Lotta al bracconaggio: sequestrate armi e richiami acustici

Le ultime operazioni dei Carabinieri Forestali

lunedì 16 ottobre 2017 16.41
Lotta ai bracconieri e ai mezzi illeciti di caccia: una mission per il Gruppo Carabinieri Forestale di Bari, che ha previsto anche servizi notturni di vigilanza e controllo del territorio, mirati alla prevenzione degli illeciti venatori. Una vasta operazione nel Sud barese, che ha condotto a risultati importanti nelle località di Gioia del Colle e di Alberobello. In particolare, in località Sant'Anna, a Gioia del Colle, i militari della locale Stazione Carabinieri Forestale hanno sequestrato diversi richiami acustici elettromagnetici (dispositivi acustici utilizzati come mezzi di caccia non consentiti) e due fucili. Per quanto compiuto, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria due persone in stato di libertà. Parimenti, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Alberobello hanno effettuato, in località "Guaguino", nell'agro del comune di Alberobello, il sequestro di un richiamo artificiale che riproduceva versi di avifauna migratoria riconducibili alla specie quaglia (Coturnix coturnix). Quest'ultimo era saldamente legato ad un albero di fragno e conteneva un riproduttore elettromagnetico collegato, con dei fili elettrici, ad una batteria 12 volt per auto e ad un altoparlante (avvolto in una bustina di plastica trasparente). Tutto era opportunamente occultato per mezzo della vegetazione. I militari hanno rimosso l'apparato acustico dal luogo in cui era collocato, provvedendo al sequestro dello stesso, in applicazione dell'art. 43 c.1 punto 16 e 48 c. 1 lettera "h" della Legge regionale n. 27/98, recante .le "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico- ambientali e per la regolamentazione dell'attività venatoria".

Le finalità della Legge Regionale n. 27/98 sono quelle di proteggere e tutelare la fauna selvatica sull'intero territorio regionale, mediante l'istituzione e la gestione delle zone di protezione, con specifico riferimento a quelle aree poste lungo le rotte di migrazione dell'avifauna o che presentano l'habitat idoneo a favorire l'incremento naturale della fauna selvatica; di programmare, ai fini di una corretta gestione faunistico-venatoria, una razionale utilizzazione dell'intero territorio agro-silvo-pastorale pugliese; di disciplinare l'esercizio venatorio in modo da non contrastare con l'esigenza di conservazione del patrimonio faunistico e non arrecare danno effettivo alle produzioni agricole; di salvaguardare le esigenze produttive agricole mediante la regolamentazione dell'attività venatoria e un efficace controllo della fauna selvatica; di creare, migliorare e/o ripristinare gli ambienti che presentano specifico interesse naturalistico ed ecologico- ambientale, con particolare riferimento alle zone umide; adottare le opportune iniziative e le misure necessarie al mantenimento e all'adeguamento delle popolazioni di fauna selvatica in rapporto con le esigenze ecologiche, scientifiche e culturali della Puglia; di promuovere e adottare studi e indagini di interesse faunistico-ambientale, con particolare riguardo per lo sviluppo della conoscenza del patrimonio faunistico e i modi per la sua tutela; di valorizzare gli aspetti ricreativi culturali e turistici collegati all'esercizio venatorio e all'allevamento amatoriale, purché atti a favorire un rapporto ottimale uomo-ambiente-territorio; di assicurare con una costante vigilanza la difesa delle acque, dell'aria e del terreno dall'inquinamento, onde eliminare o ridurre i fattori di squilibrio o di degrado ambientale nei terreni agro-forestali e consentire una maggiore presenza della fauna selvatica sull'intero territorio della Puglia..