Nuovo Cinema Strippoli

Presentazione del progetto culturale

venerdì 21 aprile 2017 23.37
Si terrà alle ore 11,00 di sabato 22 aprile la presentazione del progetto culturale del "NUOVO CINEMA "STRIPPOLI" che avrà luogo presso l'Oratorio Don Biagio Saraceno della Parrocchia "Gesu', Giuseppe e Maria" di Canosa di Puglia(BT) in via Federico II nr. 1. Per l'occasione sarà presente la famiglia Strippoli - Di Pinto con gli interventi di : Antonio Di Pinto, proprietario del Nuovo Cinema Strippoli: Piero Montefusco, direttore Artistico della Cooperativa "Fantarca"; Ernesto la Salvia, Sindaco di Canosa di Puglia; Elia Marro, assessore allo Spettacolo;Anna Maria Fiore, presidente della Pro Loco, partner di progetto. Tutto ebbe inizio da una geniale intuizione, quando nel 1947, Antonio Strippoli costruì una delle prime arene cinematografiche della Puglia offrendo, in un clima di sfiducia postbellica, un luogo di svago ed intrattenimento. Qualche anno più tardi sempre Antonio Strippoli s'impegnò nella costruzione dell'omonimo cinema, proprio nella struttura che ancora oggi è conservata gelosamente dalla Famiglia Strippoli - Di Pinto. Proprio qui i cittadini Canosini hanno potuto assistere ad importanti proiezioni, film indimenticabili, che hanno fatto la storia del Cinema, come "Roma città aperta", "L'amore è una cosa meravigliosa" e tanti altri ancora di cui l'omonima famiglia Strippoli-Di Pinto conserva manifesti e locandine oltre ai proiettori d'epoca, tutti ancora perfettamente conservati e funzionanti. Una raccolta di immagini e strumenti che consente a ciascuno di noi di legare alcuni momenti particolare della propria giovinezza, alla visione di un film al Cinema Strippoli. Negli anni settanta e ottanta, arrivò a Canosa la crisi delle sale cinematografiche classiche, determinatasi dalla diffusione della televisione ma anche della introduzione sul mercato di alcuni stravolgimenti tecnologici, quali le profonde modificazioni avvenute con l'avvento delle multisale, delle nuove tecnologie digitali, delle nuove logiche distributive vessatorie per le monosale. Ciò non di meno influì sul declino delle sale cinematografiche tradizionali, la crisi economica che ha diminuito la predisposizione alle spese legate alla cultura delle famiglie: tali circostanze hanno svuotato la sala cinematografica del ruolo sociale ma anche economico che ha avuto in passato, sino a rendere difficile, se non impossibile la sua sopravvivenza, specie se monosala.

Il merito principale della famiglia Strippoli – Di Pinto è stato quello di non ricorrere alla soluzione del problema, legato alla conduzione della sala cinematografica, favorendo una economicamente interessantissima speculazione immobiliare, ma di resistere. Oggi, volendo continuare a perseguire l'obiettivo di diffondere le arti visive, attraverso la continuità operativa, è indispensabile ripensare ruolo e funzioni della sala riempiendo il contenitore di contenuti finalizzati a trasformare il luogo-cinema in struttura polifunzionale in cui poter svolgere più attività diverse fra loro, mettendo a frutto tutte le risorse storiche, archeologiche, culturali, economiche, sociali e istituzionali del territorio, in grado di far percepire nuovamente la sala-cinema come luogo di imprescindibile importanza per la comunità locale, nonché promotore di nuova occupazione e crescita, attraverso un consolidato modello, che veda la sala-cinema trasformarsi in un incubatore di impresa culturale, fortemente vocata anche allo sviluppo turistico del territorio incernierandosi con le altre realtà presenti. Un luogo che, armonizzato, possa fungere da attrattore storico e culturale per Canosa e le sue tradizioni culturali ed archeologiche, favorendo l'aggregazione dei turisti finalizzati alla fruizione di una conoscenza della città attraverso le arti visive, utilizzando strumenti di realtà virtuale che consentano di ricostruire l'eccezionale dimensione storica di Canosa di Puglia, i suoi dromos, le sue terme, i suoi ipogei, la sua realtà architettonica che la esaltavano facendola appellare come "la piccola Roma".

