Non ci stiamo ad essere considerati gli avvelenatori dei cittadini
I fruttivendoli della Fida Confcommercio Andria alzano la voce contro i controlli effettuati dall’amministrazione comunale
giovedì 28 febbraio 2019
17.12
I fruttivendoli della Fida Confcommercio operanti ad Andria(BT) alzano la voce contro l'amministrazione comunale che sta portando avanti una campagna di controlli sull'abusivismo commerciale ed il non rispetto delle norme igienico-sanitarie. "Va bene l'attività di vigilanza e, nel caso, anche di elevazione di sanzioni ma basta con questo clima da caccia alle streghe, sembra che siano i fruttivendoli gli avvelenatori dei cittadini, che tutti i problemi di salubrità degli alimenti dipendano dagli operatori del settore", commentano Giacinto Capogna, Fida Confcommercio e Claudio Sinisi, Confcommercio Andria. I commercianti sono sul piede di guerra anche contro gli abusivi e gli itineranti "stazionari" che, invece, di girare in città si fermano agli angoli delle strade, situazioni sotto gli occhi di tutti. "Le regole è giusto che ci siano e che vengano rispettate, purché lo facciano tutti perché, invece, abbiamo la sensazione che si controllino solo gli esercizi commerciali che hanno un civico, lasciando molti altri nell'anarchia", chiarisce Sinisi spiegando che, "insieme ai rappresentanti della categoria, è stato già chiesto all'assessore alla Polizia Locale, Pierpaolo Matera, un tavolo tecnico, alla presenza della Asl, finalizzato a prendere decisioni che mirino alla tutela della salute dei consumatori senza mortificare il commercio e rendere ancora più complicata una situazione già difficile, visti gli esorbitanti costi di gestione delle attività commerciali".
"L'auspicio – conclude Capogna – è che si valutino le questioni per quello che sono: qualche giorno fa un collega stava scaricando la merce davanti al suo negozio, dunque le cassette di frutta e verdura erano sul marciapiede non per esposizione ma per essere trasferite all'interno dell'attività ed è stato non solo sanzionato ma anche punito con tre giorni di chiusura dell'esercizio, al danno insomma la beffa. Il mancato guadagno quando lo recupererà mai? E al mercato generale, gestito dal Comune, in materia igienico sanitaria è tutto sotto controllo? Siamo convinti che riusciremo a trovare un punto di incontro perché da parte nostra ci mettiamo tutta la disponibilità al dialogo e crediamo nel buonsenso dell'amministrazione".
"L'auspicio – conclude Capogna – è che si valutino le questioni per quello che sono: qualche giorno fa un collega stava scaricando la merce davanti al suo negozio, dunque le cassette di frutta e verdura erano sul marciapiede non per esposizione ma per essere trasferite all'interno dell'attività ed è stato non solo sanzionato ma anche punito con tre giorni di chiusura dell'esercizio, al danno insomma la beffa. Il mancato guadagno quando lo recupererà mai? E al mercato generale, gestito dal Comune, in materia igienico sanitaria è tutto sotto controllo? Siamo convinti che riusciremo a trovare un punto di incontro perché da parte nostra ci mettiamo tutta la disponibilità al dialogo e crediamo nel buonsenso dell'amministrazione".