Lucera 2026, crocevia di popoli e culture: candidata a Capitale Italiana della Cultura
Un grande evento in piazza per l’invio del dossier
mercoledì 27 settembre 2023
21.50
Un grande evento è andato in scena oggi, mercoledì 27 settembre, in piazza Duomo a Lucera, in occasione dell'invio simbolico del dossier "Lucera 2026, Crocevia di Popoli e Culture" per la candidatura a Capitale italiana della Cultura. Erano presenti il sindaco Giuseppe Pitta con l'amministrazione comunale, Monsignor Giuseppe Giuliano Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, il co-coordinatore della candidatura Pasquale Gatta, i dirigenti scolastici insieme ad oltre 2000 studenti, tante associazioni e i cittadini: tutti insieme per costruire il futuro della città. «Con il presente e il futuro inviamo il dossier che potrà cambiare le sorti di questa città e quindi decidere il futuro dei nostri ragazzi», ha affermato il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta, emozionato e felice, che ha aggiunto: «Avevo un sogno, che era quello di cambiare le sorti della città anche attraverso la cultura. Il 4 luglio scorso abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo, candidando Lucera a Capitale Italiana della Cultura. Ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci, l'entusiasmo e la partecipazione ci confermano che siamo sulla strada giusta».
Il percorso comunitario di candidatura di "Lucera 2026" si è aperto ad agosto 2023 scegliendo come immagine il mosaico di San Giusto, simbolo del potenziale culturale ancora inespresso della città. È stata scelta un'immagine in bianco e nero, che restituisse al tempo stesso la bellezza dell'opera e il desiderio di metterla a valore, con l'obiettivo di trovare insieme i colori per la nuova narrazione di questo reperto prestigioso e, con esso, della Città e del Territorio. Un mosaico composto di tessere, ognuna fondamentale in sé, ma il cui valore si moltiplica solo nell'insieme: i cittadini di ogni età, gli imprenditori, le scuole, le associazioni, i Comuni raccolti intorno a questa candidatura sono le tessere che oggi compongono l'opera collettiva "Lucera 2026. Crocevia di popoli e culture".
«È così che "Lucera secondo me" in questi mesi è diventata "Lucera secondo noi": la valorizzazione di singole tessere ed eccellenze all'interno di un disegno collettivo. Un patrimonio immateriale di portata inimmaginabile, che abbiamo scelto di rendere visibile in piazza, simbolicamente, nel giorno dell'invio della candidatura, radunandoci tutti nel cuore di questo crocevia e riconoscendoci come comunità culturale che ha già mosso i primi passi verso il suo futuro», ha dichiarato Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura a Capitale italiana della cultura con Fondazione LINKS.
La prima eredità che lascia "Lucera 2026", capofila dei Monti Dauni ed unica in Puglia candidata a Capitale italiana della Cultura, è uno spiccato senso di appartenenza e di orgoglio. A sostenerlo sono anche i dirigenti degli istituti scolastici che hanno sottoscritto un patto con la città di Lucera, per fare in modo che i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine, diventino parte attiva di questo processo. «Il mondo della scuola non poteva che rispondere "presente", perché è nella scuola che partono, si sedimentano, si sviluppano e si creano i processi culturali che abbracciano i territori e le città», hanno affermato i dirigenti scolastici.
Con questo appuntamento si chiude la prima fase del percorso di candidatura, fatta di ascolto, dialogo, confronto e condivisione. Sono stati tanti i momenti di incontro organizzati per il progetto Lucera 2026", città capofila dei Monti Dauni ed unica in Puglia candidata a Capitale italiana della cultura: la presentazione ufficiale del 17 agosto alla presenza di Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia; i 4 Giovedì della Capitale, che hanno registrato il contributo di 15 relatori, tra istituzioni e opinion leader; una grande giornata di co-progettazione con 5 tavoli, 8 facilitatori e oltre 250 partecipanti; la presentazione alla 80a Mostra del Cinema di Venezia con "Mònde - Festa del Cinema sui Cammini" e il progetto "Capitali pugliesi della Cultura"; la sottoscrizione del "Manifesto dei Borghi per la Cultura" con tutti i sindaci dei Monti Dauni, tutti i già sindaci di Lucera ed i sindaci delle città pugliesi candidate a Capitale italiana della Cultura (Bari, Taranto, Bitonto, Mesagne e Monte Sant'Angelo) e la presenza di Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI, e Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio. E, ancora, gli incontri con il Comitato Tecnico Scientifico e con il Comitato dei Promotori.
