Ludopatia:vera e propria patologia da prevenire
Pellegrino: "Via libera dalla III Commissione Sanità"
giovedì 8 dicembre 2016
19.14
Il gioco patologico è a tutti gli effetti una malattia psichiatrica e la sua diffusione è in crescita più delle droghe tradizionali. Per ludopatia (o gioco d'azzardo patologico) si intende l'incapacità di resistere all'impulso di giocare d'azzardo o fare scommesse, nonostante l'individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze. Per continuare a dedicarsi al gioco d'azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e può arrivare a commettere furti o frodi. Questa patologia condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, ma rappresenta un'entità a sé. È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita. Durante i periodi di stress o depressione, l'urgenza di dedicarsi al gioco d'azzardo per le persone che ne sono affette può diventare completamente incontrollabile, esponendoli a gravi conseguenze, personali e sociali. La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio.Sono i ludopatici la nuova emergenza sociale. "Confido nella massima collaborazione di tutti i gruppi politici. E credo che l'Aula potrà affrontare anche altri temi collaterali all'emergenza della ludopatia". Lo ha dichiarato il presidente de "La Puglia con Emiliano", Paolo Pellegrino, a margine dell'approvazione in III Commissione Sanità della sua proposta di legge di modifica alla legge numero 43 del 2013 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)". Le modifiche proposte da Pellegrino chiariscono l'illecito amministrativo, i destinatari della norma e le relative sanzioni. In particolare vengono equiparati a nuova installazione quella dell'apparecchio in altro locale in caso di trasferimento dell'attività; il rinnovo del contratto stipulato tra esercente e concessionario degli apparecchi; la stipulazione di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto in essere. "Queste modifiche da me proposte cercano di arginare - spiega Pellegrino - una vera e propria emergenza. In Puglia assistiamo ad una continua espansione del fenomeno del gioco d'azzardo patologico. Infatti, dall'andamento delle statistiche dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato relative alla quantità di denaro giocato (dati aggiornati a ottobre 2012), classificano la Regione Puglia in ottava posizione (con fatturato di 438 milioni di euro), preceduta dalla Regione Lombardia (1.284), Lazio (797), Campania (688), Emilia-Romagna (573), Veneto (503), Piemonte (484) e Sicilia (468). Secondo i dati forniti, altresì, da AGIMEG, Campania Lombardia, Lazio, Puglia e Sicilia, sono le regioni in cui si sono registrate le maggiori giocate online, negli ultimi due anni. La crescita dell'offerta delle tipologie e delle modalità del gioco (come sale bingo, sale giochi, slot-machine, giochi on line), con il conseguente aumento della platea dei giocatori, ha fatto anche esplodere il problema della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, come vera e propria patologia da prevenire e curare. Per questo - conclude Pellegrino - credo che la Regione Puglia debba intraprendere una serie di azioni concrete anche sul fronte sanitario"