Losmargiasso, fedelissmo interprete di un linguaggio di popolo

Premiato dall’Università della Terza Età di Canosa

domenica 31 marzo 2019 23.55
Lunghi applausi hanno accompagnato la premiazione del poeta dialettale Savino Losmargiasso (classe 1925), invitato lunedì scorso dal presidente dell'U.T.E., dottor Sabino Trotta nell'ambito dell' incontro culturale sul tema "I personaggi delle nostre tradizioni". Prima della consegna della pergamena di merito il dottor Trotta ha motivato la premiazione del poeta in vernacolo Losmargiasso. """Nella nostra vita, nella nostra storia della nostra città, qualche rara volta ci capita di avere un incontro con un personaggio che spesso non apprezziamo immediatamente perché distratti dai doveri professionali, dalle gravose responsabilità familiari e dal vuoto culto della nostra immagine nella società che falsa maledettamente i nostri rapporti umani. Sentivo spesso parlare i cittadini canosini che si cimentavano a tramandarci in vernacolo i ricordi della nostre tradizioni popolari che svegliavano l'attenzione sul nostro passato, sulla nostra infanzia e su personaggi che hanno arricchito con la loro ilarità, con la loro saggezza e con le loro opere la storia dei nostri antenati e della nostra città. Uno di questi personaggi, Savino Losmargiasso senza dubbio tra i più importanti, è diventato nella storia delle tradizioni in vernacolo protagonista e attore che ha affascinato con le sue opere e le sue poesie anche le nuove generazioni, divulgando con le sapienti immagini di una artista la vita della nostra amata Canosa, rendendoci orgogliosi della nostra appartenenza""". Ha esordito così il dottor Trotta rivolgendosi a Savino Losmargiasso, scrittore, poeta, scultore, compositore di canti popolari e attore, """degno rappresentante di un'anima canosina che ci ha fatto apprezzare e amare anche i momenti tristi della nostra vita perchè ha saputo dare un significato e un valore alle difficoltà che ci hanno fatto crescere. Personalmente mi devo far perdonare da questo degno personaggio della nostra storia cittadina perché ho trascurato di renderlo spesso partecipe delle nostre attività culturali""".-

Il dottor Trotta ha proseguito : """Da cinque anni sono onorato di presiedere l'Università della Terza Età di Canosa e i gravosi impegni dedicati al rinnovamento della nostra Associazione per inserirla in un conmtesto nazionale mi hanno distratto dalla doverosa valorizzazione culturale che merita il nostro carissimo amico Savino. Giustamente lui menziona i suoi ricordi legati al nostro ventesimo anno di fondazione festeggiato dal mio predecessore professor Donato Metta, ma si è rammaricato per averlo dimenticato nelle celebrazioni del nostro venticinquesimo , anche se da me è stato regolarmente invitato perché parte integrante del nostro patrimonio culturale cittadino. Per questo ho accettato con gioia e permettetemi anche con onore di parlare brevemente delle sue opere. Non vorrei dimenticare qualcuna di esse , riassumendo il suo impegno culturale , si può con certezza evidenziare in esse l'amore per la propria Città, la meravigliosa caratterizzazione dei personaggi che l'anno rappresentata, le abitudini dei nostri antenati, vissute nella semplicità e nella povertà, le sofferenze delle classi sociali più povere, i ricordi di personaggi più rappresentativi della Società Canosina, le arti e i mestieri ormai scomparsi e presenti nel passato della nostra amata città. Creatore di canzoni e canti popolari, scultore dilettante ma bravo, animatore di rappresentazioni sceniche e teatrali, senza aver conseguito titoli accademici, ha saputo interpretare lo spirito di un popolo che vive drammi, gioie, ricorrenze, lutti, feste, in una maniera così impeccabile da farci sentire protagonisti e attori nei suoi versi scorrevoli, gioiosi, spesso ironici ma reali interpreti di una vita vissuta""".

Il presidente dell'U.T.E. ha concluso :"""Caro Savino, forse inconsapevolmente perché privo di un bagaglio culturale accademico , hai saputo affrontare con maestria l'interpretazione di un linguaggio di popolo non da tutti accettato, ma per conoscere bene le esperienze vissute, i rapporti interumani del passato, la cultura delle nostre tradizioni nella cucina , nel lavoro quotidiano, nelle abitudini di una vita casalinga vissuta con il vicino di casa , nelle regole della convivenza vissuta nel rispetto reciproco e nella parola data, nella valorizzazione dei valori espressi dalla famiglia tradizionale è il dialetto che ci avvicina e ci immerge in un mondo che infine sarà apprezzato e speriamo imitato dalle future generazioni. Tu sei stato un fedelissimo interprete di questo mondo del passato che ci invita a costruire più degnamente il mondo del futuro.Grazie Savino!"""

Al termine della serata dedicata al dialetto è stato ricordato il prossimo incontro promosso ed organizzato dall'Università della Terza Età Sezione "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT), che si terrà alle ore 18,30 di lunedì 1 aprile presso l'Auditorium dell'Oasi "Arcivescovo Francesco Minerva", in via Muzio Scevola nr.20.Come da programma interverrà il professor Antonio Paradiso sul tema: "Dante: I Personaggi della Divina Commedia ", il capolavoro della letteratura italiana.


Foto a cura di Salvatore Carbone
Il poeta Savino Losmargiasso(1925-2020)
2019: Savino Losmargiasso premiato all'UTE dal presidente Trotta Sabino
Pubblico all'UTE
Pubblico all'UTE