Mobilità sostenibile significa tutela ambientale

Le proposte M5S alla manovra per una mobilità sostenibile

mercoledì 21 novembre 2018 22.36
Con l'approdo in Commissione Bilancio, è entrato nel vivo il dibattito parlamentare sulla "manovra del popolo", come l'hanno definita gli esponenti del Governo Conte. In questa fase, i vari gruppi parlamentari lavorano ad una prima modifica del testo base, proponendo aggiunte, modifiche o soppressioni che, se votate favorevolmente, incidono direttamente sul documento che successivamente approderà nell'Aula di Montecitorio. Come forza di Governo, i 5 Stelle stanno lavorando per fare in modo che i punti del programma presentato per le elezioni del 4 marzo scorso vengano portati a compimento. "La mobilità sostenibile è una delle nostre stelle - dichiara Scagliusi, capogruppo M5S della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera - ed è pertanto da sempre al centro delle nostre battaglie. Nella legge di bilancio prevediamo una maggiore tutela della sicurezza stradale e della salute dei cittadini, stanziando 5 milioni di euro per ogni anno dal 2019 al 2021, che serviranno a verificare che i nuovi veicoli di fabbrica rispettino i livelli dichiarati di emissioni inquinanti".

Mobilità sostenibile significa tutela ambientale e, anche su questo, la Commissione Trasporti del M5S ha presentato diverse proposte. Lo scopo è quello di mettere in piedi una strategia complessiva più ampia, che passa anche dalla riduzione e riconversione del parco mezzi, pubblico e privato. "Nell'ottica di una graduale riduzione dell'inquinamento delle nostre città - prosegue Scagliusi (M5S) - abbiamo anche previsto incentivi per chi acquista un'auto elettrica e dà in rottamazione il proprio veicolo diesel o benzina. Vogliamo rifinanziare poi il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile e il programma Sicurezza Stradale. Fondi previsti anche per le colonnine di ricarica, che dovranno essere presenti in ogni città e per nuove piste ciclabili. Invece per chi rottama e non acquista un nuovo veicolo sono previsti fino a 3.000 euro, che potranno essere trasformati in un credito da spendere utilizzando il car sharing. In particolare - continua il parlamentare 5 Stelle - tra le nostre proposte in manovra c'è quella di dare un contributo del 20%, fino a 6mila euro, a chi rottama vecchia auto euro zero. Nel caso di rottamazione dei veicoli euro 1, il contributo scende a un massimo di 4mila euro e, per gli euro 3 o euro 2, a un massimo di 3mila euro. Misure come queste vanno nella direzione di una graduale diminuzione dell'inquinamento delle nostre città. Ridurre il tasso di motorizzazione e sostituire l'uso dei motori a combustione con quelli elettrici per migliorare l'impatto sulla nostra salute e la qualità della vita nelle nostre città, è l'unica alternativa possibile. Mirano a questi obiettivi anche le nostre proposte di rifinanziamento del piano nazionale della mobilità sostenibile. Sono convinto - conclude Emanuele Scagliusi (M5S) - che oltre a ciò già inserito nella manovra, faremo valere i nostri numeri per portare a casa molte di queste ulteriori proposte".