Lorenzo Daigoro Ardito: ignorare le esigenze di una collettività è fatto alquanto grave
Sindaco e Assessore, il Comitato di Quartiere e l’intera cittadinanza. Chiedono che vengano esplicitate in modo sintetico e diretto quali sono le vostre considerazioni
domenica 12 maggio 2013
9.05
È da diverso tempo che ormai si parla di opportunità perdute o che si stanno perdendo solo perché il bene comune o l'interesse collettivo dipendono, in modo indiretto e del tutto errato, dal "colore" politico.
Molto probabilmente suddetta riflessione riguarda ingiustamente anche il Comitato di Quartiere "Don Peppino Pinnelli" zona S. Teresa il quale purtroppo, nonostante le numerose lettere protocollate, ad oggi non ha ricevuto risposte su alcune questioni degne di nota quali ad esempio la sistemazione di alcuni marciapiedi, la pulizia e manutenzione di alcune scalinate (che da Corso Garibaldi raggiungono la zona Castello), per non parlare della mancata illuminazione pubblica dell'ex strada privata traversa Corso Garibaldi.
Ignorare le esigenze di una collettività è fatto alquanto grave, inutile è quindi sottolineare in questa sede quali sono i compiti e doveri che una normale Amministrazione comunale dovrebbe adempiere.
Quando ad essere ignorate sono le piccole ma significative opere di manutenzione o di ordinaria amministrazione, tutto sommato si tratta di un aspetto sul quale si potrebbe "sorvolare" nonostante la gravità; ma, quando le questioni diventano più serie e presentano una certa consistenza, allora ci si dovrebbe chiedere seriamente se insistere ancora una volta sulla via del dialogo (finora "monologo") oppure attendere la fine dell'incubo.
Qualche mese fa, il Presidente dell'Agenzia Puglia Imperiale, Michele Marcovecchio, consapevole di dover liberare i locali occupati dalla stessa Agenzia in tempo prossimo, si rivolge ai sindaci del Patto Territoriale affinché gli venisse concesso un immobile o parte di esso, da poter utilizzare come nuova sede. L'appello è stato ovviamente rivolto anche al Sindaco Ernesto La Salvia il quale, ad oggi, pare non aver prestato la giusta attenzione al caso, nonostante degno di una rilevante considerazione.
L'appena citato accadimento non ha potuto esonerare il Comitato di Quartiere dall'intervenire sulla questione, fornendo appunto il proprio giudizio in merito, appurata la volontà di Marcovecchio e non solo, di trasferire la prestigiosa Agenzia nelle aule site a pianterreno della Scuola Mazzini, risultanti inutilizzate.
Premesso che non si tratta di un graduale tentativo di cambiamento d'utilizzo della scuola sopra citata, premesso che la stessa è e rimarrà il più importante centro scolastico del quartiere, quest'iniziativa nasce dalla necessità di riscatto degli abitanti della zona i quali hanno bisogno di nuovi stimoli e nuove opportunità di sviluppo.
Gli obiettivi sono dunque quello di massimizzare l'utilizzo dell'imponente edificio scolastico, restituendone la gloria passata, trasferire nella città di Canosa un importante Agenzia per la promozione del territorio e creare nuove opportunità di lavoro incidendo direttamente e in modo determinante, sullo strategico indotto turismo-cultura.
Sindaco e Assessore, il Comitato di Quartiere e l'intera cittadinanza, chiedono che vengano esplicitate in modo sintetico e diretto quali sono le vostre considerazioni in merito alla questione sopra citata (relativa all'Agenzia Puglia Imperiale e Scuola Mazzini); chiedono inoltre, che vengano rese note, qualora siano state programmate, le attività promosse dall'Amministrazione in occasione del calendario della "Settimana della cultura" promossa dalla stessa Agenzia Puglia Imperiale.
Grazie
Presidente del Comitato di Quartiere "Don Peppino Pinnelli"
Dr. Lorenzo Daigoro Ardito