Manifestazione di Legambiente presso il Ponte Romano

Saranno realizzati a cura del Comune di Canosa. Collegamenti con pulmans navetta da Piazza V. Veneto

venerdì 11 maggio 2007 10.43

Domani Sabato 12 Maggio Legambiente Puglia insieme a Legambiente Canosa e Legambiente San Ferdinando circolo Tamerici, organizza una manifestazione presso il Ponte Romano sull'Ofanto. Il programma prevede:

ore 9:00 Educazione ambientale con escursione in canoa in collaborazione con il C.F.S. ed il Gruppo canoistico Ofanto.

Visita guidata delle scolaresche con : Proiezioni Video, Mostra Artigianato Locale, Fiaccolata sul Ponte, Esposizione di Abiti d'epoca, Musica e Poesie ( Odi Oraziane) , Mercatino delle Pulci di Bisceglie, Degustazione di prodotti Tipici e Locali biologici, esposizione miniature munumenti di Canosa. ( Realizzazione del Dr. Cavallo).

Saranno realizzati a cura del Comune di Canosa collegamenti con Pulmans navetta da Piazza Vittorio Veneto.

L'iniziativa si concluderà alle ore 22:00.

Note generali sulla iniziativa in Italia.

Fiumi italiani aggrediti da inquinamento e furti d'acqua
Presentato il dossier "Fiumi e Legalità" di Legambiente e Corpo Forestale
In Italia ogni giorno vengono commessi 4 reati a danno dei fiumi. Tra il 2003 e il 2006 sono ben 6.333 gli illeciti commessi lungo le sponde dei nostri corsi d'acqua di cui 1.352 penali e 4.981 amministrativi. Sversamento di sostanze inquinanti, mancata depurazione, furto di ghiaia dagli alvei, pesca illegale e abusivismo edilizio lungo le sponde sono le principali illegalità accertate. È il furto d'acqua però la vera piaga dei fiumi che, assieme alle scarse precipitazioni, contribuisce in modo determinante ai sempre più lunghi periodi di secca. Nell'ultimo quadriennio ben 1.228 illeciti riguardano la captazione d'acqua (in pratica più di 25 casi al mese). Un'enormità considerato che si tratta solo dei casi accertati dal Corpo Forestale dello Stato senza contare le regioni autonome e quelle a statuto speciale.
Tevere, Arno, Po e Volturno sono i grandi fiumi che subiscono più aggressioni. Lungo le loro sponde sono stati commessi lo scorso anno il 38% degli illeciti di tutta Italia, ma è il Tevere a vivere la situazione più pesante con ben 266 reati tra amministrativi e penali nel 2006. Questo in sintesi il quadro dell'illegalità a danno dei fiumi che emerge dal rapporto Fiumi e Legalità, l'indagine di Legambiente e Corpo Forestale dello Stato presentata nel corso di una conferenza stampa da Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato, e Roberto Della Seta, Presidente di Legambiente.
"L'innalzamento delle temperature causato dal cambiamento del clima e la vertiginosa diminuzione della neve e delle piogge invernali e primaverili - ha spiegato Roberto Della Seta - mettono sempre più in pericolo i corsi d'acqua. Troppo spesso però è anche l'azione di persone senza scrupoli e amministrazioni poco attente a danneggiare questa risorsa sempre più preziosa".

"Le tante illegalità - ha aggiunto Della Seta - contribuiscono in modo determinante a rendere i fiumi sempre più fragili e secchi, ed è soprattutto il prelievo illegale d'acqua, reato gravissimo e sconsiderato, a portare danni enormi alle economie locali e agli ecosistemi. La Forestale sta realizzando un lavoro importante di controllo del territorio e di repressione dei reati, ma tutti devono fare di più, a partire dagli enti locali, con puntuali ed attente istruttorie, controlli e verifiche sulle concessioni di captazione autorizzate".
Sono stati 150.000 i controlli sul territorio effettuati dal 2003 al 2006, in media 100 al giorno, e 84.917 su persone. Questi i numeri dell'impegno del Corpo Forestale dello Stato nel controllo dei fiumi. Un'azione attenta e approfondita, che ha permesso alla Forestale di identificare e denunciare nell'ultimo quadriennio ben 981 "criminali fluviali", arrivando ad 11 arresti. Le sanzioni amministrative (5.688) hanno permesso di notificare più di 2 milioni di euro di multe.
Primato negativo degli illeciti fluviali anche quest'anno, come nel 2005, al Lazio dove sono stati commessi ben 313 reati, seguito da Toscana (148), Campania (108) e Abruzzo (102). L'altra faccia della medaglia, quella virtuosa, è rappresentata invece dal Nord Italia. Il primato positivo va alla Liguria, dove si contano complessivamente solo 23 illegalità. Ridotti i comportamenti illeciti anche in Piemonte dove sono stati riscontrati 14 illeciti amministrativi e 21 penali.

"La difesa dei corsi d'acqua dalle continue aggressioni dell'illegalità - ha commentato Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato - rappresenta da anni una delle priorità nel lavoro del CFS. Si tratta di ecosistemi tanto delicati quanto preziosi che attraversano paesaggi di incredibile bellezza, unendo le comunità del nostro Paese. Con l'emergenza siccità ormai drammaticamente in atto abbiamo chiesto ai nostri comandi su tutto il territorio nazionale uno sforzo in più per la tutela dei corsi d'acqua. Un ennesimo segnale deciso per fermare i reati che saccheggiano le acque dei fiumi, un bene che diventa anno dopo anno più prezioso per l'Italia. La Forestale sin dai primi giorni del 2007 ha intensificato controlli ed indagini lungo i fiumi, soprattutto per quel che riguarda, da un lato il furto d'acqua per fini agricoli e industriali, dall'altro l'immissione e lo sversamento di acque inquinate".
Il dossier "Fiumi e Legalità" è disponibile presso la biblioteca ambientale di Legambiente Emilia-Romagna.