Nel ricordo dei Martiri del XXIII Maggio e della strage di Capaci
Le dichiarazioni del sindaco Morra
domenica 24 maggio 2020
9.27
"Il 23 maggio 1992 - ricorda il sindaco di Canosa di Puglia, Roberto Morra - nei pressi di Capaci, in una strage di mafia, persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie, Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.Fu un periodo particolarmente difficile per l'Italia, un mese più tardi in un'altra strage di mafia persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.Oggi ricordiamo il sacrificio di due servitori dello Stato che dettero la vita per l'affermarsi dei principi della legalità e della giustizia e che non arretrarono affinché si affermassero, anche a costo della loro vita."
"In questa giornata ricorre – continua il sindaco - anche il centenario di un tragico evento che ha segnato la storia della nostra Città: una protesta contadina soffocata nel sangue dalle forze dell'ordine che causò tre morti, tra cui un ragazzino di 12 anni, ed una ventina di feriti. Erano gli anni bui che seguivano la fine della Prima Guerra Mondiale, segnati da una diffusa povertà. I contadini, che protestavano per la mancata distribuzione della pasta e per la sospensione di alcuni lavori sulle strade vicinali, si riunirono nella piazza antistante il Municipio per far sentire la loro voce. Era quella una delle tante manifestazioni di protesta di quegli anni ma, il 23 maggio del 1920 finì tragicamente e qualche anno dopo, per ricordare quell'eccidio, Piazza Cavallotti divenne Piazza Martiri del XXIII Maggio."
Sabino D'Aulisa
"In questa giornata ricorre – continua il sindaco - anche il centenario di un tragico evento che ha segnato la storia della nostra Città: una protesta contadina soffocata nel sangue dalle forze dell'ordine che causò tre morti, tra cui un ragazzino di 12 anni, ed una ventina di feriti. Erano gli anni bui che seguivano la fine della Prima Guerra Mondiale, segnati da una diffusa povertà. I contadini, che protestavano per la mancata distribuzione della pasta e per la sospensione di alcuni lavori sulle strade vicinali, si riunirono nella piazza antistante il Municipio per far sentire la loro voce. Era quella una delle tante manifestazioni di protesta di quegli anni ma, il 23 maggio del 1920 finì tragicamente e qualche anno dopo, per ricordare quell'eccidio, Piazza Cavallotti divenne Piazza Martiri del XXIII Maggio."
Sabino D'Aulisa