Geopolitica e Mercati finanziari :l'impatto sui patrimoni
Il dottor Michele Scolletta relatore all'Università della Terza Età di Canosa di Puglia
lunedì 6 maggio 2024
17.44
Interesse e partecipazione all'incontro dello scorso 29 aprile, tenutosi a Canosa di Puglia presso l'Auditorium della Parrocchia Gesù, Giuseppe e Maria, che ha visto salire in cattedra il dottor Michele Scolletta- Managing Director di una multinazionale nell'ambito dell'asset management internazionale. Nell'ambito dei programmi culturali stilati dall'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT), presieduta dal dottor Sabino Trotta, il dottor Michele Scolletta ha affrontato il tema "Geopolitica e mercati finanziari" di grande attualità.
"A seguito dei 'lock down', forzati dalla grave pandemia del 2020 c'è stata una netta riduzione della domanda e degli scambi commerciali. Nel 2021 abbiamo assistito ad una "spending revenge", il desiderio di tutti di tornare ad una vita normale ha riacceso la voglia e la capacità di spesa da parte delle famiglie nei paesi industrializzati, forse oltre il necessario. Questo fattore, - esordisce così il dottor Michele Scolletta nell' excursus affrontato - unito al crescente costo delle materie prime (a causa delle chiusure delle frontiere e l'allungamento dei tempi per i controlli e delle consegne) ha generato un fenomeno sconosciuto da anni ma che sta caratterizzando in maniera profonda la storia economica degli ultimi 2 anni: il ritorno dell'inflazione. Abbiamo vissuto anni in cui i rendimenti dei titoli obbligazionari erano a zero, se non addirittura negativi e ciò ha dato una spinta anche all'aumento dell'indebitamento da parte delle famiglie e delle aziende che hanno beneficiato del costo esiguo del denaro. Questo è stato un fattore aggiuntivo che ha generato una accelerazione dell'inflazione che ha corso il rischio di andare fuori controllo. Questo fenomeno infine ha costretto le banche centrali ad adottare politiche monetarie restrittive affinché l'aumento del costo del denaro (ricordiamo essere stato a zero o addirittura negativo) potesse contrastare l'inflazione crescente."
"Nel 2022 si è verificato un doppio impatto sui patrimoni e sulla capacità di spesa delle famiglie, il primo impatto - continua il dottor Michele Scolletta - è stato una forte riduzione dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio ed il secondo la ridotta capacità di spesa (aumento del costo della vita) dovuto al rincaro di tutte le merci e servizi, entrambe i fenomeni, a parità di reddito, tendono a rendere più poveri gli individui risparmiatori e non. L'aumento dei tassi ha generato la riduzione della domanda, anche se non in maniera drastica, e di conseguenza un rallentamento della crescita di quasi tutte le economie europee in primis. La Germania ad esempio sta sperimentando una crescita negativa da alcuni mesi. L'eccesso di crescita dei prezzi sembra un problema in fase di soluzione, e comunque si sta sperimentando un rallentamento dell'inflazione, anche a testimonianza del fatto che le politiche monetarie restrittive stanno facendo effetto. Per evitare il rallentamento eccessivo o addirittura la recessione dei paesi europei, la banca centrale europea si dichiara pronta ad iniziare una fase di riduzione dei tassi, vedremo quando e di quanto, ma gli operatori di mercato prevedono che già nel corso del 2024 potrebbero arrivare i primi tagli dei tassi. In tutto questo la situazione Geopolitica rappresenta la vera potenziale "wild card", nel bene e nel male, poiché gli sviluppi sono impossibili da prevedere."
"Stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzi.- Ha spiegato il dottor Michele Scolletta- L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è ad uno stallo. Gli Stati Uniti non possono permettersi di non negoziare con la Russia una pace di comodo perché altrimenti spingerebbero la Russia nelle braccia della Cina in una nuova alleanza, cosa che gli USA non possono permettersi. La crisi in Medio Oriente è una ulteriore fonte di instabilità a livello mondiale anche per il rischio di escalation con la possibile estensione del conflitto ad altri paesi dell'area, cosa che potrebbe mettere a rischio la neutralità del resto del mondo. Gli attacchi alle navi che trasportano merci verso l'Europa da parte dei combattenti del partito degli UTI nello stretto di Bab el-Mandeb (che in arabo significa "porta del lamento funebre) sta generando un incremento dei costi delle materie prime in Europa a causa dell'amento dei costi di trasporto ed assicurativi delle navi che sono costrette a circumnavigare l'Africa per portare le merci sul vecchio continente e questo si riflette sul nervosismo politico militare delle potenze economiche europee guidate dalla Gran Bretagna. Da ultimo c'è la pretesa da parte della Cina di "riportare" Taiwan sotto il proprio controllo, reclamando un diritto che non tiene conto delle evoluzioni storiche. Ed è questa la più grossa minaccia che incombe sul mondo in quanto un'azione militare della Cina su Taiwan non potrebbe avvenire senza provocare una risposta da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati nel patto atlantico. Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno basi sul territorio di Taiwan che dista a circa 5 miglia marine dal territorio della Repubblica Popolare Cinese (forse il vero motivo per cui la Cina vuole portare Taiwan sotto il proprio controllo). Ma si sa, le guerre le fanno i giovani e la "buona notizia" è che l'età media della popolazione Cinese, e non solo, è in aumento. Dagli attuali 39,7 anni si passerà a circa 43 anni di età media nel prossimo decennio. Questo fenomeno demografico potrebbe essere un acceleratore o potrebbe scoraggiare qualunque azione militare, lo vedremo nel prossimo e fondamentale decennio.
"Se si vuole preservare al meglio i propri patrimoni ed i propri risparmi, - ha concluso il dottor Michele Scolletta - evitando l'erosione dell'inflazione, ai risparmiatori, alle famiglie ed a tutti gli investitori non rimane che attuare delle scelte di diversificazione reale dei propri investimenti (diversificazione geografica, settoriale, per scadenze e per strumenti), diffidando da promesse di facili guadagni e soprattutto chiedere instancabilmente ai propri consulenti di farsi aiutare a capire meglio qual è il livello di rischio che si è in grado di sopportare, perché senza rischio (anche poco) non c'è rendimento (anche poco) e non dimenticare la prima legge della finanza che recita 'non ci sono pasti gratis'. Intelligenti Pauca." Le domande del pubblico, il saluto dell'assessore alla cultura del Comune di Canosa, Cristina Saccinto e le foto di rito hanno concluso l'incontro con il dottor Michele Scolletta che non ha deluso le aspettative, fornendo un quadro ben circostanziato e convincente sulla geopolitica e mercati finanziari di enorme importanza.
"A seguito dei 'lock down', forzati dalla grave pandemia del 2020 c'è stata una netta riduzione della domanda e degli scambi commerciali. Nel 2021 abbiamo assistito ad una "spending revenge", il desiderio di tutti di tornare ad una vita normale ha riacceso la voglia e la capacità di spesa da parte delle famiglie nei paesi industrializzati, forse oltre il necessario. Questo fattore, - esordisce così il dottor Michele Scolletta nell' excursus affrontato - unito al crescente costo delle materie prime (a causa delle chiusure delle frontiere e l'allungamento dei tempi per i controlli e delle consegne) ha generato un fenomeno sconosciuto da anni ma che sta caratterizzando in maniera profonda la storia economica degli ultimi 2 anni: il ritorno dell'inflazione. Abbiamo vissuto anni in cui i rendimenti dei titoli obbligazionari erano a zero, se non addirittura negativi e ciò ha dato una spinta anche all'aumento dell'indebitamento da parte delle famiglie e delle aziende che hanno beneficiato del costo esiguo del denaro. Questo è stato un fattore aggiuntivo che ha generato una accelerazione dell'inflazione che ha corso il rischio di andare fuori controllo. Questo fenomeno infine ha costretto le banche centrali ad adottare politiche monetarie restrittive affinché l'aumento del costo del denaro (ricordiamo essere stato a zero o addirittura negativo) potesse contrastare l'inflazione crescente."
