Mercati della provincia Bat: il punto di Unimpresa
Savio Montaruli: «La questione è molto più seria di quanto si pensi»
mercoledì 14 maggio 2014
7.16
Riordino e riqualificazione dei mercati periodici nella Provincia Bat, tema di strettissima attualità sia in termini di sicurezza che di adeguamento alle norme, anche comunitarie.
Ad intervenire in merito, è il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che si dichiara "soddisfatto" per quanto si sta tentando di fare in questi giorni ma allo stesso tempo lancia un monito: "Chi vuole strumentalizzare questo argomento deve andarci cauto in quanto rischia seriamente di ottenere risultati esattamente opposti rischiando di fare male, malissimo anche al proprio benessere elettorale".
Montaruli fa l'analisi dei vari comuni della provincia, a partire da quelli dei tre co-capoluoghi: "A Trani, l'ipotesi del trasferimento condiviso preannunciato dal Sindaco ha suscitato un dibattito destinato a perdurare". Riguardo Andria, invece, "i tempi lunghissimi della riqualificazione del mercato stanno facendo sempre più maturare ipotesi alternative a quelle prospettate ormai tanti anni addietro e superate quindi si potrebbe arrivare addirittura ad uno sdoppiamento del più grande e numeroso mercato della Puglia".
Nel comune di Barletta, "i problemi legati a contenziosi hanno fatto emergere tutte le problematiche irrisolte e indotto l'Amministrazione Comunale ad accelerare il processo di pianificazione fermo da decenni e con le Associazioni di Categoria si sta lavorando sui numerosi tavoli di concertazione".
Situazione piuttosto complessa anche negli altri comuni del territorio: "A Minervino, un dibattito politico condizionato da elementi a volte estranei alla questione così come a Margherita di Savoia dove è difficile riuscire a trovare elementi di legittimazione dell'intera area mercatale e di un'altra serie di elementi che avrebbero dovuto dare certezza agli operatori e alle imprese. Anche a Spinazzola, a Bisceglie, a Canosa di Puglia e negli altri comuni della Provincia la situazione è a dir poco precaria e comunque moltissimi limiti e prescrizioni di legge sono palesemente violati da anni e pare che reali volontà di interventi non se ne intravedano".
Spostandoci nella Provincia di Bari, a Corato "si è messo in moto un interessante movimento di opinione per riportare il mercato settimanale nel centro urbano e la situazione non migliora in comuni come quello di Gravina di Puglia, Altamura, Modugno e molti altri, anche piccoli, situati a Sud dell'Area Metropolitana dove il dibattito è molto attuale e dove le riunioni che stiamo tenendo non si contano più".
"Altro che dibattiti politici e strumentalizzazione, la questione è molto più seria di quanto si pensi e va affrontata senza condizionamenti e pregiudizi politici o partitici dei quali né gli Ambulanti né la maggior parte delle Associazioni di Categoria vogliono più sentirne parlare".
Ad intervenire in merito, è il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che si dichiara "soddisfatto" per quanto si sta tentando di fare in questi giorni ma allo stesso tempo lancia un monito: "Chi vuole strumentalizzare questo argomento deve andarci cauto in quanto rischia seriamente di ottenere risultati esattamente opposti rischiando di fare male, malissimo anche al proprio benessere elettorale".
Montaruli fa l'analisi dei vari comuni della provincia, a partire da quelli dei tre co-capoluoghi: "A Trani, l'ipotesi del trasferimento condiviso preannunciato dal Sindaco ha suscitato un dibattito destinato a perdurare". Riguardo Andria, invece, "i tempi lunghissimi della riqualificazione del mercato stanno facendo sempre più maturare ipotesi alternative a quelle prospettate ormai tanti anni addietro e superate quindi si potrebbe arrivare addirittura ad uno sdoppiamento del più grande e numeroso mercato della Puglia".
Nel comune di Barletta, "i problemi legati a contenziosi hanno fatto emergere tutte le problematiche irrisolte e indotto l'Amministrazione Comunale ad accelerare il processo di pianificazione fermo da decenni e con le Associazioni di Categoria si sta lavorando sui numerosi tavoli di concertazione".
Situazione piuttosto complessa anche negli altri comuni del territorio: "A Minervino, un dibattito politico condizionato da elementi a volte estranei alla questione così come a Margherita di Savoia dove è difficile riuscire a trovare elementi di legittimazione dell'intera area mercatale e di un'altra serie di elementi che avrebbero dovuto dare certezza agli operatori e alle imprese. Anche a Spinazzola, a Bisceglie, a Canosa di Puglia e negli altri comuni della Provincia la situazione è a dir poco precaria e comunque moltissimi limiti e prescrizioni di legge sono palesemente violati da anni e pare che reali volontà di interventi non se ne intravedano".
Spostandoci nella Provincia di Bari, a Corato "si è messo in moto un interessante movimento di opinione per riportare il mercato settimanale nel centro urbano e la situazione non migliora in comuni come quello di Gravina di Puglia, Altamura, Modugno e molti altri, anche piccoli, situati a Sud dell'Area Metropolitana dove il dibattito è molto attuale e dove le riunioni che stiamo tenendo non si contano più".
"Altro che dibattiti politici e strumentalizzazione, la questione è molto più seria di quanto si pensi e va affrontata senza condizionamenti e pregiudizi politici o partitici dei quali né gli Ambulanti né la maggior parte delle Associazioni di Categoria vogliono più sentirne parlare".