono di lavorare a nero, perché consci della situazione angosciosa a cui i politici hanno messo i coraggiosi micro imprenditori, molti dipendenti di micro imprese scelgono di lavorare a nero sapendo che è l'ultima spiaggia rimasta per riuscire a portare a casa quello che si riesce, le grosse aziende producono all'estero!.. siamo rimasti noi micro e piccoli imprenditori, tutti uomini sfiniti in lacrime, traditi e abbandonati da coloro in cui hanno riposto mediante il voto democratico per decenni la fiducia.
Giovanni Di Ruvo
Presidente SCIMPID - Sindacato Cattolico Italiano Micro Piccole Imprese e Dipendenti