Nicola Casamassima: per il Teatro Comunale Lembo, servono buoni propositi
Canosa ha avuto tanti splendidi ed invidiati artisti. Il Teatro deve poter essere un contenitore culturale a disposizione di tutti
domenica 4 novembre 2012
9.59
Teatro Comunale Raffaele Lembo. Ad un anno dalla inaugurazione servono buoni propositi perché gli auguri siano i migliori.
Ad un anno esatto dalla sua inaugurazione (5 novembre 2011), il Teatro comunale Raffaele Lembo è nella condizione tipica di chi è nato da poco e non ha idea di quale possa essere il futuro da grande.
Ma può essere così per molto? Si è parlato spesso e polemicamente negli ultimi tempi di quanto sia costato l'acquisto e la ristrutturazione, si è detto della diversa utilità se si fosse speso diversamente.
Mah! Tutti credo abbiamo apprezzato le parole del Ministro Fitto e del Presidente della Regione Vendola durante l'inaugurazione, sul perché di tali iniziative, di cui hanno beneficiato alcuni meritevoli Comuni pugliesi, volute da Fitto e condivise da Vendola nella fase degli ultimi adempimenti.
Quanto alla spesa, per gran parte abbiamo beneficiato di finanziamenti esterni che, ovviamente, avevano un vincolo di destinazione e considerando, inoltre, l'imprevisto ritrovamento archeologico - che molto ha involontariamente condizionato il completamento quanto a tempi e risorse -, croce e delizia del nostro Teatro tale da renderlo unico nel suo genere.
Taluni hanno criticato l'opposizione di centrodestra e di Francesco Ventola per la presunta mancanza di proposte: è esattamente il contrario, i fatti lo dimostrano. Si potrebbe aspettare "sul fiume" lo scorrere degli errori e dei penalizzanti ritardi per poi far "pagare il conto". Questo, però, non tutelerebbe la Città, perciò il centrodestra si ritrova spesso quasi a dettare l'agenda politica richiamando l'attenzione sui temi rispetto ai quali l'Amministrazione è in ritardo o assente. Di questo, loro malgrado, l'Amministrazione ed il centrosinistra, a pensarci bene, dovrebbero essere grati.
Perciò, ritengo essere questo il senso delle interrogazioni e degli ordini del giorno presentati in Consiglio Comunale: se non lo si comprende o non lo si apprezza, pazienza.
Ritengo essere questo il senso di interrogazioni ed ordini del giorno presentati anche per il Teatro comunale Lembo nei mesi scorsi.
Canosa ha avuto tanti splendidi ed invidiati artisti, ne ha tanti ancora in erba e non. Pertanto, il Teatro deve poter essere un contenitore culturale a disposizione di tutti, di coloro che vogliono assistere ad appuntamenti culturali e di intrattenimento, stimolanti o ludici che siano. Ma il Teatro deve anche poter essere, se non soprattutto, luogo di aggregazione per ragazzi, giovani e meno giovani, offrire spazi ed occasioni per scuole ed associazioni; ciò, nello spirito del progetto "Scapesteatro" che come tutti i lavori, è stato anche questo candidato favorevolmente nel programma "Bollenti Spiriti". Il Teatro deve essere politeama, luogo di richiamo per le città limitrofe: chi si reca nei multisala delle città a noi vicine, poi si reca anche a fare spesa nei negozi di quei luoghi, si ferma negli esercizi pubblici e nelle attività commerciali..
Per fare tutto questo il centrodestra ha proposto la creazione di una fondazione a partecipazione pubblico-privata. E' solo una proposta, l'importante è parlarne, aprire il dibattito per poi decidere.
Va detto che la cultura non è mai stata particolarmente produttiva, non in termini diretti, almeno.. Non può essere messa in discussione, però, la funzione ed il ruolo che assume nella crescita di una Comunità, sarebbe un vero peccato se ciò non fosse condiviso.
Quanto alle polemiche sulla procedura in corso, relativamente alla agibilità, o su un alcune poltrone non ancora pagate, sono questioni tecniche (banale l'ultima) di competenza degli uffici, quindi vanno lasciate a chi fa della polemica spicciola e strumentale l'unico scopo, ricordando che agli amministratori è attribuito il ruolo di individuare obiettivi e recuperare finanziamenti per la loro realizzazione. Quando si arriva a buon fine, sono stati bravi gli Amministratori per il loro ruolo, sono stati bravi gli uffici per la parte ad essi riservata.
Noi abbiamo creduto e crediamo che il teatro sia una grande risorsa per Canosa, se siamo tutti capaci nel riuscire ad utilizzarlo al massimo, con spirito sociale ed imprenditoriale, sarebbero tanti i benefici, diretti ed indiretti. E' questo il modo anche per creare sviluppo ed occupazione.
Dopo l'inaugurazione il Teatro è stato utilizzato sufficientemente nei suoi primi mesi. Ora aspettiamo che se ne riprenda l'utilizzo e si riscriva il suo futuro. Come colui che ha voluto costruirlo, il cav. Lembo, per noi il Teatro Comunale giammai deve essere un problema ma strumento di vera opportunità, come confermato da Fitto e da Vendola. Perciò ci auguriamo che siano in tanti a credere in questa idea, Canosa se lo aspetta.
