Maria Fonte Fucci all’esordio letterario
"Accad(d)e" il thriller per l’estate 2020
sabato 15 agosto 2020
8.37
L'estate 2020 sarà ricordata come la stagione degli scrittori canosini che nei mesi scorsi si sono dedicati all'arte della scrittura creativa, presentando al pubblico romanzi degni di nota dopo il lungo lockdown. In queste giornate di gran caldo, sotto gli ombrelloni è comparso un libro intitolato "Accad(d)e" edito da Policromia PubMe di Maria Fonte Fucci. L'autrice Maria Fonte Fucci che attualmente è in vacanza a Canosa di Puglia(BT) ma vive nel Nord Italia dove insegna materie tecnico-economiche in istituti tecnici. Ha cominciato i suoi studi prima a Bari per poi proseguirli a Chieti conseguendo una laurea in Economia e Commercio, una laurea in Scienze e tecniche psicologiche, un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo di gestione e un altro in Scienze Geografiche. Da circa quattro anni ha cominciato a coltivare la passione per la recitazione. Proprio tale passione le ha dato l'opportunità e lo stimolo giusto per provare a riprendere in mano quella penna, dopo averla riposta nel cassetto nel periodo adolescenziale, e di mettersi in gioco con questa prima opera.
"""Il titolo 'Accad(d)e' fa riferimento proprio a qualcosa che è accaduto in passato e che si ripresenta oggi, a distanza di ventisette anni.""" Riferisce Maria Fonte Fucci all'esordio letterario che ha scelto di trattare in questo romanzo "thriller" vari argomenti: il rapporto padre figlio, dopo che quest'ultimo ha assistito a una violenza inaudita da parte di un altro soggetto maschile come lui e suo padre. "Il trauma per ciò che si è vissuto che può essere sì accantonato, ma risvegliato in ogni momento rende impossibile il rapporto con noi stessi e con gli altri, nel caso specifico col coniuge." – Aggiunge la scrittrice canosina sulla soglia dei 40 anni nella presentazione dei temi affrontati che ruotano intorno all'argomento principale: l'uomo che si arroga il diritto di poter decidere dell'esistenza di una donna o meno. "Molti sono portati a pensare che certe situazioni si verifichino prevalentemente in contesti sociali svantaggiosi o in famiglie con un livello di istruzione non molto elevato. Ma non è così." - Commenta Maria Fonte Fucci - "Spesso proprio la cultura ed il livello sociale possono fornire ulteriori armi rispetto alle classiche. Armi manipolatorie. Manuel è un personaggio di buona famiglia, un giovane educato, simpatico, affabile e manipolatore anche se nessuno lo vede. All'improvviso qualcosa in lui cambia. Esattamente nel momento in cui le cose non vanno come lui è abituato che sia. Manuel non è malato. Manuel è insoddisfatto. Una sensazione spesso trascurata ma molto pervasiva ed in continua espansione è quella dell'insoddisfazione. L'insoddisfazione può avere effetti sul corpo e sulla mente molto gravi ed è per questo che non va sottovalutata ma bensì riconosciuta e affrontata per trasformarla in un motore positivo per il nostro benessere. In una società dove tutto è potenzialmente possibile ma poco è effettivamente raggiungibile per i più, il terreno è molto fertile per una epidemia di massa di insoddisfatti cronici. Ma Manuel tutto questo ce l'ha."""
Poi passa ai dettagli del protagonista di "Accad(d)e" che riveste un ruolo nella società : """ e riesce a soddisfare tutti i suoi bisogni, ha una vita dinamica e stimolante come potrebbe sentirsi insoddisfatto? Invece lo è proprio perché ha tutto. Quando si ha tutto la nostra soglia del piacere si innalza ed innalzandosi avremo bisogno di stimoli sempre più forti che possano farci sentire vivi. Questo è il motivo per cui ci si rifugia nelle droghe o nell'alcol che a lungo andare cesseranno di avere il loro effetto positivo portandoci a sentirci svuotati e privi di emozioni come accade a Manuel che ha cercato qualcosa di più forte. Per lui non c'è nulla, infatti, che possa essere paragonato al dominio sull'altro, alla capacità che posso avere io di decidere della tua vita o della tua morte. Questo è il massimo potere per Manuel e per molti altri anche se, l'omicidio porta alla cessazione della vita corporea. Esiste anche la violenza psicologica che porta alla cessazione dell'anima. Donne belle, colte che potrebbero aver tutto, si legano spesso a uomini che sanno solo denigrarle, ridurre la loro autostima perché riflettono su di esse i loro fallimenti e l'unica possibilità che hanno per rivalersi nei confronti della società, perché vivono di apparenze, è farle sentire…niente. Ci riescono in quanto la donna ha un aspetto emozionale maggiormente sviluppato rispetto all'uomo. Ed in quanto niente devono quasi esser grate a questo uomo che continua nel bene o nel male a dedicarle un minimo di attenzioni. Da una parte rabbia e rancore, - conclude l'autrice Maria Fonte Fucci di 'Accad(d)e', - ma dall'altra un possesso totale con cui, io uomo, attraverso l'omicidio, sancisco per sempre che ho potere sulla tua vita, togliendotela. Tutto ciò ovviamente ha radici molto profonde nell'animo di chi arriva a compiere gesti simili come ad esempio il rapporto con i genitori di Manuel.""" Gli indizi ci sono tutti per leggere sotto l'ombrellone in riva al mare in montagna o al lago, il romanzo 'Accad(d)e' di Maria Fonte Fucci, in un intreccio di suspense, brividi e passioni .