"Nel 2022 si è verificato un doppio impatto sui patrimoni e sulla capacità di spesa delle famiglie, il primo impatto - continua il dottor Michele Scolletta - è stato una forte riduzione dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio ed il secondo la ridotta capacità di spesa (aumento del costo della vita) dovuto al rincaro di tutte le merci e servizi, entrambe i fenomeni, a parità di reddito, tendono a rendere più poveri gli individui risparmiatori e non. L'aumento dei tassi ha generato la riduzione della domanda, anche se non in maniera drastica, e di conseguenza un rallentamento della crescita di quasi tutte le economie europee in primis. La Germania ad esempio sta sperimentando una crescita negativa da alcuni mesi. L'eccesso di crescita dei prezzi sembra un problema in fase di soluzione, e comunque si sta sperimentando un rallentamento dell'inflazione, anche a testimonianza del fatto che le politiche monetarie restrittive stanno facendo effetto. Per evitare il rallentamento eccessivo o addirittura la recessione dei paesi europei, la banca centrale europea si dichiara pronta ad iniziare una fase di riduzione dei tassi, vedremo quando e di quanto, ma gli operatori di mercato prevedono che già nel corso del 2024 potrebbero arrivare i primi tagli dei tassi. In tutto questo la situazione Geopolitica rappresenta la vera potenziale "wild card", nel bene e nel male, poiché gli sviluppi sono impossibili da prevedere."
"Stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzi.- Ha spiegato il dottor Michele Scolletta- L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è ad uno stallo. Gli Stati Uniti non possono permettersi di non negoziare con la Russia una pace di comodo perché altrimenti spingerebbero la Russia nelle braccia della Cina in una nuova alleanza, cosa che gli USA non possono permettersi. La crisi in Medio Oriente è una ulteriore fonte di instabilità a livello mondiale anche per il rischio di escalation con la possibile estensione del conflitto ad altri paesi dell'area, cosa che potrebbe mettere a rischio la neutralità del resto del mondo. Gli attacchi alle navi che trasportano merci verso l'Europa da parte dei combattenti del partito degli UTI nello stretto di Bab el-Mandeb (che in arabo significa "porta del lamento funebre) sta generando un incremento dei costi delle materie prime in Europa a causa dell'amento dei costi di trasporto ed assicurativi delle navi che sono costrette a circumnavigare l'Africa per portare le merci sul vecchio continente e questo si riflette sul nervosismo politico militare delle potenze economiche europee guidate dalla Gran Bretagna. Da ultimo c'è la pretesa da parte della Cina di "riportare" Taiwan sotto il proprio controllo, reclamando un diritto che non tiene conto delle evoluzioni storiche. Ed è questa la più grossa minaccia che incombe sul mondo in quanto un'azione militare della Cina su Taiwan non potrebbe avvenire senza provocare una risposta da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati nel patto atlantico. Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno basi sul territorio di Taiwan che dista a circa 5 miglia marine dal territorio della Repubblica Popolare Cinese (forse il vero motivo per cui la Cina vuole portare Taiwan sotto il proprio controllo). Ma si sa, le guerre le fanno i giovani e la "buona notizia" è che l'età media della popolazione Cinese, e non solo, è in aumento. Dagli attuali 39,7 anni si passerà a circa 43 anni di età media nel prossimo decennio. Questo fenomeno demografico potrebbe essere un acceleratore o potrebbe scoraggiare qualunque azione militare, lo vedremo nel prossimo e fondamentale decennio.
"Se si vuole preservare al meglio i propri patrimoni ed i propri risparmi, - ha concluso il dottor Michele Scolletta - evitando l'erosione dell'inflazione, ai risparmiatori, alle famiglie ed a tutti gli investitori non rimane che attuare delle scelte di diversificazione reale dei propri investimenti (diversificazione geografica, settoriale, per scadenze e per strumenti), diffidando da promesse di facili guadagni e soprattutto chiedere instancabilmente ai propri consulenti di farsi aiutare a capire meglio qual è il livello di rischio che si è in grado di sopportare, perché senza rischio (anche poco) non c'è rendimento (anche poco) e non dimenticare la prima legge della finanza che recita 'non ci sono pasti gratis'. Intelligenti Pauca." Le domande del pubblico, il saluto dell'assessore alla cultura del Comune di Canosa, Cristina Saccinto e le foto di rito hanno concluso l'incontro con il dottor Michele Scolletta che non ha deluso le aspettative, fornendo un quadro ben circostanziato e convincente sulla geopolitica e mercati finanziari di enorme importanza.