Nuova vita ai “frammenti” di storia canosina
Presentato il corredo di una delle tombe nel "cantiere ing. Di Nunno"
sabato 25 gennaio 2020
16.00
La Sala dei Crateri del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia(BT), nella serata di ieri ha ospitato "Frammenti di città: lo scavo nel cantiere ing. Di Nunno in Via Moscatelli", il primo incontro del 2020 nell'ambito dell'iniziativa #ilmuseoracconta Per l'occasione, alla presenza di molti addetti ai lavori e delle autorità cittadine tra le quali il presidente della Fondazione Archeologica Canosina dottor Sergio Fontana ed il consigliere regionale Francesco Ventola, sono intervenuti : la direttrice del Museo, Anita Rocco; il responsabile dell'Area Patrimonio Archeologico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta Andria Trani e Foggia,Italo Maria Muntoni e l'archeologa Gloria Cito, che hanno presentato i recenti risultati della campagna di scavo. L'intervento di scavo svoltosi nell'autunno 2018, in via Moscatelli a Canosa di Puglia, è stato fortemente voluto da Maria Fonte e Grazia Di Nunno in memoria del fratello, l'ingegnere Giambattista. Le indagini hanno permesso di inserire in un quadro topografico più ampio e articolato, le strutture murarie e pavimentali riferibili ad un impianto termale(balneum) rinvenute nella stessa area nel 1994. Inoltre, la tomba I (II-I secolo a.C.), una piccola fossa scavata nel terreno che ospitava i corpi di due bambini, uno di pochi mesi, l'altro di poco più di un anno. Entrambi erano in posizione rannicchiata, il più piccolo all'altezza del ventre del grande. Alle loro spalle sono stati individuati gli elementi del corredo : due coppiette acrome, una conchiglia, una statuetta di terracotta a forma di cavallo, un sonaglio (tintinnabulum) a forma di cinghiale, una brocchetta a fasce in miniatura. Da ieri, Il corredo di una delle tombe indagate, nella sua bellezza originaria è temporaneamente esposto nella Sala degli Archeologi presso il Museo Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia. Ancora una volta protagonisti sia le istituzioni culturali (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta Andria Trani e Foggia, con il supporto tecnico della Fondazione Archeologica Canosina) che privati (Famiglia Di Nunno) che hanno permesso di riportare alla luce "frammenti" di storia di Canosa e dare nuova vita alla "Città d'Arte e Cultura" , impegnata attraverso i suoi testimonial a promuovere e valorizzare la conoscenza dell'immenso patrimonio archeologico presente in loco grazie anche al paziente e complesso lavoro di scavo, frutto di sinergie e collaborazione di più attori a tutela dello stesso "bene comune", importante risorsa per lo sviluppo dell'economia territoriale.
© - Riproduzione riservata
Foto a cura di Savino Mazzarella
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