"""Il titolo 'Accad(d)e' fa riferimento proprio a qualcosa che è accaduto in passato e che si ripresenta oggi, a distanza di ventisette anni.""" Riferisce Maria Fonte Fucci all'esordio letterario che ha scelto di trattare in questo romanzo "thriller" vari argomenti: il rapporto padre figlio, dopo che quest'ultimo ha assistito a una violenza inaudita da parte di un altro soggetto maschile come lui e suo padre. "Il trauma per ciò che si è vissuto che può essere sì accantonato, ma risvegliato in ogni momento rende impossibile il rapporto con noi stessi e con gli altri, nel caso specifico col coniuge." – Aggiunge la scrittrice canosina sulla soglia dei 40 anni nella presentazione dei temi affrontati che ruotano intorno all'argomento principale: l'uomo che si arroga il diritto di poter decidere dell'esistenza di una donna o meno. "Molti sono portati a pensare che certe situazioni si verifichino prevalentemente in contesti sociali svantaggiosi o in famiglie con un livello di istruzione non molto elevato. Ma non è così." - Commenta Maria Fonte Fucci - "Spesso proprio la cultura ed il livello sociale possono fornire ulteriori armi rispetto alle classiche. Armi manipolatorie. Manuel è un personaggio di buona famiglia, un giovane educato, simpatico, affabile e manipolatore anche se nessuno lo vede. All'improvviso qualcosa in lui cambia. Esattamente nel momento in cui le cose non vanno come lui è abituato che sia. Manuel non è malato. Manuel è insoddisfatto. Una sensazione spesso trascurata ma molto pervasiva ed in continua espansione è quella dell'insoddisfazione. L'insoddisfazione può avere effetti sul corpo e sulla mente molto gravi ed è per questo che non va sottovalutata ma bensì riconosciuta e affrontata per trasformarla in un motore positivo per il nostro benessere. In una società dove tutto è potenzialmente possibile ma poco è effettivamente raggiungibile per i più, il terreno è molto fertile per una epidemia di massa di insoddisfatti cronici. Ma Manuel tutto questo ce l'ha."""
Poi passa ai dettagli del protagonista di "Accad(d)e" che riveste un ruolo nella società : """ e riesce a soddisfare tutti i suoi bisogni, ha una vita dinamica e stimolante come potrebbe sentirsi insoddisfatto? Invece lo è proprio perché ha tutto. Quando si ha tutto la nostra soglia del piacere si innalza ed innalzandosi avremo bisogno di stimoli sempre più forti che possano farci sentire vivi. Questo è il motivo per cui ci si rifugia nelle droghe o nell'alcol che a lungo andare cesseranno di avere il loro effetto positivo portandoci a sentirci svuotati e privi di emozioni come accade a Manuel che ha cercato qualcosa di più forte. Per lui non c'è nulla, infatti, che possa essere paragonato al dominio sull'altro, alla capacità che posso avere io di decidere della tua vita o della tua morte. Questo è il massimo potere per Manuel e per molti altri anche se, l'omicidio porta alla cessazione della vita corporea. Esiste anche la violenza psicologica che porta alla cessazione dell'anima. Donne belle, colte che potrebbero aver tutto, si legano spesso a uomini che sanno solo denigrarle, ridurre la loro autostima perché riflettono su di esse i loro fallimenti e l'unica possibilità che hanno per rivalersi nei confronti della società, perché vivono di apparenze, è farle sentire…niente. Ci riescono in quanto la donna ha un aspetto emozionale maggiormente sviluppato rispetto all'uomo. Ed in quanto niente devono quasi esser grate a questo uomo che continua nel bene o nel male a dedicarle un minimo di attenzioni. Da una parte rabbia e rancore, - conclude l'autrice Maria Fonte Fucci di 'Accad(d)e', - ma dall'altra un possesso totale con cui, io uomo, attraverso l'omicidio, sancisco per sempre che ho potere sulla tua vita, togliendotela. Tutto ciò ovviamente ha radici molto profonde nell'animo di chi arriva a compiere gesti simili come ad esempio il rapporto con i genitori di Manuel.""" Gli indizi ci sono tutti per leggere sotto l'ombrellone in riva al mare in montagna o al lago, il romanzo 'Accad(d)e' di Maria Fonte Fucci, in un intreccio di suspense, brividi e passioni .