Prof. Nicola Casammassima, già Assessore alla Cultura e P..I. Giunta Comunale Ventola
Ad un anno esatto dalla sua inaugurazione (5 novembre 2011), il Teatro comunale Raffaele Lembo è nella condizione tipica di chi è nato da poco e non ha idea di quale possa essere il futuro da grande.
Ma può essere così per molto? Si è parlato spesso e polemicamente negli ultimi tempi di quanto sia costato l'acquisto e la ristrutturazione, si è detto della diversa utilità se si fosse speso diversamente.
Mah! Tutti credo abbiamo apprezzato le parole del Ministro Fitto e del Presidente della Regione Vendola durante l'inaugurazione, sul perché di tali iniziative, di cui hanno beneficiato alcuni meritevoli Comuni pugliesi, volute da Fitto e condivise da Vendola nella fase degli ultimi adempimenti.
Quanto alla spesa, per gran parte abbiamo beneficiato di finanziamenti esterni che, ovviamente, avevano un vincolo di destinazione e considerando, inoltre, l'imprevisto ritrovamento archeologico - che molto ha involontariamente condizionato il completamento quanto a tempi e risorse -, croce e delizia del nostro Teatro tale da renderlo unico nel suo genere.
Taluni hanno criticato l'opposizione di centrodestra e di Francesco Ventola per la presunta mancanza di proposte: è esattamente il contrario, i fatti lo dimostrano. Si potrebbe aspettare "sul fiume" lo scorrere degli errori e dei penalizzanti ritardi per poi far "pagare il conto". Questo, però, non tutelerebbe la Città, perciò il centrodestra si ritrova spesso quasi a dettare l'agenda politica richiamando l'attenzione sui temi rispetto ai quali l'Amministrazione è in ritardo o assente. Di questo, loro malgrado, l'Amministrazione ed il centrosinistra, a pensarci bene, dovrebbero essere grati.
Perciò, ritengo essere questo il senso delle interrogazioni e degli ordini del giorno presentati in Consiglio Comunale: se non lo si comprende o non lo si apprezza, pazienza.
Ritengo essere questo il senso di interrogazioni ed ordini del giorno presentati anche per il Teatro comunale Lembo nei mesi scorsi.
Canosa ha avuto tanti splendidi ed invidiati artisti, ne ha tanti ancora in erba e non. Pertanto, il Teatro deve poter essere un contenitore culturale a disposizione di tutti, di coloro che vogliono assistere ad appuntamenti culturali e di intrattenimento, stimolanti o ludici che siano. Ma il Teatro deve anche poter essere, se non soprattutto, luogo di aggregazione per ragazzi, giovani e meno giovani, offrire spazi ed occasioni per scuole ed associazioni; ciò, nello spirito del progetto "Scapesteatro" che come tutti i lavori, è stato anche questo candidato favorevolmente nel programma "Bollenti Spiriti". Il Teatro deve essere politeama, luogo di richiamo per le città limitrofe: chi si reca nei multisala delle città a noi vicine, poi si reca anche a fare spesa nei negozi di quei luoghi, si ferma negli esercizi pubblici e nelle attività commerciali..
Per fare tutto questo il centrodestra ha proposto la creazione di una fondazione a partecipazione pubblico-privata. E' solo una proposta, l'importante è parlarne, aprire il dibattito per poi decidere.
Va detto che la cultura non è mai stata particolarmente produttiva, non in termini diretti, almeno.. Non può essere messa in discussione, però, la funzione ed il ruolo che assume nella crescita di una Comunità, sarebbe un vero peccato se ciò non fosse condiviso.
Quanto alle polemiche sulla procedura in corso, relativamente alla agibilità, o su un alcune poltrone non ancora pagate, sono questioni tecniche (banale l'ultima) di competenza degli uffici, quindi vanno lasciate a chi fa della polemica spicciola e strumentale l'unico scopo, ricordando che agli amministratori è attribuito il ruolo di individuare obiettivi e recuperare finanziamenti per la loro realizzazione. Quando si arriva a buon fine, sono stati bravi gli Amministratori per il loro ruolo, sono stati bravi gli uffici per la parte ad essi riservata.
Noi abbiamo creduto e crediamo che il teatro sia una grande risorsa per Canosa, se siamo tutti capaci nel riuscire ad utilizzarlo al massimo, con spirito sociale ed imprenditoriale, sarebbero tanti i benefici, diretti ed indiretti. E' questo il modo anche per creare sviluppo ed occupazione.
Dopo l'inaugurazione il Teatro è stato utilizzato sufficientemente nei suoi primi mesi. Ora aspettiamo che se ne riprenda l'utilizzo e si riscriva il suo futuro. Come colui che ha voluto costruirlo, il cav. Lembo, per noi il Teatro Comunale giammai deve essere un problema ma strumento di vera opportunità, come confermato da Fitto e da Vendola. Perciò ci auguriamo che siano in tanti a credere in questa idea, Canosa se lo aspetta.
Prof. Nicola Casammassima, già Assessore alla Cultura e P..I. Giunta Comunale Ventola