Ma il Teatro Comunale che ce lo abbiamo a fare?

Lo sfogo di Piscitelli

mercoledì 13 gennaio 2016 21.08
"E' una esperienza che mi indigna. Spero solo che ci si renda conto di quanto sia assurdo tutto questo e che si cambi a beneficio delle iniziative che seguiranno". E' questo lo sfogo del Presidente della Associazione "La buona terra di Francesco", Antonio Piscitelli che dai primi giorni di dicembre dell'anno scorso ha chiesto l'autorizzazione al Comune di Canosa per poter utilizzare il Teatro Comunale Raffaele Lembo, senza che ad oggi sia seguito alcun riscontro formale. Questo il racconto ed il commento del Presidente.
"In data 3 dicembre a nome dell'Associazione ho comunicato l'intenzione di organizzare una rassegna teatrale articolata in sei appuntamenti, da gennaio ad aprile 2016. L'idea è nata per le finalità di promozione socio-culturale della nostra Associazione ed a seguito delle sollecitazioni di tanti amici, molti desiderosi di poter tornare a godere del teatro Lembo, assistendo ad una stagione di prosa, altri, le associazioni teatrali, di poter calcare un ambito palco. La nostra Associazione ha così puntato sulle compagnie teatrali di Canosa e dintorni con lo scopo di dare spazio alle tante ambizioni culturali, di contribuire a rivitalizzare aspirazioni artistiche amatoriale e non, dare occasioni ai nostri giovani. Successivamente abbiamo circostanziato le date e sollecitato il riscontro sulle condizioni di noleggio, in ossequio al regolamento che disciplina l'uso del teatro ed in linea con le condizioni d'uso assentite ad altre associazioni. A gennaio siamo stati costretti a indicare la data dell'otto gennaio come termine ultimo per poter ancora organizzare l'intera iniziativa che, fatta in maniera volontaria, senza scopi lucrativi e senza contributi pubblici, necessità di tempi pubblicitari ed organizzativi adeguati. Incredibile a dirsi, nessuno dei destinatari delle diverse comunicazioni ha avuto il buon senso, per non usare altre definizioni, di fornire alcun riscontro: né il dirigente, né il sindaco, né l'assessore alla cultura. Al di là delle richieste scritte, ci sono state anche sollecitazioni telefoniche dal Comune è stato riferito di necessari interventi di manutenzione ordinaria su alcuni impianti del teatro perché mai fatti dopo la sua inaugurazione di novembre 2011. Perciò abbiamo pensato che qualcuno se ne stesse preoccupando per risolvere i problemi e rendere utilizzabile il teatro, nella stagione invernale soprattutto: macché! In molte circostanze, l'amministrazione comunale ha ringraziato le associazioni cittadine senza le quali poco o nulla si sarebbe fatto per vivacizzare interessi per dare vitalità alla nostra città.Nonostante non si stia chiedendo nessun contributo , nessun sostegno particolare, perché non si fa nulla? Perché non si ha nemmeno rispetto per quelle compagnie teatrali che, avendo espresso la loro adesione al programma di massima, hanno atteso inutilmente di ricevere un cenno di riscontro? A pensar male, si potrebbe ipotizzare che le associazioni cittadine non sono ugualmente simpatiche all'attuale amministrazione. Così, però, non crediamo che sia, avendo saputo che anche altri hanno ricevuto il diniego ad utilizzare il teatro comunale. Appunto per questo, sono indignato. Non si può avere un teatro comunale senza consentirne l'uso da parte di chi in maniera volontaristica si mette a disposizione degli interessi della collettività. Finché ci sarà possibile, vorremmo poter utilizzare gli spazi pubblici prima di pensare di rivolgerci al privato. Perciò almeno una risposta per tempo con giustificazioni adeguate, per quanto non condivisibili, pensavamo di meritarlo, se non è troppo".
Ufficio stampa Associazione "La buona terra di Francesco"