Canosa di Puglia(BT) infatti si può considerare la capitale del turismo archeologico della provincia Barletta Andria Trani. Non solo per i suoi ritrovati ipogei e la storia millenaria, per le sue terme e per il patrimonio religioso legato alla figura di un gigante della religiosità come San Sabino. Ma Canosa è anche il ponte Romano, quest'anno collocato fra i primi dieci posti del FAI ed il suo fiume, l'Ofanto, che ha ridisegnato miti e leggende in epoca romana, tanto da essere il Rubicone del sud nell'immaginifico collettivo dove si affrontarono le truppe di Annibale e si consumò la disfatta di Canne. Pare di sentire il barrito degli elefanti e lo sfolgorante scintillio delle spade in duelli all'ultimo sangue, ed il grido di aiuto che le legioni romani elevarono durante la battaglia di Canne e che fu raccolto da una nobile matrona canosina dal nome Paolina Busa, citata dalla stessa Croce Rossa Internazionale, come una precursore dello spirito delle crocerossine. Il Fiume Ofanto e la sua straordinaria importanza per la valorizzazione del territorio, è sancita dalla Legge regionale 37 del 14 dicembre 2007 che riconosce il Parco Naturale Regionale denominato "fiume Ofanto", e che interessa una importante porzione del territorio comunale di Canosa di Puglia. Nel DNA dei canosini però non c'è solo il parco dell'Ofanto con la sua magnifica piana, oggi oggetto di rivalutazione e attenzionato in tutta Italia, vi sono altresì la Morte di Clorinda nella "Gerusalemme Liberata", "Angelica dell'Orlando Furioso", La Motte e Fieramosca nella "Disfida di Barletta". A Canosa inoltre è accaduto qualcosa di unico ed irripetibile in Puglia: la passione per i pupi di scuola napoletana, che portò sul finire del XIX secolo Lorenzo Dell'Aquila a creare con la moglie Anna Gallo la Compagnia "Aurora". Pupari d'arte, che nulla avevano da invidiare ai più blasonati Cuticchio. La collezione dei loro bellissimi pupi potrà essere oggetto di costante esposizione per scuole, cittadini e turisti.

Il Progetto "Nuovo Cinema Strippoli", Laboratorio delle Arti e della Creatività, punta a promuovere all'interno della sala "Nuovo Cinema Strippoli", l'utilizzo delle arti visive come strumento di promozione e valorizzazione del territorio, anche utilizzando lo strumento della realtà virtuale, attraverso la collaborazione con imprese leader nel settore e già impegnate in siti archeologici di rilevanza mondiale. Per questo motivo la famiglia Di Pinto – Strippoli, ha fortemente voluto la collaborazione e l'adesione al progetto delle realtà che oggi sono sul territorio maggiormente attive nel settore della valorizzazione del patrimonio archeologico e monumentale. Altro punto di forza dell'idea progettuale, che intendiamo realizzare all'interno del cinema Strippoli, è la promozione e diffusione della cultura enogastronomica, sempre partendo dalle tradizioni locali basate su piatti semplici a base di grano arso, olio, vino ed altri prodotti delle nostre terre. Quale connubio migliore allora che gustare pietanze genuine e locali vedendo un bel film? Di qui l'idea di recuperare uno spazio all'interno della sala cinema dove promuovere la tradizione alimentare e agricola della città di Canosa.

Il "Nuovo Cinema Strippoli" così si propone, coinvolgendo tutte le realtà istituzionali ed associative locali che vorranno condividere e partecipare questa idea progettuale di porsi come fondamentale attrattore culturale in grado di attirare turismo culturale, rilanciando così non solo la sala Strippoli, che sarà interamente ristrutturata e attrezzata con le migliori attrezzature e arredi sul mercato, ma creando per le premesse per incrementare l'occupazione con lo sviluppo dell'indotto, dare un nuovo volto culturale alla struttura ed all'intera comunità canosina.Il progetto intende perseguire le seguenti finalità tese a soddisfare le domande/bisogni del territorio: diversificare e ampliare l'offerta culturale sino a rendere la sala di per sé un attrattore culturale; valorizzare gli attrattori culturali del territorio all'interno della struttura; collegarsi agli attrattori culturali del territorio; utilizzare in maniera sensibile le nuove tecnologie; implementare l'attività di audience development per la formazione/creazione di nuovo pubblico; favorire la formazione di reti fra operatori ed Enti per sviluppare servizi culturali integrati; favorire il bisogno di aggregazione, socializzazione e condivisione dei giovani, favorendo lo start up di imprese culturali che puntino alla valorizzazione del territorio e dei suoi attrattori; creare nuove possibilità occupazionali; favorire le espressioni di abilità, competenze, interesse dei giovani; supportare i processi di animazione locale; inclusione di fasce sociali deboli e svantaggiate. Per la molteplicità delle iniziative che i proprietari intendono svolgere è fondamentale ed inevitabile, per il loro successo, il coinvolgimento della maggior parte delle realtà locali senza preclusione alcuna, con particolare riguardo a quelle operanti nel comparto culturale.