Ora il percorso continua: entro il 15 dicembre 2023 la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste. La procedura di valutazione - dopo l'audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024 - si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.
Il percorso comunitario di candidatura di "Lucera 2026" si è aperto ad agosto 2023 scegliendo come immagine il mosaico di San Giusto, simbolo del potenziale culturale ancora inespresso della città. È stata scelta un'immagine in bianco e nero, che restituisse al tempo stesso la bellezza dell'opera e il desiderio di metterla a valore, con l'obiettivo di trovare insieme i colori per la nuova narrazione di questo reperto prestigioso e, con esso, della Città e del Territorio. Un mosaico composto di tessere, ognuna fondamentale in sé, ma il cui valore si moltiplica solo nell'insieme: i cittadini di ogni età, gli imprenditori, le scuole, le associazioni, i Comuni raccolti intorno a questa candidatura sono le tessere che oggi compongono l'opera collettiva "Lucera 2026. Crocevia di popoli e culture".
«È così che "Lucera secondo me" in questi mesi è diventata "Lucera secondo noi": la valorizzazione di singole tessere ed eccellenze all'interno di un disegno collettivo. Un patrimonio immateriale di portata inimmaginabile, che abbiamo scelto di rendere visibile in piazza, simbolicamente, nel giorno dell'invio della candidatura, radunandoci tutti nel cuore di questo crocevia e riconoscendoci come comunità culturale che ha già mosso i primi passi verso il suo futuro», ha dichiarato Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura a Capitale italiana della cultura con Fondazione LINKS.
La prima eredità che lascia "Lucera 2026", capofila dei Monti Dauni ed unica in Puglia candidata a Capitale italiana della Cultura, è uno spiccato senso di appartenenza e di orgoglio. A sostenerlo sono anche i dirigenti degli istituti scolastici che hanno sottoscritto un patto con la città di Lucera, per fare in modo che i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine, diventino parte attiva di questo processo. «Il mondo della scuola non poteva che rispondere "presente", perché è nella scuola che partono, si sedimentano, si sviluppano e si creano i processi culturali che abbracciano i territori e le città», hanno affermato i dirigenti scolastici.
Con questo appuntamento si chiude la prima fase del percorso di candidatura, fatta di ascolto, dialogo, confronto e condivisione. Sono stati tanti i momenti di incontro organizzati per il progetto Lucera 2026", città capofila dei Monti Dauni ed unica in Puglia candidata a Capitale italiana della cultura: la presentazione ufficiale del 17 agosto alla presenza di Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia; i 4 Giovedì della Capitale, che hanno registrato il contributo di 15 relatori, tra istituzioni e opinion leader; una grande giornata di co-progettazione con 5 tavoli, 8 facilitatori e oltre 250 partecipanti; la presentazione alla 80a Mostra del Cinema di Venezia con "Mònde - Festa del Cinema sui Cammini" e il progetto "Capitali pugliesi della Cultura"; la sottoscrizione del "Manifesto dei Borghi per la Cultura" con tutti i sindaci dei Monti Dauni, tutti i già sindaci di Lucera ed i sindaci delle città pugliesi candidate a Capitale italiana della Cultura (Bari, Taranto, Bitonto, Mesagne e Monte Sant'Angelo) e la presenza di Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI, e Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio. E, ancora, gli incontri con il Comitato Tecnico Scientifico e con il Comitato dei Promotori.
Ora il percorso continua: entro il 15 dicembre 2023 la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste. La procedura di valutazione - dopo l'audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024 - si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.