Minori: quale futuro?

L'intervento del consigliere Mariangela Petroni

martedì 9 agosto 2016 15.46
Da una lettura della deliberazione di Coordinamento Istituzionale dell'Ambito territoriale Canosa -Minervino - Spinazzola n. 23 del 28 luglio scorso, riguardante l'assegnazione di risorse finanziarie aggiuntive della Regione per interventi in favore di minori, ho riscontrato che il nostro ambito ha scelto di utilizzare tali risorse, pari a circa € 100.000,00 esclusivamente per l'assistenza educativa domiciliare. Già in diverse sedute di Consiglio comunale ho riportato le lamentele di molte famiglie per l'interruzione della frequenza di minori a rischio devianza, sottoposti a provvedimenti del Tribunale dei minorenni e con disabilità, presso il Centro Diurno e il Centro Polivalente, entrambi sospesi da circa un anno, per mancanza di assegnazione di nuovi fondi da parte della Regione.

Il Sindaco aveva promesso in diverse sedi e in un incontro con le famiglie che tali misure sarebbero state rifinanziate, così come promesso dalla Dirigente della Regione Puglia, permettendo di riprendere tali servizi. Dalla predetta deliberazione scaturisce, invece, un atto di indirizzo per l'utilizzo dei citati fondi regionali esclusivamente per l'Assistenza domiciliare per minori (ADE), anziché per i Centri. Mi risulta che l'ADE negli anni precedenti è stato attivato, ma per il Comune di Canosa non ha riscontrato i risultati sperati, infatti, le famiglie individuate hanno rinunciato a tale servizio.

Nel frattempo ho appreso che la cooperativa che gestiva il Centro Diurno chiuderà definitivamente fra un mese, venendo meno quindi sul territorio, ancora una volta penalizzato, di un altro importante servizio per i minori, proprio oggi che il numero dei reati da parte degli stessi è in continua crescita. Mi sono recata per ben due volte (4 sera e 5 mattina agosto u.s.) all'Ufficio di Piano per avere chiarimenti sulla deliberazione e sulle motivazioni di tale scelta, ma non vi erano dipendenti con i quali interloquire. Ho anche cercato un contattato telefonico con il dirigente che non ha risposto.

Ritengo che il Coordinamento nel fare la scelta della destinazione dei fondi avrebbe dovuto tener conto maggiormente delle peculiarità di ciascun Comune. Infatti, Canosa di Puglia con tale scelta è stata per l'ennesima volta penalizzata, perché non si è data continuità a servizi avviati, funzionanti, richiesti e utilizzati. Mi son chiesta e chiedo, tutti questi minori che frequentavano tali Centri nel frattempo dove sono finiti e finiranno? Quali servizi alternativi sono stati assicurati? Di certo, nel passato i minori nel periodo estivo usufruivano di attività alternative a quelle scolastiche: mare, piscina, laboratori e tanto altro. Oggi, invece... regna il pressappochismo e il tirare a compare.
Mariangela Petroni, Capogruppo Consiliare Conservatori e Riformisti