Morire per il colore della pelle?
In Italia, purtroppo, ancora oggi si può
giovedì 7 luglio 2016
16.05
A Fermo nelle Marche, il nigeriano Emmanuel Chidi Namdi è deceduto all'età 36 anni, dopo essere stato colpito violentemente da un ultrà della squadra locale di calcio nella giornata di martedì scorso, per aver preso le difese della compagna Chimiary Namdi che era con lui a seguito di insulti razzisti. In merito è intervenuto il consigliere regionale PD Ernesto Abaterusso che ha dichiarato:"""La triste vicenda che ha colpito il giovane Emmanuel Chidi Namdi, fuggito dagli orrori di Boko Haram, e sua moglie Chimiary toglie il fiato e rende difficile esprimere qualsiasi pensiero. Una cosa però è certa: quanto accaduto a Fermo deve scuotere le nostre coscienze e far capire a ognuno di noi che l'odio e la violenza razzista devono essere condannati, sempre e comunque. Il dolce sorriso di Emmanuel e di Chimiary rimanga impresso negli occhi di tutti noi e ci spinga a intraprendere, una volta per tutte, la strada del contrasto a ogni forma di razzismo, di odio strisciante, a ogni forma di spaventoso silenzio. Per farlo occorre una reazione forte da parte dei cittadini e delle istituzioni, il recupero dei valori e il rafforzamento di ogni azione volta all'accoglienza e all'integrazione.""" Emmanuel e Chimiary Namdi erano stati accolti dalla Fondazione Caritas in Veritate, guidata da don Vinicio Albanesi, lo scorso novembre. Erano in fuga dalla Nigeria, dove avevano perso tutti i loro familiari in uno degli attacchi alle chiese cristiane da parte di Boko Haram e per arrivare in Italia avevano superato altre violenze in Libia. Una traversata che era costata la vita al bimbo che lei portava in grembo, ma che li aveva portati a sperare di un futuro migliore.