NON FARE agli altri ciò che NON VORRESTI che gli altri facessero a te
Contro il bullismo il primo comandamento del "Modello Mabasta"
lunedì 5 novembre 2018
22.41
Il Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti "MABASTA", nato nel 2016 ad opera di una classe di studenti 14enni dell'Istituto "Galilei-Costa" di Lecce, è quasi pronto ad annunciare quello che definiscono il "Modello Mabasta", ossia una serie di idee, consigli e azioni che ogni classe e scuola d'Italia può liberamente adottare per contrastare i pessimi fenomeni di bullismo e cyberbullismo fra giovani. Sono tutte pratiche originali (alcune anche molto divertenti) concepite dalle giovani menti di questi studenti, creativi e impegnati allo stesso tempo. Oggi, ad anticipare la pubblicazione ufficiale del Modello, i ragazzi annunciano i "Due Comandamenti di Mabasta", con i quali, a loro parere, sarebbe sufficiente che ognuno li seguisse per prevenire e spegnere ogni forma di bullismo o cyberbullismo. Il primo comandamento recita:
1) NON FARE agli altri ciò che NON VORRESTI che gli altri facessero a te
È sufficientemente chiaro che questo consiglio è rivolto soprattutto ai "bulli" e alle "bulle", invitandoli a mettersi nei panni delle vittime e a rendersi conto che sicuramente non fa certo piacere ricevere comportamenti come quelli di cui sono artefici.Mentre il secondo comandamento è:
2) FAI agli altri ciò che VORRESTI che gli altri facessero a te
È simile al precedente ma profondamente diverso nella sostanza, è girato in positivo e in propositivo. Mentre il primo è un invito a riflettere e a non agire, il secondo è imperativo e sprona a non essere passivi e a prendere posizione, agendo. È obiettivamente rivolto agli "spettatori", tutti quei ragazzi e ragazze che vedono, che ascoltano, che sanno quello che sta accadendo ma preferiscono tenersi da parte. Basterebbe che si mettessero per un secondo nelle veci delle vittime per comprendere che un aiuto dall'esterno è non solo utile, ma anche molto apprezzato, per non dire doveroso.
«Ci auguriamo che, con l'adozione del nostro Modello Mabasta, - raccontano gli studenti dell'attuale classe 4°A del "Galilei-Costa" di Lecce - si possa davvero dare una frenata e una svolta decisiva ai tanti, troppi episodi di prevaricazione che leggiamo tutti i giorni sui media nazionali e internazionali. Ce la stiamo mettendo tutta nell'inventare pratiche nuove e sperimentazioni che, con il contributo e l'aiuto di tutti, possano migliorare nel tempo e portare a risultati importanti. Abbiamo inventato questi due semplici consigli comportamentali pensando che, in fondo, basterebbe davvero poco per poter vivere una serena vita scolastica insieme a tutti i compagni. Il primo è utile a prevenire ogni forma di bullismo e cyberbullismo, basterebbe chiedersi, ad esempio: "a me farebbe piacere se qualcuno facesse circolare una mia foto compromettente?". Il secondo è invece utile a contrastare e stoppare quei casi già in atto, serve a spronare gli spettatori ad unirsi fra loro e a fare da "controbranco", andando in aiuto alle vittime.»
1) NON FARE agli altri ciò che NON VORRESTI che gli altri facessero a te
È sufficientemente chiaro che questo consiglio è rivolto soprattutto ai "bulli" e alle "bulle", invitandoli a mettersi nei panni delle vittime e a rendersi conto che sicuramente non fa certo piacere ricevere comportamenti come quelli di cui sono artefici.Mentre il secondo comandamento è:
2) FAI agli altri ciò che VORRESTI che gli altri facessero a te
È simile al precedente ma profondamente diverso nella sostanza, è girato in positivo e in propositivo. Mentre il primo è un invito a riflettere e a non agire, il secondo è imperativo e sprona a non essere passivi e a prendere posizione, agendo. È obiettivamente rivolto agli "spettatori", tutti quei ragazzi e ragazze che vedono, che ascoltano, che sanno quello che sta accadendo ma preferiscono tenersi da parte. Basterebbe che si mettessero per un secondo nelle veci delle vittime per comprendere che un aiuto dall'esterno è non solo utile, ma anche molto apprezzato, per non dire doveroso.
«Ci auguriamo che, con l'adozione del nostro Modello Mabasta, - raccontano gli studenti dell'attuale classe 4°A del "Galilei-Costa" di Lecce - si possa davvero dare una frenata e una svolta decisiva ai tanti, troppi episodi di prevaricazione che leggiamo tutti i giorni sui media nazionali e internazionali. Ce la stiamo mettendo tutta nell'inventare pratiche nuove e sperimentazioni che, con il contributo e l'aiuto di tutti, possano migliorare nel tempo e portare a risultati importanti. Abbiamo inventato questi due semplici consigli comportamentali pensando che, in fondo, basterebbe davvero poco per poter vivere una serena vita scolastica insieme a tutti i compagni. Il primo è utile a prevenire ogni forma di bullismo e cyberbullismo, basterebbe chiedersi, ad esempio: "a me farebbe piacere se qualcuno facesse circolare una mia foto compromettente?". Il secondo è invece utile a contrastare e stoppare quei casi già in atto, serve a spronare gli spettatori ad unirsi fra loro e a fare da "controbranco", andando in aiuto alle vittime.»